Una piattaforma digitale che fosse anche flessibile e scalabile in base alle esigenze e ai mutamenti del mercato.
La nascita di ELITE network – piattaforma digitale di ELITE sviluppata da SORINT.lab – è un esempio di un approccio Product Centric. Diverso, quindi, da un piano più tradizionale. In questo secondo caso, ogni passaggio viene pianificato, previsto e viene anche stabilito un budget: è un approccio sicuro, ma oggigiorno – con evoluzioni spesso molto veloci – può risultare persino controproducente.
L’approccio Product Centric, invece, si concentra appunto sul prodotto: sul fare in modo che venga data priorità alla sua realizzazione e al semplificare le operazioni di sviluppo successive. Serve una metodologia agile, naturalmente, perché significa talvolta dover agire secondo novità maturate in modo inatteso. Ma i benefici possono essere molteplici: dalla capacità di avere un software personalizzato fino al riuscire a proporre ai clienti uno strumento digitale che sia loro utile.
Cos’è la piattaforma digitale ELITE network
ELITE è un ecosistema lanciato da Borsa Italiana, e ora parte del Gruppo Euronext, nato nel 2012 per seguire e supportare la crescita sostenibile delle piccole e medie imprese. Significa poter contribuire al loro sviluppo, all’attrarre nuovi capitali e facilitare l’accesso ai mercati internazionali. A oggi ha gestito oltre 2.000 operazioni di corporate finance completate dalle società del network, per un controvalore totale di oltre 21 miliardi.
ELITE network è nata quindi per poter facilitare la costruzione delle connessioni fra le imprese, gli investitori e i partner qualificati: una piattaforma digitale che potesse, da una parte, dare più visibilità ai serviti di ELITE e, dall’altra, garantire un ecosistema interconnesso, e non un semplice sito web.
Di fatto, ELITE network è nata per promuovere l’engagement della community delle imprese e dei partner che fanno parte di ELITE e sostenere le loro interazioni. Nel concreto, significa consentire ai partecipanti di trovare e interagire con le altre società e promuovere i propri servizi; al contempo dare visibilità ai servizi che vengono erogati a chi ha una membership a ELITE; oltre a sostenere la scalabilità del business di ELITE attraverso la digitalizzazione dei processi di raccolta dati, di onboarding e profilazione e di gestione degli eventi. Oggi ELITE network conta più di 2.300 imprese, 200 partner e circa 6.000 utenti attivi mensili.
Una peculiarità di ELITE “è legata al fatto che le interazioni tra i diversi attori non sono solo digitali, ma avvengono anche e soprattutto attraverso eventi e interazioni fisiche offline, che poi hanno un riflesso sul digitale”, spiega Giordano Sassaroli, Head of ELITE product development and management.
Perché è stato scelto un approccio Product Centric
Visto il contesto in cui si inserisce ELITE network, così dinamico e mutevole, il partner SORINT.lab ha optato per un approccio agile e flessibile. In pratica, SORINT.lab ha realizzato un progetto custom attraverso l’approccio Product Centric.
A maggior ragione visto che ELITE network è stata progettata per essere una piattaforma scalabile – che seguisse, quindi, la crescita di ELITE – un progetto creato secondo un approccio convenzionale non sarebbe stato ideale. Anzi, avrebbe potuto essere un ostacolo. Per lo sviluppo di funzionalità prestabilite, può essere adatto, mentre lo è meno, invece, se si tratta di rispondere rapidamente a nuove tendenze o nuove esigenze. Che era esattamente l’obiettivo che ELITE voleva ottenere.
Nel caso di un approccio Product Centric, il valore sta nella sua flessibilità. Anche se significa che non c’è un obiettivo prefissato e non può essere preventivamente concepito per intero. In questo modo però si possono creare soluzioni che si adattano rapidamente.
Per Luca Pedrazzini, Managing Director di SORINT.lab, “ELITE network è un esempio lampante di approccio Product Centric perché al centro delle iniziative di business c’è la piattaforma e il suo sviluppo nel tempo”.
Più flessibilità al budget
Bisogna anche considerare la differenza economica. In un progetto cosiddetto “plan driven”, il budget viene stabilito all’inizio e non ci sono possibilità di modificare. In un progetto Product Centric, invece, vengono configurati dei cicli più brevi, anche dal punto di vista del budget. Ogni ciclo viene concluso con una consegna di un valore tangibile ed è quindi più facile monitorare l’uso delle risorse e, nel caso, dove reindirizzarle.
Con un partner esterno, poi, subentrano ulteriori benefici. “Il valore di SORINT.lab è quello di essere un interlocutore più ampio rispetto al team dedicato a ELITE in grado di supportarci anche quando ci troviamo a dover studiare soluzioni nuove, che vanno oltre le competenze e funzioni previste nel gruppo di lavoro, così da eliminare i problemi ed i costi di scouting e selezione di nuovi fornitori”, dice Vincenzo Lazzo, Head of Platform di ELITE.
Oltre all’approccio Product Centric, anche la metodologia Agile applicata al progetto ha garantito vantaggi rilevanti. Per esempio, SORINT.lab è riuscita a raggiungere il 93% degli obiettivi di ciascuno sprint, con rilasci ogni tre settimane. Nell’arco di cinque anni sono stati gestiti 120 sprint.
Un aspetto che va tenuto in considerazione è che i software personalizzati non nascono e finiscono come altri progetti. Anche per questo l’approccio Product Centric è più indicato. Un software personalizzato continua a essere evoluto, in base a ciò che serve all’impresa, anche tramite un approccio iterativo e collaborativo: l’impresa resta connessa al progetto, non viene isolata.
Infine, le aziende possono temere che con un progetto di questo tipo – dinamico e in mutamento – i costi possano alzarsi più del dovuto. SORINT.lab ha quindi previsto un contratto di “Agile Fixed Price”, in modo da coniugare la flessibilità dell’approccio Agile con la certezza di un costo prestabilito. In questo modo, il focus è sulla consegna e la flessibilità, ma la progettazione e l’esecuzione tengono conto anche della responsabilità condivisa, della governance del perimetro e dei punti di uscita, cioè eventuali opzioni di interruzione in punti specifici del progetto.