Ibm e open source, un’alleanza che guarda all’innovazione

Una giornata dedicata alle iniziative di Big Blue per il supporto del software a sorgente aperto, sempre più motore di spinta dell’Open Innovation. Sotto i riflettori, in particolare, la strategia OpenPower e il suo ruolo di facilitatrice dell’integrazione fra System of Record e System of Engagement.

Pubblicato il 01 Set 2016

MILANO – L’It è in una fase dove le maggiori innovazioni nascono in un contesto in cui competenze, ricerche, esigenze e tecnologie eterogenee interagiscono e si contaminano fra loro. Un mondo sempre meno in mano a pochi monopolisti e più aperto e collaborativo. Ricorrono sempre più spesso i concetti di co-opetition e win-win. Ma ancora di più quelli di open standard, community e Open Innovation.

Massimo Rinaldi, Sales Manager Ibm Systems in Ibm Italia

A quest’ultima filosofia Ibm ha dedicato un’intensa giornata agli inizi di luglio presso la propria sede italiana di Segrate. Maestro di cerimonie è stato Massimo Rinaldi, Sales Manager Ibm Systems in Ibm Italia. Sul palco si sono alternati, fra gli altri, anche alcuni partner della OpenPower Foundation, un ecosistema che sfrutta le opportunità scaturite dalla decisione di Ibm di rendere open il firmware e il software dei processori Power.
Se Ibm ha scelto di spogliarsi della proprietà del codice di Power sa di poter avere un rendiconto: la maggiore diffusione possibile di questa tecnologia, che è poi quella che Big Blue adotta alla base dei propri sistemi server Power Systems, pensati per offrire ambienti ottimali anche per i sistemi operativi e le soluzioni open source. “Ormai – aveva detto introducendo la giornata Rinaldi – nel mondo esiste oltre un milione di progetti open source, nella maggior parte dei casi legati al mondo dei web service, dei big data e dell’High Performance Computing”.
Nel suo intervento, Rinaldi ha affermato anche che “da parte di molti osservatori, Ibm viene ancora vista come sinonimo di ambienti proprietari. Al contrario, da molto tempo noi investiamo nell’open source; da anni Linux gira sui nostri server Power e perfino sul mainframe. Ma non solo abbiamo reso open source-enabled i nostri sistemi: Ibm è tra i maggiori contributori alle comunità open”.
Favorire il matrimonio fra le proprie tecnologie mission-critical e il mondo open source significa, per Ibm, poter rinnovare il proprio rapporto con i clienti enterprise “in un momento in cui – sottolinea Rinaldi – si sforzano di integrare le applicazioni del mondo Systems of Record [Crm, Erp, supply chain management, ndr] con i Systems of engagement [i sistemi più focalizzati sulle necessità delle persone, come la business intelligence, la collaborazione, i social, le web application, l’IoT, ndr]”. Entrambi i tipi di sistemi sono molto esigenti dal punto di vista delle performance, dell’affidabilità e della scalabilità. I primi sono ancora in buona parte, e in alcuni ambiti lo saranno ancora a lungo, legati a mondi proprietari, come per esempio lo Unix Ibm Aix; i secondi, nella maggioranza dei casi, sono invece basati su tecnologie open source. Con la sua strategia di apertura all’open source, Big Blue permette a molti utenti di allungare la vita delle loro applicazioni legacy portandole su infrastrutture sempre in grado di supportarle (come i Power Systems e il mainframe), ma anche ottimizzate per far girare Linux, il middleware e le soluzioni di in-memory computing, big data e cloud basate su codice open source.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 4