Presentato Oracle Exadata Database Machine X8 che promette miglioramenti a livello hardware e software e integra funzionalità di machine learning come l’Automatic Indexing – che apprende e ottimizza costantemente il database al variare degli schemi di utilizzo. Basato sulla stessa tecnologia di Oracle Autonomous Database, l’intero processo è automatico e migliora le prestazioni, eliminando la necessità di ottimizzare manualmente gli indici.
Exadata X8 include un nuovo monitoraggio automatizzato delle prestazioni, che combina intelligenza artificiale, best practice e anni di esperienza nel mondo reale per rilevare automaticamente qualsiasi problema e individuarne la causa originaria, senza alcun intervento umano.
Nello specifico, i miglioramenti hardware introdotti in Exadata X8 includono i più recenti processori Intel Xeon e la tecnologia flash PCIe NVME per incrementare le prestazioni, con un aumento del 60% nel throughput I/O con archiviazione integralmente Flash e del 25% in IOPS per server di storage rispetto a Exadata X7. Ogni server di storage Exadata X8 dispone attualmente di un numero di core superiore del 60% per l’off-loading dell’elaborazione di Oracle Database e unità disco più capienti del 40% per supportare l’enorme aumento della quantità di dati e le strategie di consolidamento dei database.
È inoltre disponibile un server di storage esteso per l’archiviazione dei dati più vecchi, per i dati di conformità o per quelli che sono utilizzati soltanto sporadicamente. Con prezzi dello storage a livello di Hadoop/oggetti, tutti i dati dei clienti possono sfruttare i vantaggi dell’architettura scale-out di Exadata e dello storage di Oracle Database, per esempio trasparenza applicativa, coerenza dei modelli operativi, HCC (Hybrid Columnar Compression) e lo stesso modello di sicurezza con crittografia a tutti i livelli.
“Negli ultimi 10 anni Exadata – ha affermato Juan Loaiza, Executive Vice President Mission-Critical Database Technologies di Oracle – ha gestito i carichi di lavoro più critici per migliaia di clienti in tutto il mondo e ora alimenta Oracle Autonomous Database e le applicazioni Oracle Cloud. Oggi miglioriamo le performance e la capacità di questa piattaforma e aggiungiamo un’ampia gamma di funzionalità basate sull’inteligenza artificiale e sul machine learning per aumentare ulteriormente i vantaggi che Exadata offre alle aziende”.
“Nello scenario delle infrastrutture IT guardando agli ultimi 10 anni – ha dichiarato Carl Olofson, Research Vice President, Data Management Software di IDC – Oracle Exadata si distingue come strumento fondamentale che ha permesso agli utenti di Oracle Database di passare dai data center on-premise al cloud pubblico. Come fondamenta per Oracle Autonomous Database, il nuovo Exadata X8 porta un livello elevato di utilizzo del machine learning nei Database Oracle, on premise o in cloud, richiedendo agli utenti uno sforzo minimo per il set up. Oracle Exadata e Oracle Recovery Appliance stanno aiutando le aziende a ridurre i costi, semplificare l’operatività, aumentare la sicurezza e migliorare le performance dei loro ambienti Oracle Database”.