Attualità

DevOps per la modernizzazione IT aziendale: un percorso virtuoso in cui farsi accompagnare

La metodologia DevOps ha il potenziale di accelerare la modernizzazione applicativa e dell’IT per favorire i cambiamenti funzionali alla trasformazione digitale dei business. Ne parliamo con Fabio Seregni, presales leader di Sorint.lab

Pubblicato il 18 Nov 2021

in memory

Mettere insieme sviluppo e operation è oggi necessario per ottenere più efficienza e velocità dai servizi IT, doti indispensabili per competere nei business digitali, rispettare il time-to-market dei progetti e ottenere la soddisfazione degli utenti. Con il metodo DevOps, i team di sviluppo e delle operation IT lavorano insieme con un unico obiettivo (la soddisfazione delle esigenze e non più la scrittura di un codice o la gestione di un server) e una toolchain unificata che automatizza i processi fino al delivery finale. Per questo l’adozione del metodo DevOps è entrata tra le priorità di molte realtà d’impresa grandi e medie che ricavano valore di business dall’originalità e adattabilità del proprio software. DevOps è un indispensabile trait-d’union tra le metodologie agili, utilizzate per la gestione dei nuovi progetti, e i processi di continuous integration & continuous delivery (CI/CD) che servono ad automatizzare le parti più significative del lavoro IT. Per applicare DevOps non serve solo la tecnologia: “Occorrono esperienza e la capacità di portare avanti cambiamenti significativi a livello dell’organizzazione e delle persone”, come ci spiega Fabio Seregni, presales leader di Sorint.lab, società che ha all’attivo molti progetti che riguardano la modernizzazione applicativa e delle procedure di sviluppo/deploy in aziende di diversa dimensione, in particolare del mondo finanziario.

Il DevOps, accompagnamento necessario della modernizzazione applicativa

L’implementazione del DevOps accompagna con frequenza i grandi progetti d’impresa per la modernizzazione del software legacy. “Nell’ambito della modernizzazione delle applicazioni c’è la necessità d’introdurre strumenti a supporto o a completamento dei processi CI/CD già esistenti – spiega Seregni. Questo significa rivedere e aggiornare i metodi utilizzati nei diversi domini IT per rimuovere ciò che può essere oggi d’ostacolo al business”. Le applicazioni legacy, riscritte nella business logic o più semplicemente riadattate possono essere portate sulle piattaforme più moderne, su servizi erogati in cloud Iaas o anche Paas e interfacciate con il mondo esterno attraverso interfacce API. “Ciò che in assoluto non può mancare è il supporto metodologico in grado di garantire la qualità e la velocità dei processi d’aggiornamento e la manutenibilità nel corso del ciclo di vita – precisa Seregni –. Per questo DevOps diventa necessario nei progetti di modernizzazione applicativa e infrastrutturali che riguardano le applicazioni più importanti e critiche, come in quelle del settore bancario”.

I vantaggi della metodologia DevOps per l’accelerazione dei processi

La metodologia DevOps offre come principale vantaggio l’accelerazione dei processi che dallo sviluppo del software giungono alla messa in produzione, rendendo più veloce ogni ciclo di rilavorazione, per esempio, per la successiva risoluzione di bug e vulnerabilità di security così come per l’integrazione delle ulteriori funzionalità gradite agli utenti. Con il DevOps, i team di sviluppo e di operation operano su una toolchain integrata che comprende anche le fasi di test e di riporto dei feedback utente, abolendo quindi i tradizionali scambi di documenti e di specifiche che sono cause d’errore e di scarsa qualità del prodotto finale. “DevOps dà supporto allo sviluppo iterativo previsto dalla metodologia Agile – spiega Seregni – consentendo processi ripetibili e automatizzati che riducono i tempi e i margini d’errore tipici dei metodi tradizionali. DevOps accompagna anche i progetti di modernizzazione GitOps, per ottenere in modo dichiarativo e automatizzato il deploy di applicazioni e infrastrutture”.

Come si implementa DevOps negli ambienti aziendali complessi

Nell’esperienza Sorint, l’adozione di DevOps va a braccetto con i progetti di cloud adoption e di modernizzazione applicativa. “Accompagna gli sviluppi di software custom così come la riscrittura di applicazioni legacy in chiave cloud-native”, spiega Seregni. Progetti che iniziano dalla business analysis: “Valutiamo cosa c’è e cosa manca a livello dei tool o dell’integrazione nella catena CI/CD fino ad arrivare alla formazione dei team”. L’implementazione di DevOps può anche nascere come progetto indipendente. “In misura minore, ci viene chiesto aiuto da clienti che hanno già realizzato un loro percorso verso DevOps ma che devono completare l’integrazione della toolchain – continua Seregni -. In questi casi Sorint.lab deve tener conto delle scelte già fatte in merito all’open source oppure verso tool commerciali specifici, lavorare quindi su ottimizzazione, testing e sull’introduzione dei moderni strumenti di monitoraggio applicativo”. In alcuni ambienti è importante rafforzare la security, “sia in fase di processo, con DevSecOps (che integra la security, ndr) sia implementando soluzioni che garantiscano l’integrità delle immagini Docker, di dati e infrastrutture”. Le implementazioni DevOps hanno un forte impatto organizzativo e dipendono, per il successo, dal coinvolgimento dei team aziendali e dal sostegno da parte del management. “Per ottenere il coinvolgimento è importante riuscire a portare più rapidamente i risultati – precisa Seregni -. S’inizia di solito creando dei team verticali, dedicati a progetti semplici per poi trasferire l’esperienza in quelli più complessi”.

Il valore dell’esperienza del partner

Nella gestione dei progetti DevOps l’impegno del partner è cruciale per allineare le aspettative con l’impegno che viene dedicato al cambiamento. “Ci aiutano anni di esperienza nel campo dei servizi gestiti, dell’application maintenance, dei servizi infrastrutturali e di cloud, con il monitoraggio, la creazione dei test di carico per simulare gli utenti e la gestione degli incidenti – spiega Seregni -. Il cliente trova in Sorint.lab un partner indipendente dai vendor tecnologici capace di offrire il DevOps assieme a tanti altri servizi integrati, tagliati a misura delle piattaforme e dell’organizzazione”. Le capacità in ambito tecnico si accompagnano con quelle di change, necessarie per far collaborare assieme le persone. “L’elemento umano è l’ingrediente fondamentale nei progetti DevOps – continua Seregni -. Per questo è nostro impegno offrire attività di workshop, coaching e consulenziali per aiutare le persone dei team dello sviluppo e delle operation a comprendersi e a lavorare insieme”. In linea con l’evoluzione di tecnologie e metodologie, Sorint.lab è oggi impegnata negli ambiti innovativi del GitOps e dell’application automation. “Abbiamo diversi progetti in corso – precisa Seregni -. Per poter erogare servizi migliori dobbiamo anticipare le richieste dei clienti e investire con continuità nella ricerca e sviluppo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 5