La Buzzi Unicem (www.buzziunicem.it) nasce nel 1999, quando la Buzzi Cementi incorpora per fusione la Unicem. Uniscono così i loro destini due protagoniste della prima industrializzazione italiana. Fondate rispettivamente nel 1907 e addirittura nel 1872 ad una decina di chilometri di distanza l’una dall’altra nella Bassa piemontese (zona ricca di marne, materia prima per la produzione del cemento) le due società si sono sviluppate negli anni secondo storie parallele fatte di crescita in Italia e all’estero sotto il controllo della famiglia dei fondatori, la prima, e del gruppo Ifi la seconda.
Dopo ulteriori sviluppi, tra cui l’acquisizione del gruppo tedesco Dyckerhoff nel 2001, Buzzi Unicem diventa una delle prime 60 società quotate alla Borsa di Milano e uno dei principali gruppi cementieri mondiali, con oltre 12.600 dipendenti e 13 cementifici in Italia, 18 in altri paesi europei, 13 negli Usa e 2 in Messico. Gli impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato sono invece 173 in Italia, 200 in Europa, 49 negli Usa e 28 in Messico. A fine 2003, il gruppo ha dichiarato un fatturato consolidato di circa 2,8 miliardi di euro.
La storia dei sistemi informativi di Buzzi e di Unicem si è svolta in parallelo con l’evoluzione delle due società. La Buzzi aveva, negli anni, sviluppato un sistema proprietario con strumenti Oracle, mentre Unicem aveva preferito una soluzione basata su componenti Microsoft. Questa diversità apparve subito come un ostacolo alla fusione operativa delle due aziende e pertanto si decise di realizzare una soluzione unica, anche se rispettosa delle peculiarità dei processi aziendali in essere, abbandonando entrambi i sistemi informativi preesistenti.
Primo problema: fondere due sistemi radicalmente diversi
“Per prima cosa – commenta Pietro Buzzi, direttore Amministrazione, Finanza e Controllo – abbiamo scartato l’idea di realizzare ancora una volta una soluzione ad hoc. Anche se le soluzioni fatte in casa sono molto gravose da mantenere; è difficile tenerle al passo dell’evoluzione tecnologica e si crea una pericolosa dipendenza con le persone che le hanno sviluppate. Abbiamo quindi optato per una soluzione di mercato. Dato che il nostro prodotto è una commodity difficilmente differenziabile, abbiamo preferito non affidarci a pacchetti già molto diffusi tra i grandi operatori del settore, optando per una soluzione diversa e potenzialmente in grado di garantirci un certo vantaggio competitivo. La scelta è caduta su Oracle Applications soprattutto perché ci fidiamo della loro tecnologia, della loro capacità di supporto e perché conosciamo i loro tool di sviluppo”.
A favore di Oracle eBusiness Suite 11i ha giocato anche il fatto che si tratta di una soluzione Internet nativa, che permette l’uso di client poco potenti e che dà garanzie di contenimento del costo di possesso (Tco) e di salvaguardia degli investimenti.
Dal punto di vista applicativo, il progetto iniziò con l’installazione del modulo Acquisti, che risolveva il problema più urgente: dotare la Direzione Acquisti Cemento di una soluzione comune e condivisa da tutte le aziende del gruppo in modo da accrescere l’efficacia del processo di gestione degli ordini e migliorare la produttività del personale riducendo il tempo dedicato ad attività di routine. In seguito, sono stati implementati, con il coinvolgimento della Direzione amministrativa, i moduli di Contabilità Generale e Fornitori e Clienti per le società del settore. In questa fase è stato installato anche Oracle i-Expenses, un modulo di self service e workflow che permette agli utenti di inserire direttamente le proprie note spese, snellendo così i processi interni.
Nel 2003 è stato poi attivato il modulo Gestione cespiti, che ha semplificato il processo di valorizzazione dei progetti rendendo possibile portare a cespiti le commesse in corso, il che garantisce una corretta gestione del budget di ogni commessa. Nel corso del 2003 la soluzione completa è stata estesa ad altre otto società del gruppo, per un totale di 500 utenti, ed ora la Direzione ha a disposizione una serie di strumenti per l’analisi dei dati ed il controllo degli indicatori chiave, che nel sistema precedente non era possibile ottenere.
Un progetto ben graduato
“L’avvento di un nuovo sistema comporta sempre una fase iniziale di adeguamento al cambiamento, soprattutto nel caso di abbandono di sistemi, operativi da molti anni e familiari agli utenti. Non fa perciò meraviglia che anche nel nostro caso ci siano state alcune difficoltà iniziali, che però sono state rapidamente superate. Oggi – sostiene Pietro Buzzi – gli utenti apprezzano i vantaggi della nuova soluzione integrata. E il favore con cui la nuova soluzione è stata accettata è dipeso anche dalla gradualità con cui è stata introdotta, senza stravolgere i processi esistenti, sebbene questi siano stati in parte ridisegnati e affinati, non solo per la necessità di integrare diverse realtà aziendali, ma anche per rivedere in modo trasversale il flusso di informazioni tra le diverse direzioni ed introdurre le nuove funzionalità”.
Un punto di forza del progetto è stata dunque la messa a fuoco della nuova soluzione in modo graduale, in stretta collaborazione tra gli esperti Oracle e i tecnici dei sistemi informativi e con il coinvolgimento di un gran numero di utenti. “I tempi sono stati un po’ lunghi, – ammette Buzzi – ma alla fine la gradualità si è confermata una scelta vincente”.
Contenti dell’investimento? “Importante componente del successo del progetto – risponde Buzzi – è stata la rapidità di risposta da parte del team di Oracle Consulting alle nuove realtà via via riscontrate nel corso dello sviluppo del progetto stesso. Non abbiamo fatto calcoli sul ritorno dell’investimento, perché il Roi non era tra i parametri che avevamo scelto per valutare della bontà dei risultati. Infatti, la molla della nostra scelta è stata la decisione di rivoluzionare il sistema informativo per stare competitivamente sul mercato nel lungo periodo. E oggi siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto un grande miglioramento per quanto riguarda la validità e l’integrità dei dati, abbiamo a disposizione informazioni più esatte e più rapidamente di prima, pur avendo ridotto di due persone l’organico dei Sistemi informativi. E inoltre, cosa per noi molto importante, abbiamo un’utenza soddisfatta”.
Il prossimo passo sarà l’implementazione del CRM, che è già in fase di test e andrà in produzione il prossimo settembre. Entro il 2004 andrà in produzione in uno stabilimento pilota anche il modulo di I-Procurement, per l’acquisto da catalogo di materiale selezionato; poi sarà la volta della gestione del Ciclo Attivo; infine, è in corso anche la revisione della componente hardware del sistema. A regime, si prevede di usare le attuali macchine Sun come database e report server, spostando le funzionalità di application server su una batteria di macchine entry level. L’obiettivo è d’incrementare, con un investimento marginale, le prestazioni globali del sistema riducendo nel contempo il Tco.
Pietro Buzzi
direttore Amministrazione,
finanza e controllo di Buzzi Unicem