“Trasformare le aziende in digital enterprise”. È l'estrema sintesi della strategia di Software AG raccontata a ZeroUno dal numero uno della multinazionale, il Ceo Karl-Heinz Streibich dettagliando una vision che identifica le digital enterprise come quelle realtà i cui processi sono tutti governati e ottimizzati grazie all’It. Secondo il Ceo questa “è oggi l’unica via per la competitività aziendale (quindi per l’efficacia del business), raggiungibile innanzitutto attraverso l’efficienza operativa e di processo”. “Un approccio indispensabile – prosegue Streibich – soprattutto alla luce dei trend tecnologici che ormai ben conosciamo, social, mobile, cloud e Big data e che, determinando già ora un dirompente cambio nel modo di lavorare delle aziende, impatteranno sempre più in futuro sui processi e sui business model”.
Se per Software AG il focus sui processi risulta prioritario al fine di affrontare la complessa trasformazione che, secondo gli analisti, consoliderà molti mercati e industry (attraverso la scomparsa di molte realtà, l’evoluzione di diverse aziende, la nascita di nuovi attori), altrettanto imprescindibile è il ruolo dell’Information technology. “È fondamentale che i dipartimenti It capiscano che devono definitivamente abbandonare il tipico approccio a silos per lavorare in un’ottica nuova, di digitalizzazione dei dati e dei processi, quelli It prima di tutto, dai quali dipende la digitalizzazione e l’efficacia dei processi di business”, sottolinea Streibich. Ed è proprio in questa direzione che va la strategia della multinazionale. “Negli ultimi anni abbiamo concentrato gli sforzi sull’automazione dei processi (il pilastro principale su cui costruire una strategia di digital enterprise) per offrire alle aziende soluzioni in grado di supportare le decisioni di business – specifica il Ceo -. Un supporto che si concretizza portando il valore dei dati al livello dei processi critici di business”. È questa, in sostanza, la Business Process Excellence di Software AG che, sul fronte dell’offerta, si esplica in soluzioni di Business Process Management (Bpm) che coprono vari ambiti quali process strategy, progettazione, integrazione e controllo dei processi di business, nonché tecnologie per la gestione dei dati e l’integrazione dei sistemi su architetture Soa, oltre alla consulenza strategica su processi Sap. “La nostra vision ci ha portato a modellare un’offerta che non è più data da singole soluzioni, ma da una ‘digital platform’ in cui confluiscono tecnologie e servizi che hanno come obiettivo il controllo e la gestione dei processi – aggiunge ancora Streibich -. Una piattaforma in cui oggi confluiscono anche sistemi di analisi delle informazioni con un motore in-memory [motore proprietario BigMemory 4.0, ereditato dall’acquisizione della società Terracotta ed integrabile con Hadoop ndr] per le grandi moli di dati”.
“Ciò che serve oggi sul fronte tecnologico è una più rapida capacità di risposta utilizzando volumi di dati sempre maggiori. Esigenze che riguardano molteplici ambiti, dal rilevamento delle frodi, alla gestione del rischio, dallo shopping online, al procurement o customer service, con impatti diretti sulla profittabilità, competitività e produttività del business”, spiega Philippe La Fornara SeniorVP Southern Europe Region and Benelux della multinazionale. Ne consegue che l'azienda necessita di maggiori informazioni in minor tempo. Questo cambio di scala nel concepire i dati aziendali (dalla transazione all’evento, da milioni di dati a centinaia di milioni di dati) implica la necessità per le aziende di disporre di una nuova architettura per la gestione dei dati. “In particolare le aziende devono riuscire ad estrapolare dall’enorme massa di eventi e dati, quelli realmente utili per il proprio business”, puntualizza La Fornara. E siccome è divenuto ormai impensabile relegare all’essere umano la selezione di informazioni rilevanti all’interno di grandi moli di dati, servono strumenti che consentano l'elaborazione automatica degli eventi, l'individuazione di modelli pertinenti, la mappatura di dati (anche destrutturati) e il “filtraggio” per distinguere ciò che è importante per l'azienda da ciò che non lo è.
Una sfida che si accentua con il cloud computing: “In futuro, una quantità sempre maggiore di informazioni aziendali sarà gestita tramite servizi cloud e la qualità delle risposte per le decisioni di business dipenderà dalla capacità di combinare le diverse fonti di informazione”, riflette La Fornara.
Ma la nuvola diventa a suo tempo anche una risposta in questa direzione perché facilita l’accesso alle tecnologie, che servono a dare risposte a tali problematiche. Con questo obiettivo, infatti, anche Software AG ha sviluppato una proposta cloud chiamata Software AG Live, una platform as a service per lo sviluppo applicativo. “L’annoso problema del disallineamento tra It e business non è solo nel linguaggio – interviene Augusto Davico, vice president e country representative di Software Ag Italia -, ma anche nei tempi di delivery dei servizi. L'It è troppo lento rispetto alle odierne esigenze del business”. “Secondo Gartner il personal Pc sarà rimpiazzato dal personal cloud e gli utenti accederanno ai servizi sempre più da dispositivi mobili quali tablet e smartphone – osserva Davico -. Bisogna essere pronti a gestire il fenomeno”. Per Software AG “essere pronti” significa capitalizzare l’esperienza in business process e integration e portarla verso il cloud: la suite Software AG Live unifica disegno di processi, sviluppo di applicazioni e integrazione di sistemi per consentire alle aziende di trarre vantaggio dagli ambienti ibridi, il tutto sempre nell’ottica di ottimizzare e migliorare i processi di business e renderli sempre più “digital”.
Tocca infine a Francesco Maselli, direttore tecnico di Software Ag Italia, spiegare le varie tecnologie che compongono la nuova offerta Paas. “Il primo tassello della piattaforma, già disponibile, è dato da AgileApps Live (derivante dalla recente acquisizione di LongJump), un ambiente di sviluppo che consente di progettare applicazioni sfruttando una semplice interfaccia web; la soluzione permette anche di creare applicazioni ‘pronte all’uso’ da rilasciare su device mobili di qualsiasi natura o per ambienti social media”, spiega Maselli.
“Dalla seconda metà dell’anno sarà disponibile la componente Process Live, un ambiente PaaS di business process analysis che comprende funzionalità di collaboration per supportare le necessità di gestione e il disegno di processi di business tra team dislocati in diverse geografie”, aggiunge Maselli.
Infine, all’inizio del 2014, arriverà sul mercato anche Integration Live, un ambiente PaaS che consente l’integrazione cloud-to-cloud e che indirizza quindi tutte le problematiche di interoperabilità tra sistemi e ambienti differenti.