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Low Code: cos’è, quali vantaggi apporta alle aziende



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Nell’era della trasformazione digitale, l’approccio low code può rappresentare la chiave per accelerare lo sviluppo applicativo in azienda: ma occorre saper individuare quali soluzioni sono in grado di supportare esigenze di classe enterprise

Pubblicato il 30 mar 2023



Low code

Negli odierni ambienti IT, l’esigenza di accelerare lo sviluppo del software a livello enterprise sta diventando sempre più sentita, e gli strumenti di sviluppo low code rappresentano una delle possibili soluzioni per soddisfarla. Oggi, la competitività di qualunque impresa è messa alla prova di continuo da dinamiche di mercato che si evolvono con rapidità, e impongono ai responsabili del business, non solo d’innovare prodotti e servizi, ma di farlo aumentando anche l’agilità dell’organizzazione e comprimendo il più possibile il time-to-market.

Introduzione allo sviluppo Low Code: cosa significa e come funziona

Per capire cosa si voglia intendere con il concetto low code, e che caratteristiche distintive debba possedere una piattaforma tecnologica improntata su questo paradigma, si può cominciare con la definizione fornita dalla società di ricerche Gartner: quest’ultima descrive come piattaforma applicativa low code enterprise (low-code application platform – LCAP), una piattaforma in grado di supportare il rapido sviluppo e deployment delle applicazioni, attraverso l’utilizzo di tecniche low-code e no-code, come ad esempio la progettazione e lo sviluppo applicativo di tipo dichiarativo basato su modelli (model-driven), assieme all’implementazione semplificata (“one-button”) delle applicazioni stesse.

Più nello specifico, ciò è possibile utilizzando, direttamente attraverso l’interfaccia della piattaforma stessa, oggetti grafici, tecniche visuali e dichiarative, ed eseguendo operazioni ‘drag and drop’ con il dispositivo di puntamento del computer: in questo modo l’applicazione si può sviluppare più velocemente, perché è l’intelligenza dell’algoritmo che poi si preoccupa di tradurla in codice.

I vantaggi dello sviluppo Low Code per le aziende

In sostanza, dal punto di vista generale, grazie alle tecniche low code, quando si deve sviluppare un’applicazione non è più necessario scrivere codice, ma è sufficiente descrivere come l’applicazione stessa deve essere fatta e quali funzionalità dovrà svolgere.

La facoltà di queste piattaforme di consentire all’utente di definire in modo semplice quali devono essere i requisiti dell’applicazione, e di usare strumenti grafici e building block di volta in volta riutilizzabili per crearne di nuove, rende accessibile lo sviluppo applicativo anche ai non esperti di programmazione. Dunque, le piattaforme low code non soltanto aiutano gli sviluppatori professionisti ad accelerare la velocità di programmazione, ma estendono l’adozione dei propri strumenti anche agli esperti del business che, senza necessità di scrivere codice, diventano in grado di dare il loro contributo e partecipare allo sviluppo dell’applicazione enterprise.

Firms using low-code fonte Forrester foto
Firms using low-code – Fonte Forrester

Integrare il Low Code nella strategia di digital aziendale

I canali digitali sono diventati il campo di battaglia sul quale i clienti possono essere conquistati o perduti, avvertiva già tempo fa la società di ricerche e consulenza Forrester, e tale sfida è particolarmente ardua per le grandi imprese, che devono saper rispondere a complessi requisiti di scalabilità, sofisticatezza, sicurezza e integrità delle soluzioni software. Se fino a ieri queste organizzazioni si erano affidate a sviluppatori professionisti in grado di scrivere codice custom per sviluppare le applicazioni enterprise prioritarie, negli ultimi anni le piattaforme di sviluppo low code sono diventate una comoda e rapida alternativa alla programmazione tradizionale.

Sviluppo low code per soddisfare tre esigenze chiave

Oltre a supportare la scalabilità per le applicazioni enterprise, l’approccio low code, secondo le conclusioni di Forrester, mostra benefici in almeno tre aree:

Velocità

Accelerando il ritmo di sviluppo, questo metodo soddisfa l’esigenza di rapidità in azienda. L’84% delle organizzazioni, rileva Forrester, hanno adottato una piattaforma o un strumento low code per migliorare, con successo, le funzionalità IT esistenti, innovare prodotti e servizi e diventare più agili, in modo da accelerare il time-to-market.

