Garantire la possibilità di gestire un documento dalla sua produzione sino alla firma, in modo completamente digitale, pratico e sicuro, attraverso tutti i passaggi di revisione e correzione necessari. È la missione di itAgile, nata nel 2008, da sempre focalizzata sul mondo della gestione e della dematerializzazione documentale. “Quando abbiamo iniziato la nostra attività – ha spiegato a ZeroUno Gianni Sandrucci, Ceo di ItAgile – lo scoglio principale era rappresentato dalla firma digitale. La tecnologia smart card aveva dei limiti e noi abbiamo deciso di puntare sulla proposta CoSign”.
CoSign offre una soluzione di firma digitale completa, distribuibile in loco (CoSign Central) o su cloud (CoSign Cloud), utilizzabile con qualsiasi documento e dispositivo di autenticazione.
“Abbiamo puntato prima sulla Pubblica amministrazione sia centrale sia locale, che ha dimostrato grande apertura e disponibilità di investimento in quest’ambito, per poi arrivare alle aziende private”, spiega il Ceo.
Nel frattempo anche la legislazione italiana su questi temi si è evoluta, al punto da influenzare la normativa base comune per l’Europa denominata eIdas (Electronic identification and trust services), che entrerà in vigore dal 1 luglio 2016, elaborata per facilitare la realizzazione di un mercato unico digitale in quanto fissa le regole per l’identificazione e l’autenticazione elettroniche sicure.
Da circa un anno, l’offerta di ItAgile si è ampliata a tutto il processo documentale in quanto CoSign è stata acquisita da DocuSign, azienda californiana che propone soluzioni di digital transaction management (completa digitalizzazione delle transazioni di business eliminando del tutto la carta, anche dal punto di vista legale).
“Tra gli obiettivi di quest’anno vi è quello di tornare dai nostri clienti con questo portafoglio prodotti completo. Al momento abbiamo un centinaio di clienti gestiti direttamente da noi o dai nostri partner che sicuramente potranno usufruire dei servizi DocuSign e poi sono tantissime le aziende, sia pubbliche sia private, che possono trarre benefici da una proposta completa di digitalizzazione dei documenti. Ci aspettiamo quindi una crescita a doppia cifra, in linea con quella degli anni passati”.
ItAgile nel 2015 ha realizzato 2,5 milioni di euro, tra vendite dirette e indirette, ossia attraverso una rete di partner di varie tipologie, dai piccoli system integrator, alle Certification authority sino ai grandi integratori. “Gran parte del nostro lavoro consiste nel partecipare ai grandi progetti di digitalizzazione in qualità di esperti della gestione documentale, della contrattualistica, ecc. Purtroppo si incontrano ancora alcune resistenze aziendali nell’approccio a questi argomenti, in particolare, da due punti di vista: la normativa è ancora abbastanza complicata; avremmo bisogno di un testo unico che indichi le regole tecniche in modo da non causare più incertezze. In secondo luogo, il processo impatta sull’organizzazione e i cambiamenti non sempre sono accolti favorevolmente, ma quanto più sono spiegate velocità e semplicità di adozione della tecnologia tanto meglio si riesce a procedere alla digitalizzazione”, conclude Sandrucci.