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SAP: AI per garantire la produttività in azienda

Integrando l’intelligenza artificiale in modo consapevole e distribuito nelle proprie soluzioni, SAP mira a innovare la gestione delle spese. Permettendo alle aziende di accelerare sulla produttività, le supporta anche in un processo di trasformazione che mette al centro una tecnologia oggi immancabile ma non sempre facile da rendere realmente efficace se implementata in autonomia

Pubblicato il 18 Ott 2023

Deep learning framework 1

Aumentare la produttività, tenendo conto di sicurezza, privacy, conformità, etica e accuratezza è la forma che prende la sfida dell’intelligenza artificiale in una realtà come quella di SAP. È infatti proprio in questa direzione che l’azienda di software gestionali sta costruendo una proposta di innovazione, con obiettivi concreti ma anche responsabilità e consapevolezza dei rischi che questa nuova tecnologia particolarmente disruptive e pervasiva porta con sé.

Le novità recentemente presentate riguardano sia le soluzioni per la gestione delle spese e sia quelle per la business network. In entrambi i casi, tre sono gli obiettivi-guida: migliorare il controllo dei costi, ridurre i rischi e ottimizzare i risultati di business, qualunque esso sia.

Come l’AI rende le soluzioni più risolutive

“Tracciare” l’introduzione dell’intelligenza artificiale all’interno delle nuove soluzioni SAP è un esercizio complesso, ma che aiuta a percepire la sua strategia globale, al di là delle specifiche offerte per come vengono presentate nei diversi mercati.

Un passo importante tra quelli annunciati riguarda la nuova soluzione SAP Ariba Category Management che, grazie all’AI generativa, sarà più rapidamente in grado di sviluppare strategie per categoria di spesa complete ed efficaci. Un supporto per i responsabili acquisti nell’avviare processi di analisi del business in modo più organizzato e concreto, risparmiando tempo e ottimizzando le spese.

A questa novità, attesa per la fine del 2023, si associa quella che investe la soluzione SAP Spend Control Tower, prevista per il primo trimestre del 2024. In tal caso l’AI diventa un’alleata nella ricerca di nuove opportunità di risparmio e di efficientamento dei processi, fornendo informazioni quasi in tempo reale all’interno dei flussi di lavoro dei processi chiave. Un passo avanti che l’azienda considera fondamentale per chi valuta ed effettua ogni giorno acquisti e deve prendere decisioni tempestive, ma anche strategiche e consapevoli.

La valutazione “intelligente” dei rischi di terze parti è un altro aspetto su cui SAP si è messa al lavoro, arricchendo le soluzioni source-to-settle con nuove funzionalità che rendono i profili di valutazione parte integrante delle soluzioni di sourcing, contracting e buying.

In arrivo Joule e nuovi casi d’uso

Un capitolo importante della storia di SAP con l’AI generativa è senza dubbio rappresentato dal suo copilota Joule. Potenzierà le soluzioni di spend management dal 2024 in poi, ma è già stato presentato al mercato, come un “collega” pronto ad ascoltare richieste in linguaggio naturale e fornire come risposta testi, grafici o tabelle ricavati da repository SAP, fonti esterne di dati o altre applicazioni e workflow aziendali.

Consapevole della delicatezza dell’operazione di innovazione in arrivo, SAP ha accompagnato l’esordio pubblico del suo assistente virtuale con alcune precisazioni, soprattutto in merito alla sicurezza e all’affidabilità dei Large Language Model utilizzati. Saranno ospitati nei data center del vendor e tutti i dati inviati a modelli esterni saranno mascherati o anonimizzati.

Con lo stesso obiettivo di garantire trasparenza, l’azienda ha annunciato l’intenzione di sviluppare nuovi casi d’uso con l’obiettivo di presentare i primi a inizio 2024. Assieme a Scoutbee è già al lavoro per ottimizzare il processo di ricerca di fornitori, potenziandolo grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per poi integrarlo con la soluzione SAP Ariba Sourcing. Scoutbee Discovery, così si chiamerà la novità, permetterebbe un iter di identificazione fondato su requisiti complessi come la capacità produttiva, gli standard di qualità e le certificazioni. Per chi si occupa di outsourcing, significherebbe avere tra le mani uno strumento per trovare velocemente nuovi fornitori in linea con i requisiti dell’azienda, ma al di fuori del network.

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