LUCCA – Le aziende oggi, si sa, operano in contesti di business caratterizzati da una complessità sempre crescente. Complessità che deriva da diversi fattori come la globalizzazione che ha portato le imprese ad estendere i propri confini, a delocalizzare gli impianti, allargare le strutture di vendita con conseguenti difficoltà nei processi di raccolta delle informazioni, nell’adeguamento a molteplici regolamentazioni locali ed internazionali, nell’operare in ambienti multivalutari e con necessità di una continuità 24X7. Se poi pensiamo all’aumento della competitività e della dinamicità dei mercati e a questo aggiungiamo la crisi economica mondiale che induce una complessità ulteriore a causa della contrazione della domanda, al difficile accesso al credito e all’introduzione di sempre nuove regolamentazioni, è comprensibile che Tagetik (www.tagetik.it) abbia scelto come tema portante della User Conference aziendale di quest’anno la parola “Simplexity”, derivante da “simplifying complexity”, ossia riduzione/semplificazione della complessità.
In questo scenario Ceo e Cfo (questi ultimi rappresentano il target principale per Tagetik) hanno bisogno di semplificare tutta questa complessità per potersi concentrare sulla gestione dei processi, sul controllo delle performance e sullo sviluppo del business.
il cfo che cambia, con l’aiuto del cio
“Il ruolo tradizionale del Cfo nell’affrontare questa crescente complessità oggi si evolve come mai prima d’ora”, dice Manuel Vellutini (nella foto vicino al titolo), Chief Operating Officer di Tagetik. “Oltre a guidare le performance finanziarie, è chiamato ad interagire con l’intera organizzazione aziendale. Diventa partner di riferimento del Ceo nell’esecuzione della strategia aziendale nonché colui che deve avere una vision dei dati delle diverse operazioni per supportare gli uomini di business (non solo a livello di top management ma anche di singole line of business). Si deve fare garante, dentro e fuori all’impresa, dei dati finanziari (essere perciò interlocutore di tutti gli stakeholder) e, cosa più che mai importante e attualissima, garantire il rispetto delle diverse regolamentazioni, nazionali, internazionali, specifiche di settore e dell’azienda e di tutti i requisiti di compliance”.
“La nostra mission è dunque quella di supportare il Cfo nella semplificazione dei complessi processi di business”, aggiunge Vellutini. “E lo facciamo proponendo un approccio unificato, built-in e multipiattaforma nella gestione delle performance aziendali che vede quindi necessariamente coinvolto il Cio. Il Cfo, del resto, è uno dei principali clienti all’interno dell’azienda dell’area sistemi informativi e le soluzioni di cui necessita vanno ad integrarsi con altri gli sistemi aziendali. Ecco perché la nostra strategia sta diventando quindi sempre di più quella di “semplificare la vita” ai Cfo, nella gestione delle proprie attività, e al Cio, offrendogli le tecnologie adatte a questo scopo”.
“Il mercato sta mostrando inoltre che la nostra visione è corretta – prosegue Vellutini -. Secondo i dati di una recente ricerca condotta da Barc (Business Application Research Centre) su un campione di circa 600 aziende in 26 Paesi in tutto il mondo con focalizzazione in Europa e Nord America, l’utilizzo di software per il Performance Management è in aumento (nell’indagine si legge che per la prima volta Excel è stato superato da software specializzati per il Performance Management utilizzati dalle aziende come principale strumento per il planning, il budgeting e il forecasting – ndr)”. Dallo studio emerge infatti che per ben oltre il 90% degli intervistati la complessità è sicuramente aumentata, a causa di fattori sia esterni sia interni. Tra questi ultimi evidenziati emergono la necessità di fornire maggiori informazioni al Ceo e maggiore richiesta di dati, contenuti e informazioni, continue ristrutturazioni e riassestamenti societari, tutti elementi che hanno bisogno di essere semplificati. Come? Attraverso l’aiuto dell’It (lo dice il 60% degli intervistati).
“Per noi questa è una conferma – dice Vellutini -. Significa che stiamo andando nella giusta direzione e che stiamo proponendo al mercato ciò di cui ha esattamente bisogno”.
Tagetik 3.0, business simplexity
“La scelta di utilizzare il neologismo Simplexity, vale a dire semplificare la complessità, riflette il fatto che davvero la nostra soluzione rappresenta la chiave di volta per decostruire la complessità del mondo aziendale rendendo semplici i processi di business e permettendo alle aziende di adattarsi facilmente ai
cambiamenti economici e finanziari”, dice Pierluigi Pierallini (nella foto), Presidente e Fondatore di Tagetik. “La grande affluenza alla nostra User Conference e le risposte che arrivano dal mercato, dimostrano ampiamente che stiamo perseguendo la strada giusta; siamo infatti davvero soddisfatti della crescita e delle prestazioni ottenute nel 2009, nonostante la situazione economica mondiale. Abbiamo ampliato la nostra attività con molti nuovi clienti e partner e continueremo ad esplorare sempre nuovi mercati. Mentre continuiamo quindi ad acquisire nuovi clienti in tutto il mondo, i più recenti proprio in questi giorni negli Stati Uniti e nelle operation europee, sono orgoglioso di dire che Tagetik sta emergendo come un player globale per le soluzioni di Performance Management e di Financial Governance in grado di competere sullo scenario mondiale”.
Durante l’evento aziendale è stata presentata anche la nuova soluzione Tagetik 3.0 Business Simplexity. “Abbiamo chiamato la release 3.0 Business Simplexity perché è in grado di unificare dati e informazioni finanziarie in una soluzione unica con un unico database e un’unica interfaccia utente”, spiega Vellutini. “Attraverso un un’unica soluzione, è possibile gestire tutti i processi di Perfomance Management e Financial Governance. Con un approccio “built-in” permettiamo di utilizzare funzionalità pre-pacchettizzate che riducono i tempi di implementazione e semplificano la gestione applicativa. Infine, la soluzione è basata su una tecnologia multipiattaforma che garantisce la valorizzazione di tutti gli investimenti esistenti e futuri in Erp, Bi e infrastrutture tecnologiche con conseguente riduzione del costo totale di possesso del software (TCO) fino al 50%”.
Un nota: in una recente analisi di Forrester, effettuata direttamente su un cliente che utilizza la soluzione Tagetik, si legge che il ritorno dell’investimento, al netto delle valutazioni dei rischi, raggiunge il 299% in cinque anni, e si ripaga già entro i primi due anni.