Soluzioni diverse, ma complementari per lo stesso target di mercato, ossia aziende che intendono automatizzare i processi di gestione documentale: nasce da questa chiara e definita consapevolezza la partnership italiana tra Esker e Dimo Gestion. “Per ora non abbiamo stipulato alcun accordo formale – commenta a tal proposito Annalisa Franzetti, Marketing Manger di Esker Italia – ma, essendo entrambe multinazionali francesi con un modello di business e una tipologia di offerta integrabili, ci è sembrato naturale e profittevole da entrambe le parti iniziare un percorso di conoscenza e supporto reciproci”.
L’obiettivo, da entrambe le parti, è riuscire a migliorare la propria presenza sul mercato italiano attraverso progetti inerenti l’ottimizzazione della gestione dei processi documentali, in particolare riguardanti fatture attive e passive, ordini clienti e di acquisto (ambiti presidiati da Esker con una presenza sul territorio italiano riconosciuta ormai da diversi anni), da un lato, e la gestione delle spese per le trasferte dei dipendenti, dall’altro. Quest’ultimo ambito d’offerta riguarda più in dettaglio Dimo Gestion, azienda presente in Italia solamente dal settembre 2013 “che ha deciso di non commercializzare l’intera gamma di soluzioni (che vanno dalla gestione dei viaggi e note spese al management di risorse umane o finanziario, fino alla business intelligence, il Crm e la dematerializzazione documentale), ma solamente quella afferente al Travel & Expence Management, ambito strettamente connesso ai processi documentali aziendali e alla loro gestione e ottimizzazione”, spiega in dettaglio Anaïs Manetta, Italy Notilus Business Manager di Dimo Gestion.
“Cuore dell'offerta Dimo Gestion è Notilus (il software per automatizzare i processi di trasferta del personale e delle relative note spese, appunto) ed è quindi naturale per noi introdurci sul mercato italiano con la nostra ‘offerta di punta’. Parliamo infatti della prima business unit del Gruppo, la quale rappresenta da sola il 30% del business complessivo dell'azienda”.
Un’azienda che ha chiuso il 2013 a 29 milioni di euro (con un +16,6% rispetto al 2012), “totalmente auto-finanziata e senza debiti a bilancio”, ci tiene a sottolineare Manetta, “e con obiettivi di crescita importanti: la strategia globale del gruppo mira ad arrivare infatti a un fatturato di 50 milioni di euro nel 2017”.
“La strategia di Esker è sempre stata chiara – interviene a tal proposito il Country Manager italiano, Giovanni Gavioli -. Attraverso le nostre tecnologie intendiamo eliminare tutte le attività manuali e ancora basate su carta che caratterizzano tutt’oggi la maggior parte dei processi di business delle aziende. In quest’ottica, la proposta di Dimo Gestion non può che rappresentare un valore perché aggiunge un importante tassello tecnologico alla nostra offerta”.
Dimo Gestion necessita del supporto di Esker per farsi strada in un mercato territoriale poco conosciuto; Esker, di contro, può trovare nelle soluzioni della ‘cugina’ francese un nuovo asset in grado di ‘rinvigorire’ la propria capacità d’offerta, soprattutto in chiave cloud. “Con un fatturato di oltre 41.1 milioni di euro nel 2013, attualmente il gruppo ha processato oltre 300 milioni di pagine attraverso soluzioni cloud – ammette in chiusura Franzetti -. A livello globale contiamo oltre 4.500 clienti e 160.000 utenti SaaS; è sicuramente un modello d’offerta su cui puntiamo molto anche in Italia, approfittando dell’attenzione sempre maggiore da parte delle aziende per le soluzioni in mobilità, che necessitano del cloud quale elemento abilitatore”.