Software usato: oggi si può!

Una sentenza della Corte Europea legittima la rivendita di applicativi usati da parte di soggetti terzi, senza che i vendor possano opporsi. Una novità che apre una breccia significativa nel panorama dell’offerta It. ZeroUno intervista Guido Mastrolia, Ceo di Resoft e pioniere italiano nella compravendita di software usato.

Pubblicato il 08 Set 2014

Il riuso come leva di risparmio e sostenibilità anche nell’Information technology, attraverso la compravendita di software usato. Oggi si può: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, infatti, si è espressa in merito alla protezione dei prodotti software (sentenza della causa C-128/11 del 3 Luglio 2012), stabilendo che l’autore di un programma per elaboratore non può opporsi alla rivendita delle licenze usate e che l’acquirente può utilizzare legittimamente l’applicativo comprato da un soggetto terzo. Inutile dire che la vicenda legale apre una breccia potenzialmente significativa nell’ecosistema dell’offerta It, creando opportunità di business alternative e facendo largo all’ingresso di nuovi player. Pioniere italiano, Resoft è una realtà di recente formazione per la commercializzazione del software usato multivendor, nata dall’incontro di alcuni professionisti del settore capitanati dal Ceo Guido Mastrolia, che con ZeroUno chiarisce obiettivi e strategie della sua impresa.

Guido Mastrolia, Ceo di Resoft

“Ci concentriamo sul mercato delle imprese – raccolta il Ceo -. Nel mondo della Pa c’è una barriera di ingresso molto forte [nella gare di appalto non è menzionato l’acquisto di software usato, ndr] e abbiamo deciso di non andare sul mondo consumer [troppo dispersivo e segmentato per fare grandi volumi, ndr]. Collaboriamo con consulenti esterni, specializzati in diversi ambiti e prodotti, a cui ci appoggiamo per supportare la compravendita: il loro compito è analizzare lo status quo e le esigenze del cliente, indicando se ci sono alternative più convenienti alle licenze nuove. Non sempre, infatti, è necessario effettuare l’upgrade degli applicativi all’ultima release per ottenere un prodotto funzionale alle necessità dell’azienda”.

Ma come viene percepito il software “di seconda mano” in Italia? “C’è ancora molta diffidenza – fa notare Mastrolia -, soprattutto perché ne viene ignorata la legittimità; perciò il nostro principale obiettivo ora è fare informazione. Nel nostro Paese esistono già due filiali di multinazionali tedesche che si occupano della compravendita degli applicativi usati”.

Tra i software usati attualmente più richiesti dal mercato, Mastrolia non ha dubbi: innanzitutto gli applicativi Microsoft, Sap, le soluzioni Cad e le suite Adobe. Il contratto che Resoft stipula con il fornitore di applicativi usati è in contovendita e dura due anni: per ogni partita viene fornita una valutazione sulle possibilità di successo dell’operazione commerciale, considerando parametri come il grado di richiesta sul mercato e di obsolescenza. Resoft trattiene una percentuale sugli introiti – calcolata o sul costo di acquisto originario o sul valore realizzato dalla vendita -, che varia a seconda di quanto è forte la domanda stimata.

I vantaggi per i titolari delle licenze sono evidenti: “Hanno in casa – dice Mastrolia – un capitale immobilizzato, un plusvalore da cui ottenere liquidità. Ma anche i vendor hanno il loro tornaconto: la possibilità di trarre guadagno dalla futura vendita del software usato incentiva le aziende all’acquisto di applicativi originali e licenze regolari”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Round table
Keynote
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 3