Negli ultimi anni la consapevolezza delle aziende sulla digitalizzazione dei processi HR è aumentata, tanto da far ritenere loro che l’adozione di sistemi HCM (Human Capital Management) all’avanguardia possa portarle in una situazione di vantaggio competitivo. Contemporaneamente, è cresciuta l’attenzione al legame tra customer experience ed employee experience, supportata anche da diversi studi al proposito.
Ne sa qualcosa Altevie Technologies, SAP Platinum Partner scelta da Accenture, che ha acquisito nel 2021 il Gruppo Ethica Consulting di cui Altevie fa parte, per aumentare il bagaglio di competenze tecnologiche da offrire alla sua vasta clientela. In particolare, sul fronte dei processi di digital transformation che rientrano nell’orbita delle risorse umane, Altevie può mettere in campo una lunga esperienza.
Le tecnologie abilitanti per la digitalizzazione dei processi HR
“La spinta crescente alla digitalizzazione dei processi, all’ottimizzazione degli spazi aziendali, all’incremento di politiche di welfare – sottolinea Piero Zanchi, Amministratore Delegato di Altevie Technologies, part of Accenture – oggi necessita di tecnologie abilitanti in grado di tradurre tale spinta in soluzioni concrete”. Queste tecnologie rappresentano una leva essenziale per gli attuali HR Manager, poiché li aiutano a “fissare obiettivi ai propri dipendenti, ponendoli in relazione definita con il business e i valori dell’azienda.
Obiettivi che siano oggettivi, misurabili e trasparenti per management e dipendenti e che forniscano un quadro della situazione in real time. A dimostrazione di tutto questo potrei citare diversi casi di successo di nostri clienti che hanno scelto di intraprendere un percorso di digital transformation in ambito HR. Uno di questi, ad esempio, riguarda un’azienda italiana del settore manifatturiero che ha deciso di mettere in atto la propria strategia per accrescere le competenze e le capacità dei propri collaboratori con soluzioni innovative, grazie al binomio SAP SuccessFactors e SAP Cloud Platform che ha fatto in modo di semplificare e integrare i processi di gestione del capitale umano per una migliore esperienza digitale in azienda”.
Le fasi di gestione del capitale umano in cui strumenti come quelli dell’ecosistema SAP possono introdurre i benefici attesi sono tante: dalla selezione del personale a quella dell’onboarding, dalla talent retention alla formazione. L’importante è riuscire a privilegiare un approccio olistico, e non parziale, che tenga conto dell’interdipendenza tra queste fasi.
L’approccio olistico di SAP nella gestione del capitale umano
“La teoria – spiega ancora Zanchi – dice che non c’è motivo per cui un approccio evoluto debba essere usato in determinati ambiti e non in altri. Alcuni studi sostengono che la perdita dei propri talenti abbia un impatto molto profondo sulla produttività delle aziende. Altri, a proposito del ruolo dell’onboarding, chiariscono che nei primi mesi si forma e si definisce il rapporto del dipendente con la propria azienda, la sua loyalty e quanto potrà essere egli stesso un brand ambassador. Nella pratica, quindi, vale la pena partire dagli ambiti in cui la singola azienda è più debole e implementare soluzioni innovative che la supportino e la rendano competitiva”.
Le soluzioni di SAP proposte da Altevie Technologies, part of Accenture vanno in questa direzione: “Abbiamo abbracciato da subito SAP SuccessFactors diventando il primo Partner SAP ad aver sviluppato questa tecnologia in Italia. La soluzione è modulare e copre tutti i processi HR e abbiamo acquisito negli anni forti competenze per lavorare su ognuno di essi”.
Come gestire il rapporto azienda-dipendente grazie ai dati
L’approccio di Altevie Technologies, part of Accenture punta a conferire una centralità al dipendente analoga a quella che la customer experience intende realizzare con il cliente, ponendo il primo al cuore del processo produttivo. “Come nella customer experience l’azienda ruota intorno al cliente, nell’HR – dice ancora Piero Zanchi – l’azienda deve ruotare intorno al proprio dipendente, prendendosene cura. Bisogna far aumentare il suo engagement e farlo diventare vero e proprio sponsor dell’azienda per cui lavora, così da impattare positivamente sulle relazioni interne ed esterne e da aumentare la produttività del singolo e dell’intera organizzazione.
Si tratta di un’esigenza a cui spesso ci chiedono di rispondere i nostri clienti, aziende che hanno intrapreso il loro percorso di innovazione implementando soluzioni innovative sia in ambito customer experience, per una maggiore attenzione al cliente, sia in ambito employee experience, perché il dipendente è il loro primo cliente”. C’è un punto di connessione tra le due esperienze e coincide con la trasformazione dell’impresa in una data-driven company, un’organizzazione guidata dai dati in tutti i suoi processi.
Nel caso delle risorse umane, è fondamentale “strutturare un sistema in cui i dati della vita lavorativa del dipendente permettano di prendere decisioni oggettive basate su misurazioni certe, in maniera tale da creare percorsi di crescita trasparenti e controllabili e da far collimare le potenzialità dei dipendenti con i valori aziendali.
Se si riesce a implementare una registrazione e una misurazione di dati centrali per l’azienda e per il dipendente – conclude l’AD di Altevie Technologies – la employee experience risulterà migliore perché più puntuale, più cucita addosso al candidato e costante nel tempo. Il dato consente infatti di portare in azienda l’oggettività, scalzando la ‘sensazione’ che è foriera, prima o poi, di incomprensioni e, conseguentemente, di perdita di produttività se non, addirittura, della perdita del rapporto stesso”.