Da sempre cuore dell’organizzazione aziendale, i sistemi ERP si stanno evolvendo in chiave cloud offrendo nuove opportunità alle imprese di qualsiasi settore.
Il webinar organizzato da ZeroUno con la collaborazione di Infor si è focalizzato sulle piattaforme gestionali as-a-service dedicate al manifatturiero discreto, evidenziando i benefici di soluzioni declinate per settore e suggerendo i percorsi di adozione corretti.
Moderata dalla giornalista Arianna Leonardi, la diretta ha visto la partecipazione di un ricco panel di relatori: Francesca Saraceni, Senior Researcher, Osservatorio Cloud Transformation, Politecnico di Milano; Franco Dama; Channel Sales Director, Infor Italia; Antonio D’Ortenzio, Senior Manager Solutions Architecture, AWS Italy; Marcello Siliano, Product Management Director, 2WS.
Luca Degiovanni, Marketing & Communication Manager di Rotair, ha avuto il compito di presentare il caso di successo sviluppato dalla sua azienda, che ha previsto l’implementazione della piattaforma gestionale Infor CloudSuite Industrial Enterprise su Amazon Web Services (AWS).
Il cloud pronto per il sorpasso
Come evidenzia Saraceni, commentando gli ultimi dati dell’Osservatorio Cloud Transformation, l’emergenza pandemica ha permesso di superare le ultime resistenze alla nuvola. “Le aziende – dichiara l’analista – hanno visto nel cloud un fattore competitivo per la business continuity. C’è stato un ‘click’ mentale a livello di top management”.
I numeri confermano la fiducia nel nuovo paradigma tecnologico. “Secondo la survey 2021 – prosegue Saraceni -, siamo ormai al giro di boa. Mediamente, su un campione di 157 grandi imprese italiane, il 44% del portafoglio applicativo aziendale è in cloud. Si tratta di soluzioni SaaS nel 52% dei casi, IaaS nel 32% e PaaS nel 16%”.
Il cambio di rotta è visibile anche tra le Piccole e Medie Imprese nazionali. “Il 45% ha già adottato soluzioni cloud – dichiara Saraceni -. Nel 74% dei casi, si tratta di servizi per la collaboration, ma c’è interesse anche verso le soluzioni di amministrazione e contabilità (35%), nonché supporto vendite / gestione clienti (26%)”.
Guardando in dettaglio i sistemi ERP, Saraceni evidenzia le componenti che più frequentemente vengono portate in cloud, ovvero i moduli legati alla gestione del personale e dei clienti o comunque al supporto di processi meno ‘restrittivi’ (marketing, assistenza, progetti), basati su logiche di usabilità e collaboration più evolute. Restano invece ancorate all’on-premise le funzionalità legate all’operatività, come la gestione degli asset e del magazzino, sebbene si stia osservando anche in questo ambito un graduale passaggio verso il cloud.
L’evoluzione cloud per i sistemi gestionali
Ma quali sono le caratteristiche della rivoluzione cloud nell’ambito dei sistemi gestionali?
Saraceni ricorda innanzitutto che la nuvola permette di abilitare la collaboration e l’accesso alle risorse aziendali senza vincoli di tempo, spazio e dispositivo. “I touch point – nota l’analista -, con la possibilità di interfacce sempre più evolute, potenziano le persone nella loro efficienza ed efficacia di azione”. Inoltre, la nuvola fornisce una potenza computazionale decisamente maggiore, aprendo la strada ad applicazioni data-centric e basate sull’intelligenza artificiale (nell’ambito del Manufacturing, ad esempio, si pensi alla servitizzazione o alla manutenzione predittiva).
In quest’ottica, evolve la concezione del sistema ERP, che “non è più soltanto l’operational backbone dell’azienda” ma diventa la piattaforma di raccordo tra Operations e mondo digitale, su cui si innestano le applicazioni data-driven e i progetti di servitizzazione.
Rotair porta in cloud il sistema ERP
L’esperienza di Rotair, sviluppata insieme a 2WS, conferma le opportunità del gestionale in cloud descritte da Saraceni.
