Attualità

Dalla Fatturazione Elettronica un ecosistema di opportunità

L’obbligo di fatturazione elettronica B2B fra privati che diventerà obbligatoria da gennaio del prossimo anno rappresenta un cambiamento epocale che vede l’Italia all’avanguardia. Quali vincoli e quali opportunità ne potranno derivare? Se ne è discusso in occasione di “Fatturazione Elettronica 360 summit” organizzato da Digital360 che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, analisti, associazioni, esperti della materia.

Pubblicato il 08 Nov 2018

Tavola rotonda : L’impatto sulle imprese e le raccomandazioni dall’industria

ROMA – A partire dal primo gennaio 2019, la fatturazione elettronica in ambito business fra privati diventerà obbligatoria e, da aprile 2019, scatterà l’obbligo per le PA in tutta l’Unione Europea di non rifiutare fatture elettroniche (se prodotte in 2 standard).

Lo ha ricordato Paolo Catti, Associate Partner di P4I, nella sua introduzione a Fatturazione Elettronica 360 summit organizzato da Digital360, sottolineando che “le dinamiche del Mercato Unico Digitale Europeo continuano a spronare nella direzione della digitalizzazione”.

Paolo Catti, Associate Partner di P4I

L’Italia sta diventando un punto di riferimento sulla fatturazione elettronica per molti Paesi europei che ci stanno guardando per vedere quali saranno i risultati, come ha ricordato, nel suo intervento al summit, Luis Molina Apestegui, Sales Manager Italia di Edicom, azienda che offre soluzioni e servizi per EDI e fatturazione elettronica.

Luis Molina Apestegui, Sales Manager Italia di Edicom

La fatturazione elettronica va dunque vista come una importante novità che potrebbe generare un cambiamento profondo nei processi e nelle modalità di lavoro consolidate, dando impulso alla digital transformation in contesti finora poco sensibili a queste dinamiche.

Lo hanno riconosciuto tutti i partecipanti alle tavole rotonde e lo ha sostenuto Andrea Rangone, amministratore delegato di Digital360, aprendo il summit: “In un Paese come il nostro a bassa cultura digitale, ben vengano azioni legislative ‘forzanti’ come questa: l’obbligo normativo della fatturazione elettronica tra privati può svolgere un importante ruolo di traino per la digitalizzazione delle nostre imprese”, ha detto.

Andrea Rangone, amministratore delegato di Digital360

Carmelo Piancaldini, di Agenzia delle Entrate e coordinatore Forum Italiano Fatturazione Elettronica, a sua volta ha sottolineato che chi parte in ritardo rischia di non sfruttare i benefici di sistema, utilizzando l’opportunità per rivedere i processi interni: “Agenzia delle Entrate farà la sua parte, anche fornendo supporto diretto, ma è fondamentale il ruolo dei provider intermedi che devono riuscire a stimolare l’applicazione corretta dell’innovazione” ha aggiunto.

Carmelo Piancaldini, di Agenzia delle Entrate e coordinatore Forum Italiano Fatturazione Elettronica

Cogliere i vantaggi della rivisitazione dei processi

Fra i provider sembra esserci piena consapevolezza che il vero vantaggio della fatturazione elettronica risieda nell’opportunità di revisione dei processi in ottica digitale.
Enrico Causero, Cloud and New Business Director, TeamSystem ha, per esempio, sottolineato: “In un evento epocale come la Fatturazione Elettronica, il nostro compito è educare il mercato facendo capire che va fatto un passo avanti, oltre la fatturazione, verso la rivisitazione dei processi. Da parte nostra contribuiamo mettendo a disposizione dei clienti soluzioni facili da utilizzare”.

Enrico Causero, Cloud and New Business Director, TeamSystem

Il percorso verso la fatturazione elettronica non è tuttavia facile, almeno in fase di avvio, ammette Catti: “Si devono superare prassi tradizionali consolidate e radicate negli anni; si devono conciliare, quando sono presenti, culture digitali eterogenee; si deve aderire a un quadro normativo complesso e stratificato, per quanto in rinnovamento”. Difficile soprattutto la fase di impostazione, ma poi il processo va da sé e rende tutto più semplice.

Come testimoniano i consorzi di settore che già da anni hanno sviluppato una pratica di scambio di documenti fra imprese della filiera attraverso soluzioni di Electronic Data Interchange (EDI), i maggiori vantaggi derivano dalla completa integrazione dei processi.
Giorgio Casanova, Direttore Generale del Consorzio Metel (nella filiera del materiale elettrico), si dichiara soddisfato di come è stato finora impostato il sistema, e suggerisce: “Bisogna partire per tempo per capire come la propria organizzazione vada trasformata; le nostre aziende, tra le quali tante sono di piccole dimensioni, hanno bisogno di maggiore assistenza rispetto alle grandi già abituate all’EDI”.

Giorgio Casanova, Direttore Generale del Consorzio Metel

Secondo Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne (Aziende Farmaceutiche e Distributori Intermedi): “L’ecosistema della salute sta andando verso la digitalizzazione in modo ineluttabile. Nel settore della sanità va ripensato tutto il processo abituandosi al fatto che tutti i documenti di fatturazione e ciclo dell’ordine saranno digitali”.

Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne

Claudia Gatti, Business Process Design Consultant Manager, Intesa (Gruppo IBM) sostiene: “Secondo la nostra esperienza, le aziende pensano soprattutto alla fattura elettronica, ma l’opportunità più grande può essere concentrata nella digitalizzazione del ciclo passivo”.

Claudia Gatti, Business Process Design Consultant Manager, Intesa (Gruppo IBM)

Come suggerisce Catti, l’introduzione della fattura elettronica va certo vista come un’opportunità per eliminare il data entry, ma soprattutto per cogliere i principi sottesi: l’utilizzo del canale digitale, il formato strutturato dei dati, la diffusione ampia che può consentire il passare da documenti cartacei a dati, con la possibilità di aderire a modelli digitali per la gestione delle relazioni con clienti e fornitori.

Figura 1
Nel breve periodo: emettere la fatturazione elettronica tra privati, 5 passi da fare subito
Fonte: P4I

“L’obbligo riguarda l’emissione, ma l’impatto insiste soprattutto sulla ricezione: si deve puntare ad estendere la digitalizzazione strutturata a ordini, conferme d’ordine, documenti legati alla consegna, pagamenti…”, aggiunge.
L’obbligo che verrà introdotto è motivato da molteplici ragioni che vanno dalla necessità di recuperare l’evasione IVA ed evitarne l’aumento, semplificare la relazione fra entrate e contribuenti, far crescere il Paese nelle classifiche EU, favorire la creazione del Mercato Unico Digitale Europeo.

Figura 2
Nel lungo periodo: i passi virtuosi per le imprese, nel cammino verso l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati
Fonte: P4I

Tuttavia molte imprese, soprattutto le PMI, che non sono ancora pronte, vivono la fattura elettronica come l’ennesima imposizione e sperano in una proroga. Non sarebbe invece preferibile utilizzare i due mesi che mancano per arrivare pronti all’appuntamento, cercando di comprenderne i potenziali vantaggi? ZeroUno farà la sua parte con una serie di approfondimenti e casi utente sul tema.

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