Nell’era del consumatore, le aziende sono obbligate a reinventare sistematicamente il proprio business per offrire servizi sempre più sofisticati ai clienti, sfruttando le nuove tecnologie disruptive e trasformando i propri modelli di revenue.
Gli Erp tradizionali, cresciuti in funzionalità e complessità nel corso degli anni, riescono a rispondere solo parzialmente alle esigenze dettate dalla turbolenza dei mercati, mentre nuovi approcci consumer-like (cloud, social e mobile) dovrebbero ridefinire i criteri di progettazione, implementazione e utilizzo dei gestionali, verso una usability spinta.
Software gestionale easy-to-use: quali vantaggi?
Ma quali sono i vantaggi di una piattaforma Erp user-friendly? Secondo il report Usability Drives Profitability pubblicato da Mpi Group nel 2014 con riferimento al Manufacturing, un utente che acquisisce rapidamente la padronanza dei software enterprise contribuisce prima e meglio alla produttività aziendale, accelerando le proprie performance e decisioni; inoltre, potrà coprire eventuali assenze di personale avendo una conoscenza cross sulle funzionalità della piattaforma. Un gestionale che permette un accesso rapido alle informazioni (il documento di Ifs, vendor statunitense di soluzioni Erp nato nel 1983, intitolato Usability as an Erp selection criteria suggerisce un approccio di navigazione ed esplorazione dei dati simile per “look, feel and function” alle logiche di Internet) e basato sui ruoli mette l’utente in condizione di prendere decisioni più accurate e avere visibilità sul proprio livello di performance / contributo al business. La misurazione trasparente e real-time delle prestazioni (ancora lontana dall’essere una prassi consolidata nelle aziende), dichiara Mpi Group, aumenta il grado di coinvolgimento individuale all’interno dell’azienda, incoraggiando la produttività del dipendente.
Erp più semplici da utilizzare implicano una minore esigenza di formazione e competenze specifiche, ma perché un Erp possa essere fruito da persone senza skill specifici, sollevando il team informatico da molti task che prima erano di sua pertinenza esclusiva, occorre che il sistema di navigazione delle informazioni abbia un’interfaccia e una logica consumer e che alcune funzionalità, ad esempio di reportistica, siano eseguibili in modalità self-service. Migliorare l’usabilità dell’Erp consente inoltre di aumentare l’attrattività dell’azienda nei confronti dei Millennials (classe 1985-97) e della generazione Z (nati dal 1998), che nel giro di cinque anni, rappresenteranno insieme oltre la metà della forza lavoro globale (fonte: Euromonitor). Le aspettative dei giovani lavoratori nei confronti degli enterprise software sono molto alte, pretendendo connettività anytime-anywhere per il telelavoro, la stessa intuitività di un’app, velocità di risposta e comunicazione social. Il sottoutilizzo dell’Erp da parte dei lavoratori impatta negativamente sui livelli di efficienza e di crescita aziendale, mentre al contrario un alto livello di adozione permette di migliorare gli insights sulle dinamiche di business e definire nuove strategie di continous improvement.
Come sta cambiando il panorama dell’offerta Erp?
La ricetta della Erp usability proposta da Mpi Group si riassume così: interfacce, cruscotti e comunicazione in stile consumer website e social network; strumenti di navigazione che includono funzionalità diverse senza aggiungere complessità; accesso ai dati veloce e basato sui ruoli; creazione e condivisione immediata di documentazione digitale, con la possibilità di taggare conversazioni, azioni e risultati; funzionalità di ricerca rapide e robuste; flessibilità che permette l’integrazione con altri prodotti e la scalabilità in supporto alle esigenze di crescita dell’azienda. Il sistema, inoltre, deve garantire aggiornamenti e aggiunte senza che si verifichino cali di performance, con la possibilità di fruizione da server remoto o in modalità SaaS. Il cloud, infatti, offre la possibilità di rispondere alle esigenze di business agility e velocità di deployment espressi dalla Lob che, secondo Forrester (Forrsights Software Survey, Q4 2013), vengono considerati i principali benefici derivanti dalla nuvola rispettivamente per il 75 e il 72% delle aziende. La scelta as-a-service, inoltre, permette di usufruire di software aggiornati sempre all’ultima release, delegando al vendor le operazioni di upgrade.
Alla luce di queste considerazioni, come sta cambiando il panorama dell’offerta Erp? Cosa stanno facendo le softwarehouse per soddisfare le nuove richieste?
Secondo il report Erp Value Matrix for the first half of 2015, pubblicato lo scorso aprile da Nucleus Research (società di analisi fondata a Boston nel 2000) gli ultimi sei mesi sono stati caratterizzati da una serie di annunci circa programmi (già avviati o di prossima realizzazione) per il miglioramento della usability, con alcuni lanci che promettono un radicale ridisegno dell’interfaccia utente o che riguardano il rilascio di nuove mobile app.
