Poiché il supporto per Windows 7 e Office 2010 terminerà all’inizio del prossimo anno, le aziende che ancora non hanno effettuato la migrazione, devono necessariamente attrezzarsi per il passaggio a Windows 10. Gestire con successo questo cambiamento e soprattutto l’evoluzione applicativa che ne consegue richiede sicuramente “proattività e pianificazione”, come suggerisce Jeremy Chapman, Director, IT Pro Community and Events Microsoft 365 GTM.
Windows 10 richiede il coinvolgimento di tutta l’azienda
Secondo quanto riportato dal Direttore, il primo step indispensabile per finalizzare una qualsiasi trasformazione tecnologica che riguarda l’intera organizzazione, inclusa la migrazione a Windows 10, è assicurarsi l’appoggio della leadership aziendale. I vertici contribuiranno a stimolare la curiosità dei dipendenti verso l’innovazione, promuovendo l’adozione delle nuove soluzioni e supportando i team preposti all’attuazione delle strategie di migrazione. Lo sviluppo di un piano di change management è fondamentale per il passaggio a Windows 10. Come evidenzia Chapman, le persone vanno abituate gradualmente alle nuove soluzioni, quindi è consigliabile procedere per implementazione progressive nel corso di varie settimane e realizzare corsi di formazione per esplorare le funzionalità di Windows 10 e i conseguenti cambiamenti delle applicazioni.
La comunicazione dei vantaggi portati dal nuovo sistema operativo di Microsoft è una pratica di change management utilissima per incoraggiare l’impiego effettivo delle nuove funzioni.
I benefici di Windows 10 da trasmettere in azienda
Tra i benefici fondamentali di Windows 10 (così come di Office 365 ProPlus) rientra il potenziamento delle misure di sicurezza. Non soltanto perché la migrazione al nuovo sistema operativo assicura la ricezione degli aggiornamenti di protezione, ma anche in virtu delle funzionalità di security avanzate. Ad esempio, la capacità di offuscamento delle credenziali, le funzioni di sicurezza virtualization-based, le tecnologie per prevenire la perdita dei dati basate sull’intelligenza artificiale.
Contribuiscono a migliorare la sicurezza dei sistemi anche altre caratteristiche del sistema operativo, come l’autenticazione a più fattori o senza password, con tecnologia biometrica (impronte digitali o riconoscimento facciale).
Il passaggio a Windows 10 permette inoltre di sprigionare tutte le nuove funzionalità di Office 365 ProPlus basate sull’intelligenza artificiale e permesse grazie alla connettività verso il cloud. Gli algoritmi sulla nuvola permettono infatti non solo funzionalità avanzate come suggerimenti grammaticali più accurati o interrogazioni più veloci all’interno dei fogli di calcolo, ma anche un accesso più facile alle informazioni e ai documenti aziendali. Il cloud computing potenzia infatti le capacità di file sharing e consente una migliore condivisione della conoscenza, abilitando modalità di lavoro collaborative (ad esempio l’elaborazione di un documento partecipata da più persone). Windows 10 quindi contribuisce alla creazione di nuove procedure influenzando il normale workflow e le dinamiche di lavoro.
Change management su misura per Windows 10
Insomma, il passaggio al nuovo sistema operativo non implica soltanto una migrazione tecnologica, ma piuttosto include tutti gli aspetti tipici di una trasformazione culturale che richiede oculatezza e una precisa strategia di change management.
Come sottolinea Chapman, non esistono soluzioni uniche adatte a qualsiasi realtà aziendale, ma ogni impresa deve disegnare il suo percorso di migrazione tenendo conto delle caratteristiche peculiari e includendo sempre un piano di preparazione e gestione del cambiamento per guidare i dipendenti verso la trasformazione tecnologica e organizzativa.