Per tutte le aziende la sicurezza informatica, oggi sempre più minacciata a causa della presenza sul Web e del ricorso a servizi cloud (anche di tipo verticale, che cioè supportano processi specifici per il proprio mercato di riferimento), sta diventando una priorità nell’agenda dei responsabili delle imprese. Fra le aziende dove i rischi si manifestano con maggior vigore e in modo più diversificato spiccano le banche e le assicurazioni. “Questo – ha affermato Valentina Bucci, giornalista di ZeroUno, moderatrice del Webinar “Finance: come migliorare la web security per una nuova user experience”, organizzato da ZeroUno in collaborazione con Akamai – sia per i danni diretti di natura economica dovuti a furti di informazioni personali oppure all’interruzione di processi di business, sia per quelli indiretti sull’immagine aziendale o sulla Brand Reputation”.
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IL DIBATTITO – DDoS intensi e scarsa sicurezza by design minacciano il finance | |
LA SOLUZIONE – Akamai, una piattaforma scalabile per la sicurezza informatica nell’era cloud |
Nel corso del Webinar Claudio Telmon, Comitato Direttivo Clusit, invitato a fornire uno scenario di inquadramento dei temi trattati – e che ha attinto sia dal Rapporto Clusit 2015, sia da una Web Survey condotta da ZeroUno in partnership con Akamai (svolta su 23 aziende italiane appartenenti ai settori Banche e Assicurazioni, Maggio-Giugno 2016) – ha sottolineato che “i sistemi informatici delle banche utilizzano diversi canali di interazione con la clientela e tendono a diventare sempre più complessi. Pertanto sono difficili da controllare dal punto di vista della security”. Questo è il motivo per cui, “nonostante siano conosciuti da anni, attacchi come i Distributed Denial-of-Service (DDoS), che sul mercato nero del Web si possono trovare addirittura a noleggio, e come quelli applicativi, tipo la Sql injection, continuano ad avere successo. Per non parlare degli Advanced Persistent Threats (Apt), attacchi mirati alla specifica azienda, che non si manifestano immediatamente, con effetti eclatanti come i DDos, ma permettono di estrarre dai sistemi informatici dati utili a perpetrare, per esempio, frodi finanziarie”.
Data la necessità di questi settori, e in particolare per quello finance, di estendere la security dei processi interni a quelli verso i clienti sul Web e nel paradigma mobile, cresce per questi mercati l’importanza di passare da modelli di sicurezza tradizionale a soluzioni di cloud security. “Le soluzioni come quelle che offriamo noi – ha commentato Massimiliano Luppi, Major Account Executive – Finance, Akamai -, grazie alla distribuzione a livello globale dei nostri sistemi, alla scalabilità della piattaforma, e all’intelligenza che riusciamo ad estrarre analizzando il traffico che passa per essa, sono in grado di proteggere i dati e le applicazioni delle aziende a prescindere dai sistemi su cui essi si trovano, potenziando in questo modo anche i servizi di sicurezza che necessariamente devono essere implementati sia fra le mura aziendali (on-premises) sia presso i fornitori – carrier e/o cloud provider”.