Tra i principali focus di investimento, il documento cita inoltre lo sviluppo e l’integrazione di funzionalità verticali e microverticali che riducono la necessità di customizzazione e accelerano il time-to-value, sfruttando anche l’opzione cloud (l’offerta as-a-service a latere di quella on-premise è ormai un must competitivo per qualsiasi enterprise software vendor e molti player emergenti, a più alto tasso di crescita, sono cloud-native). Infine, nuove funzionalità embedded di analytics e in-memory computing, per migliorare il processo decisionale sull’onda dei big data e dell’Internet of Things, rappresentano il terzo punto di attenzione.
Evoluzione dei gestionali, 3 elementi chiave secondo Oracle
Tra i vendor leader di settore che hanno una forte propensione all’introduzione di nuove funzionalità, ma soprattutto all’incremento della usability, Nucleus Research cita innanzitutto Oracle e Infor (figura 1).
Ina particolare Oracle fa della user experience un cavallo di battaglia, costruito su tre elementi chiave, ovvero “simplicity, mobility and extensibility” (intuitività dell’interfaccia, fruibilità da smartphone e tablet, integrazione con funzionalità estese), e sull’impegno di un laboratorio dedicato all’Applications Ux. La filosofia che guida il team di lavoro è riassunta nel motto “glance, scan, commit” per cui l’utente, attraverso un’interfaccia a icone, passa da una vista di insieme sui dati pertinenti alla sua attività, fino alle informazioni di dettaglio su cui basare la decisione/azione. Le innovazioni portate avanti dal lab sono evidenti nella soluzione E-business Suite (Ebs), che presenta l’interfaccia icon-based ed è stata ottimizzata per tablet nelle funzionalità touch e gesture. La piattaforma Jd Edwards, invece, è un esempio delle innovazioni che Oracle ha portato avanti sul fronte dell’integrazione, sia grazie agli investimenti nell’in-memory computing sia con il lancio di mobile app che hanno aggiunto funzionalità verticali come, per esempio, la verifica/approvazione di fatture e ricevute da dispositivo mobile.
Quale la strategia d'investimento di Infor per l'Erp di domani
Anche Infor ha investito in una nuova e più semplice interfaccia grafica in Html5, che è stata estesa all’intero portfolio di soluzioni Erp. Le linee strategiche del vendor ricalcano le tendenze di settore: la user experience, che secondo il management della corporation “deve essere intuitiva e accattivante”, rappresenta il terzo pillar della nuova vision, insieme alle micro-vertical suite e a un’architettura basata sul middleware di integrazione Ion come collante di tutto l’ecosistema applicativo. Con il lancio della nuova piattaforma Xi, Infor ha ridefinito le regole per le sue applicazioni enterprise: disponibilità as-a-service (da qui lo sviluppo delle CloudSuite), fruibilità innanzitutto da dispositivi mobile, design reattivo e funzionalità analitiche avanzate. La corporation statunitense è anche uno dei principali promotori del Social Erp: la piattaforma di enterprise collaboration Mingle, integrata nelle applicazioni core, offre agli utenti aziendali una comunicazione consumer-like per la gestione del workflow, che permette di connettere processi strutturati e non.
Le novità di Sap per rendere le applicazioni gestionali più intuitive
L’allineamento ai trend è visibile anche nelle strategie di Sap, che, però, nella matrice proposta da Nucleus si classifica tra gli Expert: nonostante abbia ottenuto il punteggio più alto in assoluto in termini di functionality (supporto a oltre 25 settori, 37 lingue e 46 localizzazioni), si posiziona nel quadrante inferiore sull’asse della usability. L’innovazione più significativa ha riguardato il lancio, lo scorso febbraio, della nuova Business Suite for Hana (S/4Hana), che di fatto trasforma il database in-memory in un motore capace di portare la potenza analitica all’interno delle applicazioni enterprise. L’interfaccia semplice permette immediata visibilità sui dati di business, con la possibilità di scendere rapidamente e intuitivamente nei dettagli dell’analisi (si aprono le porte della “boardroom of the future” dove i C-level prendono decisioni real-time grazie agli analytics e all’immediatezza dell’interfaccia). L’impegno del vendor nei confronti della usability si concretizza più esplicitamente nella piattaforma Fiori, un insieme di applicazioni che offre un utilizzo intuitivo da mobile delle principali funzionalità del gestionale Sap. La multinazionale, infatti, dichiara lo sforzo di avvicinamento ai Millennials e di miglioramento della user experience, mettendo al centro proprio la mobility (oltre 300 app rilasciate per un numero di utenti che supera i 130 milioni) e spingendo sulle cloud solutions (più di 70 milioni di utenti business nel mondo), semplici nell’adozione, gestione e utilizzo.