MILANO – Chi nella propria attività all’interno dei sistemi informativi aziendali non si è mai ritrovato ad aver, in qualche modo, a che fare con SAP alzi la mano. A vedere dal numero di persone presenti all’incontro Gups: SAP e I4.0, Promessi Sposi? organizzato dal Gups (Gruppo Utenti e Prospect SAP), associazione autonoma nata in seno ad Aused, le mani alzate sarebbero pochissime.
Un auditorium gremito ha infatti seguito con attenzione i diversi interventi che si sono susseguiti durante il pomeriggio di lavori che ha avuto l’obiettivo di fare il punto su quanto la nostra società, prima ancora che le imprese, sia effettivamente pronta per affrontare la quarta rivoluzione industriale.
L’unione fa la forza
Il Gups, unica user community ad essere riconosciuta ufficialmente da SAP in Italia e ammessa, da quest’anno, a far parte del Sugen, unione internazionale che raccoglie più di 20 user group di vari Paesi e rappresenta ufficialmente in SAP la platea mondiale dei clienti, ci tiene davvero a guardare al futuro cercando di vivere appieno le opportunità proprie dell’innovazione, condividendo i benefici di un network e di una community attiva e collaborativa.
“L’Industry 4.0 ci sarà – ha esordito Giuseppe Marconi, Presidente del Gups nonché CIO di Gruppo Italiano Vini – e le aziende devono farsi trovare pronte. Far parte di un’associazione, condividere esperienze, punti di vista e aspetti critici permette di affrontare al meglio la sfida. La possibilità di un confronto a livello internazionale, poi, arricchisce ulteriormente le prospettive di sviluppo, a supporto del business e del ruolo dell’IT aziendale in costante cambiamento”.
“Prima ancora che come tecnologia – gli ha fatto eco Andrea Provini, Presidente di Aused e CIO di Bracco – il 4.0 va recepito come filosofia perché la disruption porta con sé anche dinamiche negative, per chi sta dal lato sbagliato del fenomeno. Ed è responsabilità dei vendor mettere a disposizione dell’ecosistema le tecnologie abilitanti questa evoluzione che, in un mondo sempre più collaborativo, non può essere evitata e, anzi, al contrario, renderà più sostenibile il nostro modello economico. Perché, anche senza accorgercene, siamo immersi nel cambiamento, un cambiamento che riguarda anche le competenze e l’offerta software”.
Proprio per questo percorso di trasformazione, l’esistenza di un gruppo come il Gups, e il suo inserimento nel Sugen, consente di confrontare idee e modi di operare in relazione a diversi componenti dell’evoluzione di SAP in ottica 4.0, come applicativi, risorse, infrastrutture e competenze.
Industria 4.0, siamo pronti?
Ma l’Italia è pronta per questa rivoluzione? E SAP lo è?
“Attualmente, ci sono diversi gradi di predisposizione al tema – ha risposto Dario Regazzoni, Presales Manager di SAP -, che vanno dal conservativo, al pragmatico, al visionario, tutti accumunati comunque da un certo interesse verso l’Industry 4.0, che può rappresentare la promessa di una produzione di massa, personalizzata per ogni cliente”.
Un ottimismo che SAP riporta all’interno di Leonardo, piattaforma di digital innovation che integra nell’ERP le principali tecnologie in ambito IoT, machine learning, analytics, big data, design thinking, blockchain e data intelligence in cloud.