L’esplosione pandemica di Coronavirus conferma il ruolo della tecnologia come fattore di crescita e soprattutto di resilienza. Le nuove applicazioni digitali infatti permettono di recuperare efficienza, innovare i modelli operativi, guadagnare flessibilità per rapidi cambi di rotta. Tuttavia, perché l’It possa esprimere il suo potenziale di acceleratore per l’impresa, diventa fondamentale la velocità nella delivery dei servizi.
Ecco perché Microsoft propone Power Platform, una piattaforma di strumenti per lo sviluppo “low code” rivolta a utenti non developer (ma anche ai tecnici professionisti), che velocizza la realizzazione e la distribuzione di applicazioni utili al business.
Il gap di competenze e i citizen developers
“Le realtà che hanno avuto la lungimiranza di investire in innovazione – dichiara Giusy Daniele, Direttore della Divisione Business Applications di Microsoft Italia – hanno potuto guadagnare un vantaggio competitivo di lungo termine. Inoltre, con l’emergenza Covid, la tecnologia si sta rivelando un alleato prezioso per consentire alle organizzazioni di essere resilienti. In questo scenario, appaiono plausibili le stime di IDC per cui nei prossimi anni saranno realizzate oltre 500 milioni di applicazioni ossia più di quante create negli ultimi 40 anni. Vista la domanda, le aziende potrebbero aver difficoltà nel trovare le figure professionali per soddisfare le esigenze di software development. Una delle principali sfide è proprio lo skill gap e la necessità quindi di ovviare con adeguati piani di formazione e sviluppo delle competenze”.
Vista la mancanza di specialisti, non stupisce che diventi sempre più rilevante la figura del “citizen developer”. “Non tutte le applicazioni – chiarisce Daniele – devono essere create da sviluppatori professionisti. Grazie alla conoscenza dei processi, gli utenti aziendali possono infatti contribuire alla realizzazione di applicativi strettamente funzionali alle proprie necessità. Tuttavia, occorrono strumenti semplici per cui la conoscenza su processi, fonti dati e obiettivi risulta prioritaria rispetto alle competenze in materia di codice”.
Come accelerare lo sviluppo grazie al contributo degli utenti aziendali
Qui si inserisce la Power Platform, che permette di effettuare analisi, mostrare dashboard, automatizzare processi, costruire applicazioni e bot, partendo dai dati aziendali e dai sistemi in essere. “La piattaforma – spiega Daniele – può essere usata da profili business per creare applicazioni senza scrivere righe di codice, ma anche da sviluppatori professionali per attività più complesse, fornendo quindi un linguaggio e un ambiente comune per la collaborazione. Il tutto in modo immediato e con importanti vantaggi in termini di tempi di sviluppo. Ad esempio, Barilla ha sviluppato in sole due settimane un’applicazione completamente personalizzata per la gestione sicura degli spazi comuni e l’organizzazione dei servizi a supporto del rientro in ufficio in seguito al lockdown”.
Secondo Daniele, la piattaforma, oltre ad accelerare le attività di development, è uno strumento di empowerment ed efficienza, che permette a tutti i dipendenti di contribuire alla trasformazione digitale dell’azienda, liberando le risorse IT da destinare a progetti più significativi. “È emblematico – racconta Daniele – il caso della banca digitale Illimity. L’utilizzo di Power Platform ha consentito al personale interno, che lavora su processi di business, di realizzare propri applicativi senza il contributo dell’It, non impegnando quindi il tempo dei profili tecnici e guidando l’innovazione su processi specifici”.
L’integrazione con il cloud di Microsoft Azure
Un altro plus della piattaforma riguarda la sinergia con Microsoft Azure, che permette sia di accelerare lo sviluppo applicativo, riducendone i costi, sia di esplorare progetti di innovazione spinta. “La Power Platform – afferma Daniele – si integra con i servizi cognitivi e il machine learning di Azure, permettendo di creare soluzioni sempre più intelligenti. Interessante è l’integrazione con Azure API Management per consentire agli sviluppatori di scalare le soluzioni sfruttando i connettori ospitati su Azure, così come la possibilità di utilizzare le funzionalità Power Virtual Agents e Azure Bot Framework per estendere le capacità dei bot”.
Insomma, come conclude Daniele, l’obiettivo di Microsoft è fornire i migliori strumenti di sviluppo garantendone l’integrazione, per consentire a chiunque di dare sfogo alla propria creatività, essere produttivo e sfruttare al massimo la collaborazione con altri sviluppatori.