Microsoft divisione Enterprise: credibili come in ambito consumer

Guadagnare market share con una proposta verticalizzata ma, soprattutto, con l’offerta di soluzioni che pensano prima di tutto all’esperienza utente. Ecco come Microsoft ha sviluppato la propria posizione nel mondo Enterprise

Pubblicato il 09 Giu 2010

p15-moreschini

Simonetta Moreschini è il direttore della divisione Enterprise & Partner Group di Microsoft Italia, area che rappresenta ben il 40% del business complessivo della multinazionale. La divisione segue direttamente i cosiddetti grandi clienti “global”, quelli cioè che hanno una presenza internazionale e che, quindi, Microsoft segue a livello mondiale (clienti come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Fiat ed Eni), oltre ai clienti “major” (quelli con una dimensione che supera le 2000 postazioni utenti) e “corporate”, che per Microsoft significa clienti di dimensione media. Sulle aziende minori interviene, invece, l’unità dedicata allo “small and medium business”.
La divisione italiana guidata da Simonetta Moreschini conta circa 250 clienti, oltre 120 professionisti It e una quarantina di partner certificati. “È una divisione in crescita che mira a raggiungere, nei prossimi anni, un più elevato market share – esordisce Moreschini illustrando le strategie della business unit -. Abbiamo la necessità di consolidare e migliorare la nostra presenza sul mercato a livello Enterprise e, soprattutto, di raggiungere quella credibilità che in ambito Consumer e Piccola Impresa ci ha consentito di essere in una posizione di privilegio a livello mondiale”.
“Credibilità che – sottolinea il direttore della business unit italiana – ricerchiamo attraverso la proposta di soluzioni tecnologicamente avanzate, da un lato, e, dall’altro, cosa ancor più importante, seguendo una logica di industry”. Di fatto, la divisione agisce, attraverso una serie di figure professionali dedicate alla consulenza, alla pre-vendita e al supporto lungo tutto il progetto, con una classificazione per mercati verticali: “C’è l’unità che si occupa del mondo Finance (Banche e Assicurazioni), quella che segue il mondo industriale (manufacturing, in generale, ma anche utilities, trasporti, ecc.), la divisione che segue l’area Communication&Media (Telco e Media)”, precisa Moreschini. “Una struttura ben modellata che, nella sua articolazione, ha un’unica visione strategica legata alla persona, ossia all’utente”.
Microsoft deve la sua iniziale “fortuna” grazie agli utenti domestici ed è dunque naturale che, anche in ambito Enterprise, miri a fare dell’esperienza utente (con strumenti semplici e intuitivi) uno dei tratti distintivi della propria offerta globale (cavalcando in particolar modo l’onda di quella che Gartner definiva qualche anno fa la “consumerizzazione dell’It”).
“La strategia “People Ready” lanciata qualche anno fa di fatto non è mai cambiata: Microsoft ritiene che le aziende abbiano successo quando forniscono ai propri dipendenti gli strumenti necessari per svolgere al meglio le attività quotidiane, aumentando la loro produttività ed efficienza, contribuendo in questo modo al successo e alla crescita aziendale. E in questo quadro il software assume una rilevanza determinate, soprattutto oggi che parliamo di azienda estesa, mondo interconnesso all’interno del quale le informazioni e la conoscenza diventano l’asset più importante”, conclude Moreschini.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 3