Caso Utente

Siad, un nuovo Erp per gestire tutte le filiali

Per coprire le filiali estere e il ciclo attivo del business medicale, il gruppo bergamasco del settore gas ha scelto una piattaforma diversa dalle tre già in uso. E intanto ha consolidato e virtualizzato i server in un solo data center.

Pubblicato il 18 Dic 2012

In un gruppo non grande ma molto diversificato, cresciuto anche tramite acquisizioni e attivo all’estero, tre Erp di tre fornitori diversi possono non bastare. Questa è una delle sintesi possibili del caso di Siad, gruppo con sede a Bergamo ma presente in tutta Italia (con 20 filiali e 10 impianti produttivi) e in 8 Paesi dell’Est Europa, attivo in molti comparti, tra cui la produzione di gas industriali e medicali e l’engineering di impianti per il gas. “Nel business principale, i gas industriali, abbiamo 900 addetti, nel medicale circa 100 e nell’engineering circa 200 – ci spiega Francesco Personeni, Cio di Siad -. Siamo classificati nel settore chimico, dove per dimensioni siamo piccoli, con un fatturato 2012 previsto di 600 milioni di euro, ma nel settore chimico quello del gas è un segmento ben delimitato e noi rappresentiamo il 15% del mercato italiano”.
Tre business prevalenti, quindi, che sono supportati da tre Erp diversi: “La parte gas da un sistema Oracle-Jd Edwards, l’engineering da Baan, che nel 2013 convertiremo a Infor Ln, e il medicale da un pacchetto Ibm Acg”, precisa Personeni. Ciononostante, quando negli ultimi anni si è trovata a dover estendere la copertura Erp con esigenze molto specifiche, Siad si è rivolta a un quarto fornitore (Microsoft), sviluppando con Disc – un partner Microsoft anch’esso di Bergamo – due soluzioni verticali basate su Dynamics Nav.

Francesco Personeni, Cio di Siad

“Il primo progetto riguarda le filiali estere: abbiamo otto società nell’Est Europa (Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Ucraina e Russia), nate in momenti diversi dal 1989 in poi, ciascuna con un suo software gestionale, più che altro contabile, adeguato alle norme locali ma con propri processi e strutture dati – sottolinea il Cio di Siad -. I dati erano disomogenei e residenti nei sistemi locali, cosa che ci impediva di uniformare e monitorare processi e performance; i costi di manutenzione, inoltre, erano molto alti”.

Sei filiali (anzi otto) e un solo Erp

La capogruppo ha quindi deciso di gestire tutte le filiali con specifiche partizioni di un unico sistema Erp, da installare nel proprio data center italiano e utilizzabile in remoto dagli utenti delle filiali. “Doveva essere ovviamente un Erp di un vendor internazionale, capace di supportare in termini di risorse e servizi il roll-out in tutti i Paesi dell’Est Europa citati, configurabile sulle esigenze locali in termini di lingua e normative e in grado di recepire esigenze funzionali molto specifiche, tipiche delle aziende del settore gas”. La prima opzione, continua Personeni, era di estendere l’Erp JD Edwards, che già copre il business gas a livello centrale. “Ma non era abbastanza flessibile e i costi di implementazione non si giustificavano per società che singolarmente fatturano pochi milioni di euro”. Dopo altre valutazioni la scelta è quindi caduta su Dynamics Nav: “Allora si chiamava Navision ma era già di Microsoft, quindi con tutte le necessarie garanzie di internazionalizzazione e supporto, e poi aveva costi inferiori alle altre soluzioni valutate – L’implementazione di Nav nei primi sei Paesi ci è costata circa un milione di euro, tutto compreso – e garantiva la flessibilità necessaria, visto che le esigenze erano talmente specifiche che abbiamo dovuto farci sviluppare una soluzione verticale di Nav ad hoc”.

Le filiali estere di Siad infatti si occupano di distribuzione ad agenzie e depositi locali di gas industriali confezionati in bombole, per cui il software doveva garantire la gestione contabile e logistica delle bombole (movimentazione, tracciabilità tramite barcode, spedizione e ricezione, addebiti per noleggi, servizi, ecc.), quella dei complessi listini prezzi gerarchici tipici del settore, la possibilità per agenzie e depositi esterni di accedere via web al sistema per verifiche di disponibilità e input ordini e altre funzioni molto peculiari. In nove mesi, quindi, Disc ha sviluppato il verticale Nav/GasPlus, poi installato in sei filiali (“in Russia e Ucraina siamo appena partiti e l’Erp non è ancora attivato, cosa che comunque è in programma”) con circa 250 utenti.

