Xerox: è tempo di Business Process & It Outsourcing

Dopo l’acquisizione di Acs, azienda specializzata in Business Outsourcing, nei laboratori di ricerca e innovazione di Xerox si lavora anche su progetti It molto lontani dal tradizionale mondo del Printing e dell’Office. Monica Beltrametti, Chief Services Research Officer, racconta le trasformazioni dell’azienda americana, con una vista sul futuro.

Pubblicato il 18 Set 2013

Che Xerox non significhi solo Printing è ormai cosa nota. È da molto, infatti, che l’offerta dell’azienda americana si è trasformata proponendo anche soluzioni e servizi non solo legati alla gestione dei processi di stampa, ma che guardano in modo più ampio al mondo del Document management aziendale. Meno ovvio è sapere che l’innovazione dell’azienda negli ultimi anni si sia aperta con importanti investimenti in termini di risorse umane ed economiche anche a mondi distanti dall’Office curando, per enti pubblici e privati, progetti di Business Process & It Outsourcing anche slegati dal Document management. Tappa fondamentale è stata l’annessione nel 2009 di Acs (Affiliated Computer Services), azienda operante nel campo del Business Outsurcing, la quale ha dato a Xerox – che si è dovuta confrontare direttamente con le problematiche dei clienti dell’acquisita – terreno fertile per applicare alcune tecnologie innovative su cui già stava lavorando nei suoi centri di ricerca (6 in tutto, di cui lo Xerox Research Centre Europe di Grenoble interamente dedicato, già dalla fondazione nel 1993, alla ricerca in ambito software e servizi).

Monica Beltrametti, Xerox Chief Services Research Officer, Vice President Xerox Innovation Group, Director Xerox Research Centre Europe

Durante il recente Xerox Innovation Day, abbiamo incontrato Monica Beltrametti, Xerox Chief Services Research Officer, Vice President Xerox Innovation Group, Director Xerox Research Centre Europe: “Xerox è oggi in piena trasformazione – ha spiegato -. Dopo l’acquisizione di Acs il nostro fatturato legato ai servizi è passato dal 25% nel 2009 al 55% nel 2012. La collaborazione con Acs, che non aveva sezioni dedicate alla ricerca, è partita subito lavorando sui casi per cui avevamo già le tecnologie adatte a risolvere le problematiche”.

Per meglio chiarire di cosa si occupi questa “nuova Xerox”, Beltrametti ha fatto alcuni esempi di soluzioni elaborate dall’azienda americana in questi ultimi anni. Numerose e d’interesse quelle legate al settore dei trasporti – campo non a caso privilegiato da Acs: è il caso di un rilevatore ottico che permette di identificare quante persone sono a bordo di un veicolo in movimento e quindi scattare una fotografia alla targa per rilevare l’eventuale infrazione [in molti paesi esistono corsie riservate a veicoli con più passeggeri – ndr]. Per un altro progetto, il cui prototipo è ora utilizzato in modo sperimentale in alcune aree degli Usa, è stato elaborato un sistema ottico in grado di riconoscere e tradurre in testo digitale, a partire dalle sole immagini video raccolte da una telecamera, le targhe delle auto in movimento estrapolando i caratteri delle targhe stesse e consentendo quindi, tramite l’individuazione diretta del veicolo, una modalità di pagamento del pedaggio stradale completamente automatizzata; (diversamente dai noti autovelox, per esempio, che si basano su fotografie e che trattano le targhe come immagini invece che come testo, rendendo più complesse le attività di identificazione). A Los Angeles Xerox sta testando un sistema di smart parking che agevola il traffico attraverso la variazione dinamica dei prezzi dei parcheggi. Citiamo infine il caso di successo della città di Nancy (Francia), dove a causa del suo forte sviluppo, le infrastrutture del trasporto pubblico erano diventate inadeguate; per il monitoraggio del fenomeno, Xerox ha creato un software che ha permesso di rielaborare i dati di obliterazione dei biglietti evitando, come era stato da altri proposto, l’onerosa installazione di sensori dedicati.

Per toccare un altro settore, ricordiamo in conclusione tra le varie soluzioni elaborate – tra cui non mancano ovviamente vari progetti nel più “tradizionale” campo della gestione documentale – quella pensata per Scania, un'azienda svedese produttrice di veicoli industriali per cui Xerox ha elaborato un traduttore automatico di manuali tecnici: il linguaggio specialistico di questi documenti consente una buona traduzione automatizzata; il software è sofisticato tanto da permettere un lavoro solo di post-editing, con ovvi vantaggi in termini di costi e tempi.

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