Nei prossimi anni, con la diffusione dei servizi cloud, è prevedibile che gli attacchi dei cyber-criminali si indirizzi a quest’area. Detto ciò, ci si attende anche che i provider di cloud più provveduti riconoscano questo rischio e aumentino i livelli di sicurezza nella loro offerta. Ne abbiamo parlato con Ivan De Tomasi, country manager di WatchGuard Italia che dice: “La maggior parte dei fornitori di servizi cloud si basa su complesse applicazioni web customizzate o sulla virtualizzazione per fornire scalabilità e multi-tenancy. Queste sono tecnologie importanti che tuttavia possono portare grandi rischi se implementate senza tenere in debita considerazione la sicurezza. Si aggiunga a tutto ciò il fatto che molti clienti condividono dati sensibili con un cloud provider. È facile capire perché un grande cloud provider rappresenti oggi un obiettivo estremamente allettante da attaccare”.
Secondo le analisi di WatchGuard, inoltre, nei prossimi anni i numerosi episodi di perdita di dati saranno il risultato della pratica diffusa del Byod (Bring Your Own Device) e dell’It self-service. “I dipendenti che portano con sé i propri dispositivi mobili, lanciano anche i propri servizi di rete – spiega De Tomasi -. Le nuove offerte cloud rendono possibile per i dipartimenti non-It l’acquisizione e il lancio di nuovi servizi tecnici, senza l’aiuto del loro dipartimento It. Sebbene Byod e It self-service offrano chiari benefici, comportano però un prezzo molto alto: la potenziale perdita di controllo. Lasciare la decisione di scaricare servizi It e acquistare device a persone non autorizzate espressamente per fare questo, rende infinitamente più difficile implementare il controllo accessi su questi servizi e dispositivi”.
Uno scenario preoccupante, dunque, al centro anche di un acceso dibattito tra dipartimento It e utenti LoB, che però diventa ‘sfidante’ per aziende come WatchGuard con le sue soluzioni: dai firewall alle appliance Xtm (Extensible threat management) disponibili in moltissime versioni sia per piccole realtà sia per rispondere a esigenze complesse tipiche delle large enterprise, fino alle appliance Xcs (Extensible content security) che garantiscono sicurezza delle e-mail, privacy e conformità, proteggendo dai pericoli delle e-mail in entrata e controllando le informazioni in uscita per prevenire la perdita di dati. Nello specifico,WatchGuard XTMv virtual network security appliance consente alle aziende di virtualizzare i tradizionali firewall, e WatchGuard XCSv fornisce la sicurezza di e-mail e la data loss prevention per l’infrastruttura virtuale.