L’azienda, specializzata nella realizzazione di compressori mobili e attrezzature per ingegneria civile, con un’ottantina di dipendenti e un fatturato di 25-30 milioni di euro, è stata acquisita dalla multinazionale indiana ELGi nel 2012.
L’integrazione con il Gruppo e il processo di crescita continua hanno creato la necessità di sostituire il sistema ERP. “Avevamo bisogno di una nuova piattaforma – racconta Degiovanni – in grado di comunicare con il gestionale di ELGi, ma calata sulle necessità di un’azienda del nostro taglio. Il Gruppo ha caldeggiato perché scegliessimo un sistema in cloud e ci ha suggerito Infor LN”.
Nonostante qualche resistenza iniziale, il passaggio al cloud ha subito mostrato vantaggi in termini di costi e manutenzione. Gli update automatici, che garantiscono gli aggiornamenti tecnologici e normativi (ad esempio, in materia di fisco e fatturazione), permettono di risparmiare tempo e ridurre eventuali errori.
Dopo 18 mesi dal go live, Degiovanni si ritiene più che soddisfatto, non avendo sperimentato nessuna problematica critica durante la fase di implementazione oltre che nessuna interruzione dell’operatività aziendale
L’estensione internazionale del progetto
Con l’adozione della soluzione Infor CloudSuite Industrial Enterprise basata su Infor LN, Rotair è diventata un punto di riferimento per ELGi Europe, l’entità che si occupa della distribuzione dei compressori elettrici nel Vecchio Continente. “La società europea – puntualizza Degiovanni – si appoggia al nostro sistema ERP, condividendo la parte Operations, mentre la componente Finance è stata duplicata perché ogni realtà abbia la propria. Le soluzioni cloud hanno il vantaggio di supportare contemporaneamente organizzazioni diverse per dimensioni e attività, con siti produttivi e uffici commerciali sparsi per il mondo”.
I prossimi passi del progetto prevedono l’estensione della piattaforma alla filiale statunitense e progressivamente alle altre entità del Gruppo, con l’obiettivo di integrare i sistemi ERP tra loro e con la casa madre.
Come sottolinea il manager, un’iniziativa così ambiziosa non può prescindere dalla sicurezza e il cloud offre una risposta efficace. I provider infatti forniscono un ambiente protetto per i dati, con tecnologie e competenze che difficilmente un’azienda potrebbe permettersi.
In conclusione, Degiovanni ricorda comunque che il passaggio in cloud sottintende un cambiamento culturale. “L’utente aziendale, il key user – sottolinea -, ha un ruolo molto più rilevante nell’implementazione del progetto e mantiene un dialogo costante con il partner”. Infatti, ha il compito di trasferire le best practice dell’organizzazione al provider perché possa calare la soluzione as-a-service in base alle specifiche esigenze. “Il cloud – prosegue – non è certamente una soluzione custom-made, un abito che si può tagliare su misura, ma è un prêt-à-porter di lusso. Con il partner giusto, è possibile tradurre le esigenze aziendali in personalizzazioni che salvaguardano le pratiche su cui l’organizzazione ha fondato la propria attività”.
ERP in cloud: gli elementi da conoscere
Il webinar prosegue con il dibattito dei relatori, che approfondiscono gli aspetti principali del cloud, rispondendo alle domande degli utenti.
Da un primo giro di tavolo emerge che la predisposizione alla nuvola, vista sempre di più come un fattore di trasformazione aziendale, è in aumento nella maggioranza dei casi.
Come garantire la connettività per il cloud
D’Ortenzio di AWS porta l’attenzione sull’importanza della connettività.
