RIMINI – Non basta accontentarsi dell’estensione digitale dell’azienda, sia essa rappresentata da un sito Web o da un’applicazione mobile, IT transformation, digital disruption è altro, bisogna cambiare il DNA delle aziende, inserire la digital intelligence nel core business dell’impresa. È uno dei primi e forti messaggi lanciati durante il tradizionale appuntamento annuale di TeamSystem con clienti e partner che si è svolto a Rimini coinvolgendo circa duemila persone per presentare strategia e novità.
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È tempo di Artificial Intelligence economy
Andrea Pezzi, anni fa personaggio televisivo e oggi Ceo del Gruppo Gagoo, che si pone l’obiettivo di accompagnare le imprese nell’innovazione proponendo per esempio la piattaforma di distribuzione video The Outplay, così come la soluzione Myintelligence che sfruttando i cookie usa una tecnologia di riconoscimento dei device la quale, integrandosi con il CRM delle aziende, consente loro di conoscere meglio i propri clienti, individuando i nuovi, ha illustrato alla platea la sua visione di trasformazione digitale: “È oggi giunta a una quarta ondata, dopo la liquid economy che ha comportato un annullamento degli spazi fisici (basti pensare ai giornali…); la sharing economy e la data economy oggi siamo nell’epoca dell’Artificial intelligence economy. I data insight elaborati attraverso algoritmi sono in grado di offrire nuovi modelli di business, rinnovando i processi con cui si produce e si erogano servizi”.
Sono state portate a esempio realtà come Viv (la start up acquisita da Samsung l’anno scorso che ha elaborato le capacità dell’assistente virtuale rendendola sempre più interconnessa, capace per esempio di gestire in autonomia un’agenda); i robot quadrupedi della Boston Dynamics e l’esercito di apparecchi per la logistica di Amazon Robotics, per offrire un’idea di quello che la tecnologia oggi è in grado di fare.
Una tecnologia che è sempre più sofisticata, ma allo stesso tempo trasparente dal punto di vista dell’utente è quanto raccontato da Andrea Ghizzoni, Country Director di WeChat Italia. “In Cina WeChat è Internet: per navigare non si utilizza il motore di ricerca né tanto meno si ricorre all’indirizzo dei siti. WeChat è una app che contiene tutto e consente di raggiungere i siti senza doverne digitare l’url; la nostra mission è abilitare un’infrastruttura che metta l’utente nelle condizioni di fruire dell’intero mondo che il Web offre, dall’e-commerce di prodotti e servizi all’accesso a Facebook, dall’informazione alla comunicazione via chat”.
TeamSystem ha ripreso questo concetto di pervasività della tecnologia presentando le proprie novità e suggerendo ai suoi interlocutori l’utilità di far parte di un ecosistema formato da aziende, professionisti, banche (e anche aperto alla PA) che, basato sugli stessi linguaggi e sistemi, consenta di sfruttare vantaggi in termini di immediatezza e semplicità di comunicazione e interazione.
Tanti gli esempi portati dai clienti di TeamSystem presenti al convegno: realtà (per esempio nel caso dei commercialisti) che hanno visto diminuire il tempo dedicato ai processi amministrativi e liberare risorse da dedicare a un migliore servizio per i clienti e all’aggiornamento; aziende che hanno sperimentato una maggiore efficienza nella contabilità fornitori (Poltrona Frau) così come la possibilità di rilasciare nuovi servizi (Unipol Sai e Leroy Merlin) avendo risolto in maniera efficace e veloce le questioni gestionali e amministrative.