Secondo Gartner il mercato dell’Enterprise Content Management (Ecm) vale oggi 4 miliardi di dollari, il 10% in più dell’anno precedente. Questo valore si distribuisce su una serie di tecnologie e segmenti applicativi che Real Story Group [società di ricerca specializzata nell’analisi del Web precedentemente conosciuta come Cms Watch] così cerca di rappresentare: web content management, portal & content integration, search & information access, multichannel publishing, collaboration e social software, digital asset management, image management e record management.
Non sono poche le aree di prodotto relativamente nuove, nate con le recenti evoluzioni della Rete fino al social networking. Il mercato è ancora in fase di crescita e questo spiega il numero ancora relativamente ampio di vendor che lo dominano – Emc, Ibm, Microsoft, Open Text e Oracle – con incursioni di vendor di dimensioni più ridotte ma dalle caratteristiche originali come Alfresco, campione del software open source.
Le differenti categorie di soluzioni presenti nella grande famiglia dell’Ecm rispondono a molteplici esigenze delle aziende che, nelle loro forme più tradizionali, si identificano con il problema del cosiddetto ‘Big Data’, cioè dell’abnorme crescita dei dati da archiviare e gestire. Le statistiche parlano di raddoppio dei volumi ogni mese. Per le aziende questa crescita comporta anzitutto l’urgenza di una gestione efficiente di documenti sicuri, conformi alle normative e a costi sostenibili, ma anche di un controllo di affidabilità dei documenti che consenta, al momento della necessità, di reperire proprio ‘quel’ determinato documento, di recuperarne la versione più aggiornata e non una delle “n” versioni presenti in più siti aziendali.
Ma questo è il volto ‘storico’, tradizionale, del Content management che, come si è già detto, oggi è cresciuto verso nuove tematiche e coinvolge nuovi canali e nuovi media.
Due fattori principali di crescita
Basta considerare quelli che oggi sono i fattori che alimentano questo mercato. Secondo Lubor Ptacek, Vice President del Product Marketing di Open Text Corporation, sono due i driver principali. Anzitutto la necessità di sicurezza e adeguamento alle compliance che la crisi in corso non ha fatto che rafforzare.
C’è poi un secondo importante driver emerso prepotentemente negli ultimi tempi, e che riguarda la crescita dei dati non strutturati – le mail, i video, i contenuti di blog e social network – tra i quali Ptacek evidenzia quelli prodotti dai social media, sempre più presenti nella vita degli uffici e nel business”. È evidente che qui si incontrano più difficoltà, dovendo conciliare la spinta alla collaborazione che genera maggior produttività con le giuste esigenze di sicurezza e di compliance.
“Le aziende che vediamo dal nostro osservatorio sono al momento piuttosto caute: ma accanto alle tante realtà che hanno bloccato o ristretto l’accesso dei dipendenti a Facebook e agli altri social media cresce il numero di quelle che hanno preferito assecondare queste spinte, sia pur sotto controllo, convinte di trovarsi di fronte a un trend con radici profonde”, dice Ptacek. Su questo fronte la società è impegnata con una propria offerta che promette tutte le feature collaborative e di condivisione dei contenuti del social networking assicurando un efficace controllo dei livelli di sicurezza.
Web Content Management protagonista
Il fronte che sembra però dare maggiori soddisfazioni a Open Text è quello delle soluzioni di Web Content Management (Wcm) visto anche il lusinghiero giudizio che ne dà Gartner, che colloca la società nella casella dei leader dell’immancabile ’Quadrante Magico’.
Stando alle previsioni degli analisti, l’impegno e il posizionamento di Open Text su questo fronte sembrano particolarmente indovinati. Secondo Gartner il mercato del software Wcm – 890 milioni di dollari nel 2009 – avrebbe superato il miliardo nel 2010 per crescere, nel periodo 2009-2014 a un tasso annuo pari al 14% rafforzando il peso relativo del Wcm, già oggi intorno al 25%, sul mercato globale dell’Ecm.
Questi numeri e questa situazione cominciano a riflettersi positivamente sui risultati di Open Text, che il 30 giugno scorso ha chiuso l’ultimo anno fiscale con un + 16% di fatturato, ovvero 6 punti più della crescita del mercato dell’Ecm, e un reddito netto che dai 133 milioni dell’anno precedente, ha oggi raggiunto i 178 milioni. Anche grazie a queste risorse finanziarie la società ha potuto acquisire a fine ottobre StreamServe, azienda specializzata nell’area delle soluzioni di gestione del Document Output e della Customer Communication, due ambiti che, sottolinea Ptacek, “rappresentano un nuovo tipo di business per Open Text che li integrerà nella propria Ecm Suite”. L’acquisizione estende l’area di collaborazione con Sap che, per inciso, rivende diverse soluzioni Ecm di Open Text.