“Persone, tecnologie, processi: sono i tre assi portanti attraverso i quali cerchiamo di portare la trasformazione nei nostri clienti”, dice Renato Bellotto, Direttore Business Unit Industria di Exprivia, intervistato da ZeroUno per approfondire il posizionamento sul mercato dell’azienda in ambito Industria 4.0 anche alla luce dell’acquisizione di Italtel da parte della società pugliese, operazione conclusasi lo scorso dicembre (oggi l’81% del capitale di Italtel è detenuto da Exprivia e il restante 19% da Cisco Systems).
“Quindi – prosegue il manager – cambiare la cultura delle persone prima di tutto, perché senza cambiamento culturale anche le migliori tecnologie implementate falliscono. E poi, utilizzare la leva delle tecnologie per cambiare i processi, non semplicemente per ottimizzarli”. E per entrare subito nel concreto, partiamo dal caso d’uso presentato allo scorso SAP Forum sull’applicazione delle tecnologie dell’Internet of Things nella gestione delle spedizioni e del trasporto delle merci: la soluzione sfrutta il dialogo intelligente tra applicazioni e oggetti attraverso le reti con l’obiettivo di digitalizzare il processo di trasporto, salvaguardare la qualità delle merci, ridurre reclami e resi e certificare le condizioni di trasporto. “Oggi la supply chain assume un valore fondamentale in tutti i settori. In primo luogo per tutto ciò che concerne la pianificazione della produzione: cogliere le esigenze del cliente in tempo reale e poi andare a ritroso fino all’impianto produttivo per pianificare la produzione in base a queste esigenze. L’obiettivo è quello di accorciare i tempi tra il manifestarsi di un’esigenza e la risposta, aumentando la qualità della supply chain in un processo che sta diventando sempre più complesso (con produzioni decentralizzate, per esempio, che richiedono il monitoraggio di punti nevralgici per consentire una pianificazione centralizzata)”.
Nell’esempio citato, la piattaforma SAP Leonardo IoT è stata integrata con le competenze Exprivia nella gestione dei parametri chimico-fisici (precipitazioni, illuminazione, temperatura, qualità dell’aria, ecc.) all’interno dei mezzi di trasporto, attraverso sensori che inviano in tempo reale a una centrale operativa le informazioni sulle condizioni della merce e permettono di intervenire in casi di anomalia.
“Alla base della nostra attività di system integration, che ci consente di implementare progetti come quello descritto, c’è una profonda conoscenza di tutte le componenti tecnologiche, ulteriormente rafforzata dall’acquisizione di Italtel che si inserisce in un disegno industriale strategico dove le competenze applicative, di processi, di change management proprie di Expriva si coniugano con la profonda conoscenza dei sistemi di telecomunicazioni, del networking e di tutti i sistemi di comunicazione delle reti acquisita da Italtel in decenni di presenza sul mercato”, spiega Bellotto.
Come garantire la security a tutti i livelli
Concludiamo la nostra intervista, chiedendo a Bellotto un approfondimento sul tema della sicurezza che rappresenta una delle principali criticità in un mondo dove gli oggetti operano in modo autonomo e automatico: “I tre snodi nevralgici dove, aprendo al mondo esterno produzione e supply chain, introduciamo variabili di insicurezza sono: networking, software e dati. Implementando una soluzione Industria 4.0 bisogna dare una risposta pertinente a tutti e tre questi snodi. Per quanto ci riguarda, sul primo ci avvaliamo dell’esperienza di Italtel che mette a disposizione tutti quei sistemi di sicurezza in ambito telecomunicazioni che rappresentano oggi lo standard su questi temi. Per quanto riguarda il software, abbiamo scelto come partner SAP la cui piattaforma applicativa si caratterizza per gli elevati standard di sicurezza. Per la sicurezza dei dati, infine, stiamo lavorando sulla tecnologia blockchain che contiene strumenti di criptazione del dato e di sicurezza per l’utente e che credo sia il sistema più sicuro per garantire la tracciabilità dell’informazione”.
Infine il manager di Exprivia ci tiene a ricordare che quello della supply chain è solo uno dei casi d’uso dove le tecnologie abilitanti Industria 4.0 (dall’IoT, ai big data anlytics alla stessa blockchain) trovano applicazione e nei quali l’azienda sta effettuando sperimentazioni: “Uno dei tanti è quello della manutenzione predittiva grazie all’installazione a bordo dei prodotti di ‘intelligenza’ che consente di prevedere eventuali malfunzionamenti o la necessità di ricambi ecc. Un altro tema importante è quello del controllo energetico: si è partiti con il contatore intelligente e oggi abbiamo importanti progetti in ambito smart city. E ancora, per rimanere in ambito industriale, la digitalizzazione delle linee di produzione dove non si tratta più solo di automatizzare, ma, anche qui, di implementarvi ‘intelligenza’ in modo da stabilire un colloquio bidirezionale tra la macchina e il sistema di gestione centrale per migliorare pianificazione, manutenzione degli impianti ecc.”. Insomma, conclude Ballotto: “Purché si tengano sempre presenti i tre pilastri di cui abbiamo parlato all’inizio, persone, tecnologie e processi, non c’è che da lasciare spazio alla fantasia”.