Partner del doppio appuntamento Audit e software usato: essere in regola, risparmiando! organizzato da ZeroUno a Roma e Milano, Relicense è un’azienda tedesca fondata nel 2008, specializzata nel commercio b2b di licenze usate. “Lavoriamo in tutta Europa – ha raccontato Corrado Farina, Territory Manager della società – con una focalizzazione in ambito Microsoft e solo su contratti a volume. In stretta collaborazione con i partner (system integrator, società di consulenza, studi legali ecc.), siamo in grado di gestire tutta la filiera dell’acquisto e della vendita”. Le competenze trasversali, come ha sottolineato Farina, sono fondamentali soprattutto per risolvere problemi complessi legati all’interpretazione giuridica e a normative specifiche, come l’inscindibilità delle licenze (se più utenze fanno riferimento a un unico pacchetto o numero seriale, il software va in molti casi ceduto in toto).
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Ma tra i punti di forza di Relicense, presente in Italia dal 2013, il manager ha citato anche la capacità di offrire continuità, personale qualificato, specializzazione su un unico vendor, che permette di gestire con efficacia il magazzino delle licenze a livello europeo.
Farina ha circoscritto il raggio d’azione della società: “Operiamo principalmente sul contratto Enterprise e non contempliamo le licenze consumer, basate ad esempio sulle scratch-card (carte con il numero di licenza oscurato sotto una superficie argentata rimovibile; l’applicativo viene scaricato da Internet e attivato attraverso il codice della carta. Di fatto è l'evoluzione della tradizionale distribuzione tramite cd) oppure con le licenze a noleggio, perché non sono trasferibili in quanto non perpetue”.
Secondo il manager, affidarsi a un operatore come Relience significa innanzitutto avere garanzia di trasparenza sulle transazioni (notificate sia a Microsoft sia alle aziende coinvolte) e di compliance rispetto ai processi di compravendita del software. Un’assicurazione particolarmente preziosa contro l’audit, che oggi non risparmia neanche le Pmi: “Tra le piccole imprese vige la convinzione che siano soltanto le grandi aziende a essere controllate, perché gli accertamenti sono lunghi e onerosi. Tuttavia, Microsoft ha snellito strutture e procedure, per cui ha l’interesse a muoversi anche sui clienti minori”.
Come si può arrivare preparati? “Bisogna avere un occhio molto attento sul proprio patrimonio applicativo – ha concluso Farina – anche affidandosi a consulenti esterni, ricordando che non esiste mai la piena corrispondenza tra installato e contrattualizzato. Senza controllo, il rischio è non essere pienamente compliant e sostenere costi ingiustificati per le licenze in esubero, senza la capacità di pianificare gli acquisti. Oggi c’è un incentivo in più, derivante dalla possibilità di monetizzare i surplus”.