“Per connettersi al cloud AWS ci sono tre modalità: via Internet; attraverso VPN site-to-site implementabili dai clienti in totale autonomia; o sfruttando uno dei due (o entrambi) i Punti di Presenza (PoP) di AWS presenti a Milano. I clienti che optano per la terza alternativa, la più evoluta e consigliata, potranno beneficiare del supporto dei nostri partner per costruire i link dalla sede aziendale ai nostri PoP. Per migliorare ulteriormente l’esperienza di latenza, nell’aprile 2020 (quindi in piena pandemia), abbiamo lanciato la Region italiana con l’apertura del datacenter di Milano; i clienti locali beneficiano così di un accesso al dato il più prossimo possibile, minimizzando i tempi di risposta. Aggiungiamo inoltre che molte applicazioni web possono ottimizzare l’esperienza di navigazione dei loro utenti sfruttando la CDN (Content Delivery Network) di AWS per il caching dei loro contenuti; in Italia, la CDN di AWS offre punti di accesso a Milano, Roma e Palermo. Insomma, abbiamo attivato tutti gli approcci per ridurre la distanza fisica tra client e server, appoggiandoci a una rete di partner specializzati per coprire il resto”.
L’importanza di piattaforme specializzate
Un altro elemento importante quando si valuta l’opzione cloud è la possibilità di personalizzare le piattaforme secondo le esigenze aziendali. Infor, come racconta il Channel Sales Director Dama, ha costruito la propria offerta su questo concetto.
“La proposta di soluzioni ERP specializzate – sottolinea – rappresenta da sempre il nostro approccio distintivo, convinti che sia la chiave per rispondere ai processi tipici di ciascuna industria. Oggi, attraverso le CloudSuite forniamo al cliente sia le componenti applicative specifiche per il settore sia una serie di funzionalità e servizi a supporto della trasformazione digitale. Il numero di customizzazioni viene ridotto al minimo e il costo complessivo di gestione dell’applicazione risulta nel tempo più conveniente”.
Secondo Dama, la proposta verticalizzata di Infor si rivela vincente soprattutto con il modello cloud, che generalmente è più ‘prescrittivo’ ovvero porta le aziende a rivedere i processi interni in base alle funzionalità standard della soluzione.
Durante il suo intervento, Dama definisce anche il target dei clienti Infor: tipicamente aziende medio-grandi, con un fatturato minimo di 20-30 milioni di euro fino a 500 milioni. “La soluzione Infor LN – prosegue -, utilizzata da Rotair, rappresenta il cuore delle nostre CloudSuite dedicate al mondo della manifattura discreta, che include ad esempio i produttori di macchinari e impianti industriali o le aziende dell’Automotive e dell’Aerospace. Per ciascuno di questi comparti abbiamo quindi sviluppato soluzioni dedicate”.
Il supporto del partner fa la differenza
A Siliano di 2WS il compito di chiarire l’importanza dei partner nell’implementazione dei progetti cloud.
“Il nostro – puntualizza – è un lavoro di cerniera, che permette di coniugare le necessità e i requisiti aziendali con le specificità del sistema implementato. Quando si passa in cloud, il primo passo è rivedere e standardizzare quanto più possibile le procedure aziendali. Le organizzazioni hanno nel tempo definito una serie di buone pratiche interne, che però potrebbero essere ripensate, senza grossi sconvolgimenti, per sfruttare appieno lo strato applicativo standard del cloud. Si tratta di un passaggio importante che non deve essere imposto, ma capito. Il nostro ruolo è quindi anche presentare pro e contro del cambiamento, facilitando il processo“.
“Si tratta di un passaggio delicato. – interviene Saraceni -. Dal ricorso al cloud dovuto alla pandemia bisogna passare al piano strategico. Diventa necessario trovare il commitment aziendale e gli interlocutori corretti che, come dei facilitatori, trasferiscano la cultura del cloud a tutti i livelli dell’organizzazione”. L’evidenza dei benefici del cloud, in termini di efficienza operativa, usabilità e innovazione, rappresenta oggi un driver d’adozione importante.
“Rispetto a qualche anno fa – conclude l’analista – l’offerta tecnologica è stata potenziata e gli eventuali gap infrastrutturali vengono via via colmati. Oggi bisogna guardare ai nuovi approcci per la trasformazione digitale e sicuramente un tassello chiave di partenza è rappresentato dal passaggio a un sistema ERP più evoluto”.