Sygma Connect è la soluzione di controllo remoto per Windows, Linux e Mac sviluppata da CoreTech. Un’alternativa low cost, e made in Italy, a famose soluzioni di remote control e desktop sharing, sostiene Roberto Beneduci, CEO di CoreTech: “Non vogliamo affermare che Sygma Connect sia migliore di soluzioni come TeamViewer – precisa Beneduci -, ma nella nostra strategica commerciale abbiamo deciso di utilizzare un brand molto conosciuto anzitutto per far capire immediatamente di che cosa stiamo parlando”.
Perché Sygma Connect costa meno dei competitor
La spinta a progettare Sygma Connect è nata dall’esigenza di integrare una soluzione di controllo remoto, con funzionalità elevate di sicurezza e crittografia, alla piattaforma multicloud Sygma, prodotto di punta dell’azienda milanese. “Allo stesso tempo – continua Beneduci – volevamo che costasse poco e, per questo, la base di fondo da cui siamo partiti per svilupparla è stata il cloud”. Ed è grazie alla nuvola se oggi il servizio proposto da CoreTech è così a buon mercato rispetto a quello della concorrenza. “Per far funzionare un sistema di controllo remoto – spiega il CEO – occorre che il software sia installato sul proprio pc e su quello che si intende controllare. In mezzo, servono risorse computazionali. Banalmente, una macchina con un processore e una RAM. Ci siamo domandati: e se riuscissimo a sfruttare le offerte commerciali di cloud in eccesso, che provider come AWS, Microsoft, Aruba, OVH e altri mettono a disposizioni a cifre veramente basse? L’abbiamo fatto con la tecnologia Docker. Ecco perché oggi possiamo permetterci di vendere una licenza a 5 euro al mese per utente in sessione simultanea”.
Le funzionalità che servono davvero al remote control
Anche riguardo alle features, Sygma Connect vuole distinguersi dai prodotti analoghi non soltanto proponendo funzionalità in più, ma anche eliminando quelle ritenute superflue. Nel primo caso rientra la possibilità della registrazione video di tutte le sessioni in cloud, e non in locale come avviene solitamente. Un procedimento importante, ad esempio, per conservare traccia del supporto da remoto svolto da un tecnico. O, ancora, rientrano gli strumenti RMM (Remote Monitoring & Management) per il monitoraggio di risorse, CPU, RAM, disco, registro degli eventi, che in genere non fanno parte del pacchetto e vengono acquistati come servizio aggiuntivo. In merito, invece, alla scelta di escludere alcuni tool, Sygma Connect non prevede quelli che abilitano al VoIP o al conference meeting, per i quali oggi esistono app molto più diffuse. “Ciò non esclude che in futuro – precisa Beneduci – si possano aggiungere ulteriori funzionalità, come una migliore compressione delle immagini, ma a patto che siano davvero utili per fare il lavoro di tutti i giorni, che è quello di collegarsi da remoto sul pc o il server di un utente”.
Un’alleanza che può servire anche agli Internet Service Provider
Oltre che dai consueti attori del canale, quali MSP e system integrator, la nuova soluzione di CoreTech potrebbe essere offerta in abbinata alla connettività dagli Internet Service Provider: “Puntiamo ad acquisire velocemente quote di mercato – conclude il CEO – e per questo abbiamo cominciato a interloquire con alcuni di loro, che si sono dimostrati molto interessati. Altri provider, invece, ancora non si sono resi conto di operare in un mercato totalmente indifferenziato nel quale talvolta bastano pochi euro in meno prospettati dalla concorrenza per convincere il cliente a cambiare. Se, invece, la connettività viene integrata con strumenti di valore, si crea un effetto lock-in virtuoso. Al provider costa magari un euro in più, ma difficilmente il cliente andrà via per risparmiare se avrà il vantaggio di potersi collegare da remoto ad almeno 5 pc”.