SAP ECC (acronimo per ERP Central Component) è ormai la vecchia generazione del software per la pianificazione delle risorse d’impresa del vendor di origine tedesca che ha stabilito nel 2027 la deadline per il passaggio alla soluzione SAP S/4HANA (anche se si potrà fruire di una extended maintenance ancora sino alla fine del 2030 corrispondendo il 2% della spesa per la licenza annuale già pagata). Si tratta di una data ormai ritenuta definitiva, in quanto già rimandata da SAP di due anni, e riguardo alla quale le aziende sono informate da tempo.
“Sappiamo che i nostri clienti – ha dichiarato ai primi di febbraio Christian Klein, Co-CEO and Member of the Executive Board, SAP – hanno avviato profonde trasformazioni di business utilizzando le funzionalità uniche della soluzione. I nostri user group confermano questo scenario. Uno studio recente dello User Group americano di SAP ha messo in evidenza che oramai tutti i clienti stanno pianificando il loro percorso di migrazione a SAP S/4HANA. Inoltre, lo User Group tedesco ha indicato nella propria ultima survey che gli investimenti dei clienti in SAP S/4HANA stanno crescendo sensibilmente”.
Differenze tra la vecchia e la nuova generazione di ERP
Tra le principali caratteristiche che differenziano la business suite precedente e SAP S/4HANA vi è il fatto che quest’ultima lavora solo su database Hana e non può essere eseguita su soluzioni di altri vendor (da Oracle a IBM in poi) come accadeva prima: una decisione forte assunta da SAP per garantire il massimo livello di performance nella gestione dei dati.
Inoltre, SAP S/4HANA, è in grado di offrire in modalità combinata capacità di gestione operazionale dei dati, tipica dei sistemi ERP, e capacità di gestione analitica dei dati, tipica dei sistemi di Business Intelligence.
SAP S/4HANA, caratteristiche e vantaggi
SAP S/4HANA è la suite ERP integrata e intelligente progettata per essere usata on premise, in cloud e nei più innovativi ambienti hybrid cloud. Come anticipato il sistema lavora esclusivamente sul database in-memory di SAP, caratteristica che lo rende particolarmente veloce nella lettura dei dati e nella comprensione degli stessi. Più nello specifico, i vantaggi dell’in-memory sono anche relativi al fatto che consente la gestione di dati non strutturati (Graph e Spatial) e generati in real time.
SAP S/4HANA permette all’azienda di sfruttare tecniche di intelligenza artificiale e automazione per rinnovare tutti i processi aziendali, dall’amministrazione finanza e controllo, alla supply chain, passando per la produzione e l’R&D.
La suite è pensata per rispondere a esigenze specifiche di diversi settori offrendo best practice per 26 mercati verticali (praticamente la maggior parte inclusi Aerospaziale e difesa, Settore pubblico, Utilities e così via) al fine di abilitare nuovi modelli di business.
Come affrontare la migrazione, ecco le 3 possibilità
Compiere la migrazione a SAP S/4HANA non è un’operazione semplice e richiede del tempo. Il vendor stesso ha fatto in modo di aiutare i propri utenti in questa operazione predisponendo un programma di offerte, servizi e strumenti a supporto oltre ad avere creato un vasto ecosistema di Partner , tipicamente system integrator, in grado di accompagnare le aziende clienti nel processo di adozione. Implementare la soluzione significa, in sintesi, aprirsi a 3 possibili scenari.
In primo luogo, è possibile che si verifichi un’adozione ex novo (scenario Greenfield) da un prodotto non SAP oppure obsoleto. SAP S/4HANA mette a disposizione tool per gestire, normalizzare e quindi migrare le informazioni dal sistema di partenza.
Con lo scenario Brownfield si intende il passaggio da SAP Business Suite a SAP S/4HANA, esso si basa sulle funzionalità e strumenti di conversione messi a disposizione da SAP stessa (quali SUM – Software Update Manager e opzionalmente DMO – Database migration option).
Esiste anche una terza strada, quella dell’approccio bluefield, con cui si può gestire l’adozione basandosi su una tecnica ibrida, copiando di fatto l’ambiente software senza migrare il database e con la possibilità di scegliere selettivamente quali applicazioni salvaguardare nella nuova piattaforma. Una logica, quella Bluefield, che permette di trovare il giusto compromesso tra le esigenze di innovazione del business e quelle dell’IT.
L’importanza di un partner a supporto
La decisione di spostare la deadline della migrazione dal 2025 al 2027 da parte di SAP ha tra le sue motivazioni principali la necessità di garantire ai clienti le competenze e le risorse specializzate per completare con successo il percorso di adozione.
La scelta dei clienti di affidarsi a un system integrator permette loro di poter contare su personale certificato da SAP stessa e, inoltre, di sfruttare l’occasione della migrazione per adottare soluzioni funzionali all’ottimizzazione del proprio business. Un partner infatti è in grado di agevolare l’implementazione delle soluzioni SAP, supportando progetti di conversione a S/4HANA ma non solo. Il partner potrà consigliare al meglio l’azienda cliente sul percorso di adozione più opportuno da adottare al fine di far evolvere gli ambienti IT e l’organizzazione nel suo complesso; questo può prevedere, per esempio, la transizione a piattaforme cloud, l’upgrade delle applicazioni; ancora, può fornire servizi di supporto alla manutenzione, di monitoraggio dell’infrastruttura IT eccetera.
Se il fornitore di riferimento ha competenze in particolari segmenti di mercato e prodotto potrà anche contribuire al rinnovamento dei processi.