Affidabilità enterprise

Le imprese con la più ridotta tolleranza in termini di downtime e perdita di dati, e con i più stringenti requisiti in fatto di auditing costante e certificazioni di sicurezza indipendenti, sono quelle con maggior probabilità di eseguire applicazioni principali (”top”) su piattaforma low code.

Logica di business complessa

Oggi molte organizzazioni utilizzano codice custom per sviluppare applicazioni destinate a gestire logica di business complessa: ma in futuro esse probabilmente implementeranno ed eseguiranno tali applicazioni business-critical usando le tecniche in questione, invece di sviluppare codice custom.

Le sfide e le opportunità dello sviluppo Low Code

Gartner ha sottolineato che quest’anno le low code platform proseguiranno nel loro trend di affermazione sul mercato. La crescita del fatturato relativo a questo comparto tra il 2022 e il 2023 è stata pari a poco meno del 20% per un valore totale che sfiorerà i 30 miliardi di dollari. E l’aumento degli investimenti in quest’ambito da parte delle aziende proseguirà sino al 2026.

Le sfide, in generale, sono rappresentate da una IT più fruibile e dalla possibilità di creare prodotti digitali personalizzati che favoriscano incrementi dei business degli utenti.

Lato aziende, l’impegno è (e sarà sempre più) quello di impostare regole coerenti per l’applicazione del low code, in modo che il suo utilizzo indiscriminato non si riveli un elemento di fragilità.

Come scegliere la piattaforma Low code giusta: la panoramica di Gartner

Per avere una panoramica delle migliori piattaforme Low Code sul mercato può essere molto utile fare riferimento al Gartner Magic Quadrant inerente a queste soluzioni reso noto a fine 2022.

In tale classificazione, nel quadrante dei Leaders (ovvero la porzione del quadrante che include le aziende che si distinguono sia per completezza di vision sia per capacità di implementazione) si collocano Mendix, Microsoft, OutSystems, Salesforce e ServiceNow.

Oracle si posiziona nell’area Challengers.

Tra i Visionaries Appian, Pegasystems e Zoho.

Infine, i Niche Players sono Alibaba, Creatio, Huawei, Kintone, Newgen, Retool, Quickbase e Unqork.

Approccio low code: i criteri cardine per scegliere

Come si è visto, le soluzioni low code esistenti e disponibili sul mercato sono molte, e il loro numero va ben oltre quelle menzionate nel Magic Quadrant di Gartner: tuttavia, non tutte sono in grado di supportare i requisiti che, dalle imprese del settore, vengono riconosciuti importanti per una piattaforma low code di classe enterprise.

La società di ricerca Forrester viene in aiuto per individuare quali siano, per le imprese, i requisiti critici che negli ambienti aziendali non possono mancare, e che queste piattaforme di sviluppo devono supportare, soprattutto quando si sta lavorando ai progetti applicativi più importanti (“top”), a cui è assegnata la massima priorità. Dai sondaggi effettuati emergono, in particolare, sei requisiti:

Livello di downtime accettabile

Accelerando il ritmo di sviluppo, il metodo low code soddisfa l’esigenza di rapidità in azienda. L’84% delle organizzazioni ha adottato una piattaforma o un strumento low code per migliorare, con successo, le funzionalità IT esistenti, innovare prodotti e servizi e diventare più agili, in modo da accelerare il time-to-market.

Tempo di recovery accettabile

Su questo requisito, ossia il RPO (recovery point objective), l’89% delle organizzazioni considera un’ora, o meno, il tempo massimo accettabile entro cui eseguire il restore dei dati in caso d’incidente.

Scalabilità della base utenti

La capacità delle applicazioni “top” di scalare su molteplici reparti all’interno dell’organizzazione è considerato un requisito critico.

Frequenza degli audit

Sulle revisioni di controllo indipendenti, una “significativa minoranza” delle organizzazioni sondate necessità di un controllo continuo delle applicazioni top.

Certificazioni di sicurezza indipendenti

Dipendono dalla tipologia di organizzazione, ma anche il 63% delle aziende che ne hanno meno bisogno ritiene che alcune app richiedano una certificazione di sicurezza super partes.

Supporto delle tecnologie più recenti (ad es. sistemi operativi e browser)

Tutte le organizzazioni interpellate hanno forti preferenze per le più recenti piattaforme tecnologiche.

 

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