JD Edwards a supporto del Made in Italy

La suite Erp di Oracle è stata al centro di un recente roadshow alla scoperta dei clienti italiani che hanno saputo razionalizzare i processi a favore degli obiettivi di crescita e innovazione. Ecco il resoconto della tappa milanese, con gli highlights sull’evoluzione tecnologica della piattaforma

Pubblicato il 11 Set 2015

MILANO – Forte di una storia gloriosa, anche nel nostro Paese, e di una capacità funzionale in grado di saper supportare nuove esigenze di digital transformation del business, JD Edwards (Jde) è la piattaforma integrata di software Erp (Enterprise Resource Planning) offerta da Oracle, con più di 80 moduli applicativi per supportare un’ampia gamma di processi aziendali e soluzioni chiave di settori come beni di consumo, produzione o autmobilistico.

Gianluca de Cristofaro, Sales Director Applications for Midsize Enterprises di Oracle Italia

Il vendor californiano (presente in oltre 145 paesi nel mondo con più di 120.000 dipendenti e un fatturato Gaap nell’anno fiscale 2014 pari a 38,3 miliardi di dollari), ha recentemente organizzato insieme ai partner un roadshow per raccontare, attraverso le testimonianze di alcune eccellenze nazionali, il contributo della suite verso l’efficienza e l’innovazione del business. Partendo dalla sede italiana della multinazionale a Cinisello Balsamo (MI), un pullman ha girato per il Nord-Centro Italia, facendo tappa in Veneto, Emilia Romagna e Toscana presso le sedi dei clienti.

Come ha spiegato Gianluca de Cristofaro, Sales Director Applications for Midsize Enterprises di Oracle Italia, durante la tappa milanese, l’iniziativa ha voluto sottolineare la vicinanza del vendor al territorio attraverso l’ecosistema dei partner, che operano in modo sinergico per declinare la soluzione alle esigenze peculiari di ogni azienda. “La country italiana – enfatizza il manager – si contraddistingue nel panorama europeo per revenue di prodotto: nel nostro Paese circa 900 ragioni sociali utilizzano JD Edwards e l’86% dei clienti ha già effettuato l’aggiornamento alla release 9.1. Il passaggio all’ultima versione è avvenuto in questo caso con una velocità maggiore rispetto al passato, di circa il 67%”. Se lo scorso anno il fatturato del gestionale targato Oracle (classificato da Nucleus Research tra i leader dell’Erp Value Matrix per la seconda metà del 2014) è cresciuto mediamente nell’area Western Europe del 56%, con l’aggiunta di 179 clienti, l’Italia ha raddoppiato le performance: +120%, anche grazie all’ingresso di 11 nuove aziende ad arricchire la customer base.

All’incontro di Milano, John Schiff, Vice President, JD Edwards Business Development, e Robert Monahan, Vice President, Product Management Oracle JD Edwards, hanno dato visibilità all’evoluzione tecnologica della suite: apertura alla fruizione in mobilità (risale allo scorso maggio l’annuncio dei miglioramenti sul fronte mobile, che portano il numero delle app disponibili a 84); integrazione con gli ambienti cloud e con le tecnologie in-memory per insight in tempo reale; semplificazione dell’interfaccia per una maggiore produttività dell’utente; attenzione alle nuove tematiche dell’Internet of Things, del machine-to-machine e dei wearable device (una slide ha mostrato l’accessibilità delle funzioni Erp da smart watch).

Sul palco si sono alternati Cio e manager di Geico (impianti per case automobilistiche), Guess (abbigliamento), Doc Generici (farmaceutica), Zucchi (biancheria per la casa), esempi di successo del Made in Italy che grazie a JD Edwards hanno potuto standardizzare e automatizzare i processi aziendali, centralizzandone la gestione a supporto degli obiettivi di crescita.

Perché, in un mondo che cambia, come evidenzia Edilio Rossi, Epm Sales Development Director di Oracle Italia, è necessario avere una visione a 360° sul customer journey (le modalità di relazione e interazione azienda-consumatore sono radicalmente cambiate), controllo sui processi e sulle performance finanziarie con accesso tempestivo ai dati (“oggi il Cfo è il braccio destro del Ceo”), occhio vigile sulle nuove tendenze tecnologiche: “I nostri sistemi – conclude il manager – hanno supportato le aziende nell’analisi di storico e presente, ma oggi permettono quel forward looking verso il futuro necessario a competere sul mercato attuale”.

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