Nel mondo dello sport la velocità e rapidità di azione rappresentano un elemento fondamentale per il successo: tra un centesimo e l’altro passano vittorie e sconfitte, ori olimpici e atroci delusioni. Allo stesso tempo, questa stessa rapidità è fondamentale per il mondo del business: ritardi nella produzione, nelle consegne e nello sviluppo di nuove idee possono infatti compromettere il fatturato e la credibilità delle aziende di tutti i settori e dimensioni.
Di questa doppia esigenza è perfettamente consapevole un brand specializzato nel mondo sportivo: stiamo parlando di Arena, realtà nata nel 1973 e leader nel settore swimwear, i cui costumi sono utilizzati dai più importanti atleti del nuoto, così come da milioni di amatori e appassionati. Oggi Arena sta vivendo un momento molto positivo, grazie anche al ritrovato desiderio delle persone di fare attività fisica.
L’obiettivo del gruppo è consolidare l’espansione e le quote di mercato non solo nei mercati diretti di Italia, Francia e Germania, ma anche in Stati Uniti (che presto diventeranno il primo mercato) e in Australia e Inghilterra, dove il marchio sta crescendo molto. In Italia, come dimostrano peraltro i risultati ottenuti ai recenti mondiali dagli atleti della nazionale azzurra, il nuoto è sempre più popolare, trascinando così anche l’attività di Arena.
Le esigenze di digitalizzazione
Tutto questo comporta la necessità di una profonda evoluzione digitale per Arena, a partire dal suo ERP, come racconta il Chief Innovation Officer Andrea Mazzanti: “Arena, così come molte altre aziende forti sul lato prodotto, sino a non molto tempo fa non aveva puntato realmente sulla digitalizzazione. La situazione pre-Covid era quella di un’azienda che faceva un utilizzo “classico” del digitale, focalizzato sulla gestione di supply chain e finance, senza l’idea precisa di un approccio digital-first. Di recente stiamo invece pensando al digitale come a un ecosistema per sviluppare servizi, migliorare i nostri prodotti ed essere più agili e veloci. L’obiettivo è connettere al meglio il mondo interno con quello esterno, assicurando al contempo una customer experience avanzata. Stiamo insomma cercando di creare un’infrastruttura tecnologica in cui tutti questi servizi siano integrati, dicendo finalmente addio ai silos”.
Perché un ERP di livello enterprise
Questa profonda rivoluzione tecnologica coinvolge da vicino anche il software prioritario per qualsiasi business, vale a dire l’ERP. Nel momento in cui scriviamo, infatti, Arena è impegnata nella migrazione verso SAP, grazie al supporto del system integrator Horsa.
Come spiega Mazzanti: “Nel corso del tempo, Arena aveva sostanzialmente creato il proprio ERP: ovvero era stato acquistato un ERP base di un brand noto sul mercato, poi iper-customizzato, creando tutti i servizi e processi che potessero servire all’attività aziendale. Era stato seguito il tipico approccio da azienda che non pensa in modo digitale ma, piuttosto, in maniera artigianale, cercando di creare dei processi ad hoc. Quello che stiamo cercando di fare con il cambio di ERP è invece di adottare un approccio più enterprise: SAP possiede una serie di processi standard per il mondo del fashion e con questa scelta cerchiamo di avvicinare la nostra organizzazione a questo tipo di modello”.
La scelta del partner di riferimento non è stata casuale: “Abbiamo organizzato una selezione coinvolgendo diversi operatori: la scelta di Horsa è avvenuta soprattutto per la sua competenza sul mondo SAP. Inoltre, ha pesato anche la loro expertise sulla metodologia agile SAP Activate per il deployment della soluzione”.
La scelta del cloud
L’adozione del nuovo ERP permetterà ad Arena di ridisegnare i processi nel modo corretto, sfruttando l’esperienza consolidata di SAP: questo consentirà di eliminare i processi gestiti manualmente, nonché di ridurre sprechi di tempo e spazio e quindi utilizzare al meglio il tempo delle persone. “L’obiettivo non è tanto fare un esercizio di puro deployment, ma ripensare a tutti i processi aziendali, ricreandone le fondamenta. Non a caso abbiamo ribattezzato il progetto Foundation. Inoltre, la scelta di SAP ci permetterà anche di rivedere l’interazione tra i diversi processi”.
Una chiave della migrazione di Arena Italia è stata anche la scelta del cloud, con l’adozione della proposta RISE with SAP, così da slegare completamente l’IT interno da tutti quei problemi legati alla selezione e alla gestione dell’hardware e del data center. Una scelta cloud che, tra l’altro, è ormai stata adottata anche per l’intera strategia IT di Arena.
I benefici attesi
Il progetto di migrazione a SAP sarà completato entro ottobre, non senza qualche difficoltà, ma con grandi aspettative rispetto ai benefici sul medio e lungo periodo: “Uno degli aspetti più problematici dell’intero progetto è la vera e propria migrazione: portare dei dati da un sistema A a uno B è molto complesso, ancora oggi bisogna fare tutto manualmente, non esiste purtroppo ancora un algoritmo in grado di farsi carico di questa operazione. Stiamo inoltre cambiando il software in un momento in cui i risultati di business sono ottimi. Esiste dunque il tema di combinare l’operatività aziendale con le scadenze imposte dal cambio dell’ERP. Su questo fronte possiamo comunque contare sulla competenza di Horsa, con un’esperienza pluriennale nel deployment e nel training di dipendenti e collaboratori. I vantaggi? Ci aspettiamo un’Arena più veloce in ambiti come finance, logistica e non solo. C’è poi tutto un importante tema legato al change management: l’introduzione del nuovo ERP servirà a cambiare la modalità di lavoro delle persone”, conclude Mazzanti.