Next Generation Manufacturing e Scm: i cambiamenti in atto

L’economia mondiale è in fase di estrema trasformazione inoltre il drammatico sviluppo dei prezzi del petrolio ha fatto crescere incredibilmente il costo del trasporto delle merci e, allo stesso tempo, molte delle più diffuse politiche di supply chain si sono dimostrate vulnerabili ai rischi connessi con il trading globale. 

Pubblicato il 08 Ott 2008

L’economia mondiale è in fase di estrema trasformazione: la domanda globale è trainata dalla crescita della classe media nei paesi emergenti e, allo stesso tempo i cosiddetti paesi “low-cost”, come la Cina, vedono il costo del lavoro crescere significativamente. Inoltre, il drammatico sviluppo dei prezzi del petrolio ha fatto crescere incredibilmente il costo del trasporto delle merci e, allo stesso tempo, molte delle più diffuse politiche di supply chain si sono dimostrate vulnerabili ai rischi connessi con il trading globale. Pertanto, ci sono evidenti segnali di cambiamento nelle strategie di business delle aziende manifatturiere leader in termini di politiche di sourcing, manufacturing e supply chain management.
Nell’ambito della ricerca di IDC Manufacturing Insights, il più rilevante cambiamento di strategia che viene rilevato è il passaggio dal tradizionale “low-cost country sourcing” a quello che abbiamo chiamato “Profitable Proximity Sourcing”. In altre parole, un passaggio strategico da un approccio che tendeva a considerare il manufacturing outsourcing verso i paesi a basso costo quasi “tassativo” ad una migliore gestione e taratura delle politiche di sourcing, manufacturing e supply chain management che tenda a bilanciare il costo dei componenti con il lead-time di fornitura, tenendo conto di due fattori molto significativi: l’agilità nel rispondere al cliente e le tematiche di impatto ambientale.
I risultati dei recenti survey condotti da IDC Manufacturing Insights confermano che l’obiettivo business numero uno per le aziende italiane continua ad essere la necessità di identificare nuove efficienze lungo la catena del valore, sia in termini di sourcing di materiali e componenti, sia in termini costi di produzione (46,75% dei rispondenti italiani). Lo stesso survey fornisce anche indicazioni di quali siano gli investimenti chiave in soluzioni It a supporto delle suddette iniziative di business (dati riferiti all’Italia, ndr): Logistic management (52,96%); Manufacturing planning and scheduling (46,99%); Supply chain planning (45,66%); Manufacturing execution systems (44,44%); Environment Health & Safety (38,97%).
Queste tematiche saranno affrontate durante il “Next Generation Manufacturing & Supply Chain Summit 2008”, organizzato da IDC con l’obiettivo di condividere, attraverso una serie di presentazioni di case study e panel discussions, le esperienze e le soluzioni informatiche di supply chain management che hanno portato alcune aziende ad essere leader di mercato nella propria industry. Tra i filoni di discussione che verranno affrontati, anche il “Manufacturing supply chain visibility”, ossia come ottenere una maggior visibilità lungo la supply chain e sui processi produttivi globalizzati attraverso l’integrazione dei processi di business e la condivisione delle informazioni, e “Green manufacturing and green supply chain” per capire come integrare la “questione ambientale” con i processi aziendali volti ad una maggior soddisfazione del cliente ed al mantenimento del controllo sui costi. Il nuovo obiettivo per l’azienda manifatturiera di oggi è, infatti, quella di unire gli obiettivi tradizionali del “Operational Excellence” a quelli legati al “Environmental Excellence”.

Di queste e altre tematiche si parlerà al “Next Generation Manufacturing & Supply Chain Summit 2008” che si terrà a Milano il 30 ottobre 2008. Per informazioni: tel. 02.28457354 – mail: infoevents@idc.com
* Pierfrancesco Manenti è EMEA Research Director di IDC Manufacturing Insights

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