Sap ha annunciato di interrompere nel 2027 il supporto alla storica piattaforma Ecc (posticipando la scadenza fissata inizialmente per il 2025) e di mantenere S/4Hana come unica soluzione disponibile sul mercato.
La migrazione al nuovo sistema diventa pertanto un punto essenziale per l’evoluzione del parco applicativo delle aziende clienti: va affrontata quindi con estrema oculatezza, senza trascurare alcuni aspetti importanti che potrebbero generare criticità, presentando il conto a lungo termine.
Se la deadline definita da Sap sembra ancora distante, non bisogna tuttavia dimenticare che un sistema di Enterprise Resource Planning rappresenta il cuore dell’ambiente It aziendale (garantisce infatti l’organizzazione e il controllo di tutti i processi dell’impresa). Pertanto, qualsiasi iniziativa che mette al centro il gestionale richiede tempo, persone e un piano ben definito. Bisogna arrivare preparati e non esiste margine per l’improvvisazione dell’ultimo momento.
Perché passare a Sap S/4Hana: tutti i vantaggi
Il fine vita della soluzione Ecc tuttavia non deve essere visto some un’incombenza a cui si è chiamati a rispondere, ma come una vera e propria opportunità per ammodernare i sistemi operativi aziendali, sfruttando le potenzialità dell’in-memory computing.
A differenza della versione precedente che sfrutta qualsiasi database di terze parti, la nuova suite Sap gira esclusivamente sul database in-memory Hana, nonché di un pacchetto applicativo completamente rivoluzionato, migliorato nell’interfaccia e predisposto per i nuovi ambienti cloud. Le aziende ottengono così il controllo e la gestione in tempo reale sugli enormi volumi di dati che caratterizzano i moderni ecosistemi informativi, migliorando l’esperienza utente e i processi decisionali.
S/4Hana si conferma quindi una soluzione a prova di futuro perché in grado di supportare le esigenze in divenire delle aziende, sia in termini di big data management sia per le iniziative di migrazione al cloud.
Scenari e strategie per migrare a Sap S/4Hana
Ma come va affrontata e organizzata la trasformazione all’interno di una strategia strutturata, che accompagni l’azienda negli anni e permetta di scongiurare gli errori di implementazione?
Tipicamente, esistono tre scenari per la migrazione a Sap S/4Hana: Greenfield (partendo da zero), Brownfield (convertendo completamente la suite esistente), Landscape Transformation (consolidando i diversi sistemi Erp esistenti in un unico ambiente Sap S/4Hana).
L’adozione ex-novo richiede innanzitutto una revisione e razionalizzazione dei processi a monte, risultando l’opzione più onerosa in termini di tempo e risorse. È consigliata in caso la soluzione in essere risulti eccessivamente customizzata o non soddisfi appieno i requisiti aziendali in termini di performance e funzionalità.
L’approccio Brownfield permette di preservare lo storico e accelerare i tempi della migrazione, tuttavia non introduce nessuna ottimizzazione sull’operatività esistente, riducendo i benefici di adozione.
La terza modalità, invece, può essere condotta gradualmente con l’implementazione di Sap S/4Hana e la migrazione in più fasi dei diversi sistemi Erp utilizzati dall’azienda, scegliendo di volta in volta le procedure più adeguate. È indicata nei casi dove convivono soluzioni di Enterprise Resource Planning differenti, con l’obiettivo di unificare i processi gestionali (ad esempio, in seguito all’acquisizione di nuove società oppure per uniformare i sistemi It delle diverse filiali)
Verso Sap S/4Hana con il supporto di un partner
In qualsiasi caso, gli step metodologici per affrontare concretamente la migrazione vanno declinati sulla specifica realtà aziendale. Il supporto di un partner esperto e referenziato può agevolare il passaggio a S/4Hana e accelerare i ritorni, definendo una roadmap su misura e riducendo i rischi di errate valutazioni.
Grazie all’assessment iniziale, il partner può guidare il cliente verso lo scenario di implementazione più corretto, calcolando gli impatti, vagliando le alternative, bilanciando tempi e costi. Si occuperà quindi di tutte le operazioni di deployment, assicurando l’esecuzione dei test necessari prima del Go-Live. Infine, assisterà l’azienda anche nelle fasi successive di monitoraggio dei risultati e tuning della soluzione.