In tutto il mondo, inclusa l’Italia, la pandemia ha ridisegnato le metriche della ricerca del lavoro, oltre che, spesso, le stesse professioni, e sta emergendo un approccio di technology-driven Human Resource. Ne è convinta Jobtech, agenzia per il lavoro completamente digitale, che scommette sulla tecnologia quale elemento fondante delle HR, pur non accantonando la parte umana delle risorse umane.
Secondo Jobtech, le società di recruiting che riescono ad adottare un approccio data-driven di sourcing, screening e valutazione dei candidati sono in grado di offrire al cliente soluzioni di assunzione più rapide, tra il 50 e il 70% più veloci nella chiusura di una posizione, a parità di standard qualitativi garantiti, rispetto alla media del settore.
La tecnologia è considerata il fattore chiave per risolvere problemi emergenti in ambito ricerca, selezione e onboarding del personale (58%), sviluppo delle persone (43%), miglioramento dell’esperienza del dipendente (42%), miglioramento della collaborazione (40%), pianificazione strategica (38%) e inclusione (34%). Secondo Jobtech l’innovazione tecnologica è la base su cui costruire ogni operazione, un fattore abilitante che permette di ottimizzare, sia in termini di efficienza che di efficacia, il mercato del lavoro in somministrazione e automatizzare i processi a basso impatto valoriale.
Dal sourcing allo screening dei candidati fino alla gestione amministrativa del personale, Jobtech vuole accelerare il processo HR attraverso lo sviluppo tecnologico, permettendo ai recruiter di concentrarsi sulle attività a maggior valore aggiunto offrendo loro un algoritmo proprietario e un’avanzata piattaforma di analisi dati. La combinazione di questi strumenti permette di prestare particolare cura a raccolta, elaborazione e analisi di un’elevata mole di dati relativi alla singola risorsa umana, dalla fase di recruitment alla gestione delle sue performance in veste di prestatore di lavoro, e quelli del singolo cliente. La creazione di portali verticali (da magazzinieri.it a contabili.it, da commesse.it a camerieri.it, da callcenter.it a receptionist.it) ha, inoltre, permesso di ottimizzare l’attività dei recruiter nella fase di selezione delle candidature, andando in primis a ridurre i costi da sostenere e, in parallelo, a concentrare la ricerca di hard e soft skill sulla base delle specifiche peculiarità dei settori in cui si cercano figure lavorative.
Nel mondo delle assunzioni digitali diventa cruciale riuscire a gestire l’enorme mole di processi e dati necessari a fornire soluzioni di Human Resources efficienti e con elevati standard qualitativi. Proprio per questo motivo l’intera infrastruttura di Jobtech è completamente basata su cloud, ospitata su Amazon Web Services (AWS). Un approccio cloud native garantisce logiche di auto-scaling e replica adeguate ad ottenere le migliori performance man mano che i volumi di utilizzo crescono.
Jobtech utilizza, inoltre, un modello di sviluppo del software che permette di individuare di volta in volta le priorità lavorando in tempi brevi: la metodologia Agile. Questo approccio si basa sulla riduzione del rischio di fallimenti grazie allo sviluppo di software in piccoli progetti a sé stanti che attraversano tutte le fasi del processo: pianificazione, analisi dei requisiti, progetto, implementazione, test e documentazione. Il tutto è reso possibile dalla Continuous Integration e da un approccio allo sviluppo Test Driven.
«Jobtech – dichiara Angelo Sergio Zamboni, Co-founder di Jobtech – ha voluto fare della tecnologia un elemento portante del suo sviluppo fin dal principio. Jobtech è “un’agenzia bionica”, dove la tecnologia non va ad eliminare l’elemento umano ma anzi lo esalta. Crediamo fortemente nel talento e nelle competenze delle persone del team Jobtech e non vediamo l’ora di continuare innovare il settore delle risorse umane con soluzioni innovative e all’avanguardia».
Jobtech, nel suo percorso di innovazione del settore HR, è alla ricerca di persone con una forte impronta tecnologica da inserire in azienda.