Workstation, il software per la virtualizzazione di VMware, è arrivato alla versione numero 10, che presenta nuove importanti caratteristiche, come un supporto del sistema operativo migliorato, una user experience avanzata, un set completo di nuove funzionalità e alte prestazioni.
“Il lancio di VMware Workstation 10 è una tappa significativa nel nostro impegno a far girare macchine virtuali su personal computer”, è il commento Jason Joel, Director Personal Products di VMware.
La nuova release consente di creare macchine virtuali con fino a 16 vCpu, 64 GB di memoria, dischi da 8 TB e connessioni Usb più semplici, un nuovo controller vSata e il doppio di virtual network. Le virtual machine possono essere spente a una determinata data e ora. L’attività di una macchina virtuale spenta viene sospesa e non potrà riprendere senza l’intervento di un amministratore.
Tra le novità più significative, la versione 10 include per la prima volta un accelerometro, un giroscopio, una bussola digitale e un sensore ambientale di luce per consentire alle applicazioni che girano su una macchina virtuale di rispondere quando l’utente utilizza il proprio tablet.
Il supporto è garantito per i sistemi operativi più all’avanguardia, con riconoscimento di Windows 8.1 e delle nuove distribuzioni Linux per rendere più semplice la creazione di virtual machine; i computer con Windows 8.1 possono essere convertiti in macchine virtuali tramite un semplice wizard.
Infine, tra le funzionalità abilitate dal nuovo software, la possibilità per gli utenti di costruire il proprio cloud con le applicazioni di Pivotal, Puppet Labs e Vagrant.