L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati sta inducendo un processo di revisione dei flussi di lavoro, soprattutto nelle grandi aziende. Ne è convinto Leonardo Bernardi, General Manager di Siav, società attiva nel mercato della gestione dei processi documentali e conservazione digitale e sostitutiva, che a pochissimi giorni dal fatidico 1° gennaio 2019, come altri attori del mercato, deve far fronte a un’impennata delle richieste.
“Sono ancora tante le organizzazioni che, sperando in una proroga, non si sono attrezzate per rispettare la legge sulla fattura elettronica che entrerà in vigore l’anno prossimo – ha sottolineato Bernardi – e sicuramente sono tantissime le realtà che hanno preferito dare in outsourcing il servizio di fatturazione e rimandare all’anno prossimo la rivisitazione del ciclo di fatturazione nel suo complesso. Soprattutto le PMI preferiscono aspettare, appoggiandosi ai commercialisti per poter fruire di un servizio che permetta loro di essere in regola. In tale ambito, una soluzione particolarmente apprezzata è il nostro Invoice Manager, un vero e proprio hub delle fatture che consente invio e ricezione dei documenti fiscali tramite un’interfaccia unificata; un servizio che consente, tra l’altro, di monitorare e governare le lavorazioni e che è integrato con gli strumenti di conservazione digitale e sostitutiva che forniamo in house o in outsourcing”.
Fino ad oggi, Siav, con la propria soluzione Archiflow, software per la gestione documentale che offre una serie di moduli (oltre a Invoice Manager, Fattura XML, Interactive Dashboard e il cruscotto di Pre-Registrazione integrato Sap), si è da sempre rivolta alle grandi aziende, ma l’obbligo di fatturazione elettronica ha portato l’azienda ad ampliare il proprio target.
Vicini alle PMI sul territorio
Per rispondere alle esigenze delle aziende che hanno dai 50 dipendenti in su ha recentemente presentato Silloge, il software di Enterprise Information Management creato appositamente per ottimizzare i processi e i procedimenti della PA e delle Pmi. Questa soluzione, basata su tecnologie open source, è cloud nativa e si presta a rispondere alle esigenze dei system integrator che vogliono costruire con Siav una partnership tecnologica. L’utilizzo della tecnologia Docker consente, infatti, l’attivazione progressiva delle funzionalità disponibili e il set di funzioni programmabili via API rendono la soluzione facilmente integrabile.
“Per commercializzare questa soluzione – ha spiegato Bernardi – abbiamo deciso di aprire un canale di vendita indiretto, il che ci consente di essere più vicini alle piccole realtà dislocate sul territorio. Continueremo naturalmente a rivolgerci ai clienti più grandi con i nostri dipendenti (dislocati nelle sedi di Padova, Milano, Roma, Bologna e Genova) che collaborano alla personalizzazione delle nostre soluzioni al fine di organizzare efficacemente i contenuti, le informazioni e i processi di ogni singola realtà”.
Crescono i numeri di fatturato, l’azienda cerca sviluppatori e project manager
L’azienda che conta oltre 200 collaboratori che affiancano più di 3mila clienti, chiuderà il 2018 con un incremento di fatturato tra il 15 e il 20% e prevede di realizzare una crescita simile anche l’anno prossimo.
“Il buon andamento dell’azienda – ha concluso Bernardi – si evince anche dal fatto che stiamo continuando ad assumere persone; quest’anno ne abbiamo inserite 35, ma stiamo cercando ancora. Purtroppo, facciamo fatica a trovare le risorse di cui abbiamo bisogno: in particolare, avremmo bisogno di sviluppatori/programmatori e project manager”.