“Abbiamo così risolto il problema del disallineamento dei dati, che ora sono sempre aggiornati e facilmente accessibili, permettendoci analisi complesse in tempo reale di contabilità analitica, gestione dei budget, ciclo passivo, Crm e marketing; inoltre è migliorata l’efficienza operativa, e possiamo estendere aggiornamenti e nuove procedure contemporaneamente a tutte le filiali, cosa prima impensabile: in generale i costi di gestione infrastrutturale sono scesi del 25%, essendo tutto il sistema nel nostro data center”.

Altro verticale, stessa piattaforma

L’esperienza delle filiali estere inoltre, continua il Cio di Siad, è stata determinante in un altro progetto Erp più recente. “Volevamo coprire il ciclo attivo delle aziende del gruppo che si occupano di distribuzione del gas medicale e assistenza home care: Medigas e Magaldi Life. L’esigenza era di unificare diverse funzionalità disperse in diversi software, aggiungendone altre specifiche del settore tra cui la tracciabilità del farmaco, la gestione della distribuzione domiciliare, la fatturazione alle Asl”. Anche qui la prima opzione era di estendere il sistema che già copriva il ciclo passivo del business medicale, “ma vista la facilità di personalizzazione e il riscontro del progetto delle filiali estere abbiamo preferito ricorrere a un altro verticale di Nav, che è stato sviluppato sempre da Disc nel 2011 ed è in produzione da gennaio 2012, con 110 utenti interni e 140 esterni, che sono i vettori che registrano tramite un’app mobile le consegne ai pazienti”.

“I tre Erp ‘centrali’ e i due verticali Nav – prosegue Personeni -, sono le applicazioni principali gestite nel data center di Siad, recentemente ristrutturato. “Altri applicativi di rilievo sono il nuovo sistema di business intelligence, basato su Cognos, la cui attivazione graduale si concluderà nel 2013, comprendendo consolidato gestionale, budget, contabilità analitica e tutta la reportistica di gruppo, e un’altra soluzione custom basata su .Net, con cui i nostri agenti di vendita configurano le offerte ai clienti del business gas”. Il team It interno, conclude il Cio di Siad, comprende sei persone in Italia, di cui due dedicate all’infrastruttura stessa, due alle applicazioni e altre due di interfaccia con il business, più altre cinque all’estero. “Ci appoggiamo molto a partner esterni per avere di volta in volta gli skill che ci servono e internamente ci occupiamo quasi solo di gestione dei progetti. Il budget It annuale di gruppo, escludendo il progetto di passaggio da Baan a Infor, ancora da quantificare, è di 4 milioni di euro, di cui due di investimento e due di spese”.

Provisioning dei server: da 15 giorni a 4 ore

“I progetti Erp per le filiali estere e il medicale sono tappe di un percorso di revisione completa dell’Ict di Siad che si basa sul consolidamento dell’infrastruttura: un progetto per cui allo scorso Smau abbiamo ricevuto il Premio Innovazione”, ci spiega Francesco Personeni, Cio di Siad. Con l’aiuto del partner Disc, Siad ha consolidato i 70 server iniziali (50 fisici e 20 virtuali) distribuiti su 46 sedi, in 160 server virtuali su 6 host Dell, tutti in un solo data center. “Abbiamo ridotto il tempo medio di provisioning dei server (da 15 giorni a 4 ore), delle nuove applicazioni e degli aggiornamenti dei client. I costi di manutenzione sono scesi del 10%, quelli di help desk del 30%, i consumi energetici del 60%, con benefici anche nelle performance applicative: per esempio il ricalcolo dei dati di Nav per le filiali estere è passato da 12 ore a meno di 3”. Disc si occupa anche del disaster recovery del data center Siad, tramite servizi di Infrastructure-as-a-service basati su tecnologie VMware e Dell dal proprio data center.

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