Best-of-breed per GranMilano

Per crescere e adattarsi agilmente al mercato mantenendo un elevata livello di servizio, la società alimentare ha scelto, al posto di una soluzione Erp, di acquisire e integrare di volta in volta pacchetti specializzati

Pubblicato il 02 Giu 2004

p-granmilano[1]

Azienda controllata dal gruppo Barilla, la GranMilano (www.granmilano.it), con i marchi Tre Marie, Sanson, Forno della Rotonda e Pausa Pranzo, genera, con un migliaio di dipendenti, un fatturato di circa 200 milioni di euro, suddiviso in modo equilibrato fra i gelati, i prodotti da forno e i cosiddetti ‘prodotti di ricorrenza’, ossia panettoni, uova di pasqua, colombe e così via.
Il 2002, con l’acquisizione della Gelati Samson e di Sinpa, specializzata nella produzione di pane surgelato, e la contemporanea cessione di Panem, che produce invece pane fresco di giornata, è stato l’anno durante il quale sono state gettate le basi del riposizionamento competitivo e della crescita futura. “L’azienda si è sempre più raffreddata”, è la battuta con la quale il direttore dei sistemi informativi, Antonio Crea, indica lo spostamento dai prodotti di campagna natalizia e pasquale, verso produzioni come i gelati e prodotti surgelati, come il pane, i croissant da bar, i dessert e i piatti pronti.
Cambiata l’offerta, resta però costante il target elevato in termini di qualità, per supportare la quale diventa sempre più importante il livello dei servizi. Non è un problema facile da risolvere, se si tiene conto che i differenti tipi di prodotto vanno moltiplicati per i differenti canali di distribuzione, con notevoli riflessi sulla funzione It.

Antonio Crea
direttore dei sistemi informativi

Una distribuzione articolata
“Uno degli aspetti più delicati dal punto di vista organizzativo e dei sistemi informativi deriva dalla grande distribuzione, che svolge un ruolo sempre più importante sul mercato, con un notevole impatto sulla logistica”, osserva Crea, sottolineando le differenze tra la Gdo e il cosiddetto canale Horeca (hotel, ristoranti, catering), ai quali si somma l’estero. La componente logistica dipende soprattutto dalla tipologia di prodotto: per quelli da forno si ricorre a Number 1 Logistics Group (del gruppo Barilla), che la gestisce in outosurcing per i canali Horeca e Gdo; per il freddo vengono invece utilizzati circa 120 distributori concessionari distribuiti sul territorio nazionale. Fa eccezione la Lombardia, che è servita da GranMilano Distribuzione, concessionaria di proprietà dell’azienda stessa che opera autonomamente e fattura 6 milioni di euro l’anno.
Dalle differenti modalità di distribuzione derivano anche diversi sistemi di gestione degli ordini: per il freddo si effettua una ‘rifatturazione’ in base alle consegne fatte dai concessionari, mentre per prodotti da forno la presa degli ordini, gestiti centralmente in sede, è fatta da agenti.

Alla complessità organizzativa che deriva dal business stesso dell’azienda si somma oggi la complessità di mercato. “Ci siamo resi conto – prosegue Crea – della crescente necessità di acquisire informazioni e di gestirle in tempo reale per monitorare l’andamento del mercato. Ma abbiamo valutato che l’acquisizione di un nuovo sistema Erp non ci avrebbe dato un reale valore aggiunto rispetto all’attuale gestionale, che è focalizzato sulle specifiche esigenze del settore alimentare e della nostra azienda. Abbiamo dunque scelto di acquisire di volta in volta, integrandole nel sistema, soluzioni specifiche per coprire esigenze ben definite”,
Questa strategia presenta il vantaggio che, per quelle aree individuate come prioritarie negli obiettivi aziendali, quali ad esempio le acquisizione di ordini in remoto, la gestione della contrattualistica, i monitoraggi statistici, si possono selezionare pacchetti verticali capaci di risolvere i problemi ben definiti nel modo più soddisfacente. Inoltre, aggiunge Crea: “Fra le ragioni che ci hanno spinto a non dotarci del classico Erp integrato c’è la consapevolezza di andare incontro ad un periodo di acquisizioni, che la disponibilità d’una soluzione non monolitica ma flessibile potrebbe, a nostro parere, rendere meno traumatica”.
In altre parole, è la classica filosofia del besto-of-breeed, che si contrappone a quella del pacchetto integrato e che, nel nostro caso, si è rivelata efficace per integrare dal punto di vista informatico, in modo facile e in tempi contenuti (dell’ordine di pochi mesi) le nuove realtà nei processi aziendali.

Verticali sì, ma ben integrate
Fanno parte di questa strategia due soluzioni sviluppate in collaborazione con il Gruppo Byte. La prima è stata realizzata per GranMilano Distribuzione e si basa su un pacchetto (Chorus VANSALES, di Cata Informatica, società del gruppo torinese) che indirizza, con una logica molto diversa da quella della tradizionale gestione ordini centralizzata, la distribuzione dei prodotti freschi e surgelati in prevendita o tentata vendita, una modalità presente solo in Italia, in base alla quale il distributore fa anche azione di vendita diretta.
La seconda soluzione (Choris i-ORDER, sempre di Cata Informatica) è un sistema di order entry periferico via Internet, per il quale non è stata scelta la connettività wireless (peraltro disponibile), non essendo considerata necessaria, per il momento, la sincronizzazione tra l’acquisizione e l’evasione dell’ordine, pur essendo tassativa la capacità di portare effettivamente a termine le operazioni di transazione.
Una condizione, indicata da Crea, perché tali soluzioni vengano effettivamente adottate è che, oltre all’azienda, anche gli agenti ne traggano vantaggio. Nello specifico, in cambio delle attività di inserimento ordine gli agenti ricevono alcuni servizi utili per la loro attività, come informazioni commerciali e statistiche aggiornate. Queste sono, a loro volta, fornite da un’ulteriore soluzione verticale per la gestione delle relazioni commerciali, con particolare attenzione alla grande distribuzione, che produce appunto statistiche associate ad accurati sistemi di reportistica e ad attività di forecast.
Un criterio di scelta che accomuna tutte le applicazioni verticali è che queste garantiscano la consistenza dei dati. “La logica best-of-breed funziona ed offre l’atteso valore aggiunto – precisa Crea – a condizione che i pacchetti selezionati, oltre fare ciò che si attende da loro, siano inseriti in una logica di integrazione dell’intero sistema”.
Ma per fare in modo che la realizzazione delle interfacce indispensabili per l’alimentazione dei dati e per il collegamento dei nuovi pacchetti verticali ai sistemi preesistenti non abbia un costo esorbitante, è indispensabile una scelta accurata delle piattaforme da far dialogare. GranMilano opera sostanzialmente con due ambienti: Pc server con Sql e As/400 (oggi i-Series) con Db2, al quale ultimo è stato assegnato un ruolo centrale anche per le attività verso la Rete.

In prospettiva…
La ricerca di soluzioni basate su software mirato e specifico, secondo la logica dei pacchetti verticali, sembra destinata a proseguire. Una delle prossime tappe riguarderà il miglioramento del sistema di controllo della qualità. Ma non è esclusa la possibilità di rivedere, fra qualche tempo, la parte amministrativa. “Nel giro di qualche anno potremmo rimettere in discussione anche la componente gestionale-amministrativa; le scelte fatte fino ad oggi, conclude Crea – ci consentono di sostituire alcuni blocchi del nostro sistema attuale senza interferire su gran parte dell’operatività aziendale”.

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