Si è tenuto di recente, nella cornice del Palazzo Mezzanotte (Ex Borsa) di Milano, Infor on the Road, l’annuale incontro della software house con i suoi utenti, partner e sponsor, che in questa edizione si è avvalso della presenza di Stephan Scholl e Duncan Angove, copresidenti della società. Con Enza Fumarola, sales vicepresident Sud Europa, e da sette anni alla guida di Infor Italia, i due presidenti hanno illustrato alla stampa risultati, strategia e stato dell’arte della società e dell’offerta.
Trascurando di entrare nel dettaglio dei risultati, che per l’esercizio 2013 si sintetizzano in 2,8 miliardi di dollari di revenues, 422 milioni di liquidità, oltre 3 mila nuovi clienti e mille volte tanti, cioè 3 milioni, di abbonati ai servizi cloud, passiamo alla strategia d’offerta, che poggia su tre ‘plus’ competitivi. Il primo è la segmentazione in micro-suite verticali: le funzioni relative al business del cliente sono poste all’interno dell’architettura del software creando, con un approccio che coniuga personalizzazione e produzione di massa, un pacchetto mirato. Ad oggi sono oltre 2.100 le diverse soluzioni così realizzate. Secondo punto è quello che Infor chiama Internet Architecture: le suite non hanno un nucleo che integra i moduli applicativi, ma un framework (Ion) tramite il quale i vari componenti, anche di terze parti, si collegano tra loro in modo diretto così come i link legano le pagine Web l’una all’altra. E come nella Rete i contenuti, così i dati sono distribuiti nell’impresa e se un’applicazione cade le altre continuano a funzionare. Il terzo plus è infine un continuo raffinamento dell’interfaccia utente, che la Hook & Loop, una start-up che è il think-tank creativo della società, sviluppa per fare dell’utilizzo delle soluzioni Infor un’esperienza, dice Stephan Scholl, “che valga la pena condividere e abbia una valenza personale”.
Quattro aree “core”
Le linee d’offerta indirizzano soprattutto quattro aree dove Infor ha già molti clienti, ma che considera ‘hot’ in quanto oggetto di richieste di potenziamenti da parte dell’utenza. Si tratta delle Risorse Umane, con una piattaforma di Hcm (Human Capital Management) e di delivery di servizi al personale; della configurazione dei prodotti, con un Pcm (Product configuration management) capace, tra l’altro, di legare direttamente i processi Erp agli output degli strumenti Cad e Bom (Bill of Materials); della gestione degli asset aziendali, con una soluzione di Eam che si estende alla gestione dei rischi e della conformità e valuta la sostenibilità delle azioni intraprese e, ovviamente, del marketing, l’area ‘calda’ di sempre, con una suite forte delle doti di scalabilità, di visibilità sulle operazioni e di collaborazione tra gli attori coinvolti.
Passando alle novità, è stata presentata Infor Ming.le, una struttura che, sul modello delle reti sociali, abilita comunicazione e workflow tra le componenti applicative tracciando le informazioni, i documenti gli oggetti e (importante) le persone coinvolte in un qualsiasi processo business. Da solo o con le Infor Motion, apps micro-verticalizzate per i dispositivi mobili, e le Infor Analytics, Ming-le rappresenta una potente piattaforma di produttività. Importante infine l’annuncio di Rhytm, una piattaforma completa che fonde soluzioni di marketing ed e-commerce (con molte verticalizzazioni per settore) interamente fruibile come servizio cloud.