Investimenti tecnologici che crescono su più fronti, storage in primis. In questo regime di pandemia, non c’è organizzazione che non abbia colto il ruolo cruciale dell’IT per la continuità del business aziendale. Secondo le rilevazioni di IDC, il 54% delle imprese europee si è detto in questo momento intenzionato ad aumentare gli investimenti tecnologici per consentire l’accesso remoto sicuro ai propri dati e alle proprie applicazioni.
Le previsioni degli analisti sono che un’azienda su due farà lo stesso per gli ambienti di lavoro virtuali.
Obiettivo primario: garantire la resilienza del business
Secondo la IDC European IT Buyer Sentiment Survey (Wave 4, maggio 2020), in Italia il 36% delle imprese manterrà invariati o accelererà gli investimenti tecnologici nel breve periodo, e un ulteriore 32% porterà avanti i progetti previsti valutando eventuali interventi di rimodulazione della spesa e delle risorse impiegate. Quella trasformazione digitale (DX) che era un argomento caldo anche prima della pandemia oggi è diventata un must per qualsiasi business. Per garantire la resilienza delle infrastrutture IT è necessario porre le basi di una resilienza organizzativa e operativa in grado di fare la differenza, soprattutto durante questo delicato interregno tra il successo e il fallimento.
IDC consiglia ai leader tecnologici aziendali di adattare la propria strategia di resilienza a tre obiettivi fondamentali:
- reagire alle sfide IT e di business più urgenti con il minimo attrito possibile
- recuperare il dissesto finanziario adottando approcci ai sistemi informativi e ai data center che riducano il costo delle operazioni a lungo termine
- intervenire e porre rimedio adottando nuove tecnologie, modelli di implementazione e pratiche operative che assicurino che questo non accada più
Investimenti tecnologici: conciliare le vecchie istanze con le nuove
La DX impone una serie di nuovi requisiti aziendali che sfidano le infrastruttura legacy. Alle organizzazioni serve una nuova agilità che abbraccia le opzioni di configurazione e distribuzione, i modelli di consumo e la capacità di adattarsi perfettamente alle nuove tecnologie critiche. I CIO si trovano di fronte alla necessità di mantenere la continuità operativa gestendo carichi di lavoro su infrastrutture obsolete mentre implementano applicazioni di nuova generazione (Next-Generation Applications – NGA) che sfruttano le tecnologie più recenti come mobile computing, social media, big data e analisi e cloud per trasformare i dati disponibili in risorse aziendali strategiche. L’infrastruttura IT non è più contingentata nel solo data center: i CIO stanno orchestrando i workflow bilanciando i carichi tra l’edge o nuove modalità distribuite del data center principale e dei sistemi su cloud pubblico. I ricercatori evidenziano come il 91,1% delle organizzazioni IT considera la modernizzazione dell’infrastruttura storage un passo estremamente importante per determinare la buona riuscita della digital transformation aziendale.
Primo step: rinnovare le infrastruttura di memorizzazione
Il primo obiettivo della governance è modernizzare rapidamente l’infrastruttura IT esistente. La strategia più gettonata è quella di spostare i carichi di lavoro su architetture software-defined finalizzate a soddisfare diverse esigenze in termini di prestazioni, disponibilità, scalabilità, gestibilità e agilità. In ordine di priorità. le tecnologie più importanti per soddisfare questi requisiti includono NVMe (Non-Volatile Memory Express), architetture scalabili e l’uso di AI e machine learning finalizzati a semplificare le attività amministrative e a ottimizzare il funzionamento dei sistemi. Secondo una ricerca condotta dai ricercatori IDC nel 2020, quasi 7 aziende su 10 (68,2%) tra quelle che hanno intrapreso un processo di digital transformation stanno aggiornando la propria infrastruttura di archiviazione.
I vantaggi delle piattaforme software-defined
Le piattaforme definite dal software offrono una notevole flessibilità di configurazione, sublimando le risorse di server, di archiviazione e di rete per farne infrastrutture programmabili. Il livello di programmabilità è particolarmente interessante per tutti quegli amministratori che hanno lavorato con più infrastrutture IT statiche in passato. Grazie agli investimenti tecnologici dedicati a soluzioni software-defined, la flessibilità può essere combinata con funzionalità AI / ML in tempo reale. Questo consente alle aziende di usufruire di tutti i benefici di un’automazione intelligente. Il passaggio da da un’amministrazione manuale più rischiosa e meno produttiva ad un’amministrazione più efficiente basata su criteri ottimizzati, libera lo staff IT da molti oneri di gestione permettendogli di svolgere attività più strategiche. La gestione basata su criteri consente agli amministratori di legare più strettamente le prestazioni dei sistemi a specifici obiettivi aziendali e, quando tale gestione è informata da AI / ML, diventa più veloce.
Come e perché gli investimenti tecnologici puntano a un’archiviazione modernizzata
L’infrastruttura di archiviazione modernizzata deve essere costruita attorno a una serie di principi di progettazione molto diversi dalle architetture legacy. Devono essere incentrati sui dati, fornendo funzionalità e capacità che non solo gestiscono l’archiviazione ma possono aiutare a trasformare i dati in un asset strategico. Devono:
- essere intelligenti
- fornire infrastrutture programmabili flessibili
- garantire un’analisi proattiva dell’integrità dell’infrastruttura
- fornire operazioni autonome guidate dalle policy più rigorose
- essere adattabili, supportando una varietà di diversi modelli di carico di lavoro, distribuzione e consumo
- offrire all’azienda la libertà di innovare ed espandersi dinamicamente nel modo più efficiente
Perché cresce la domanda di sistemi storage di fascia media
Dal punto di vista degli investimenti tecnologici, i team IT stanno rivolgendosi a nuove piattaforme scegliendo server e storage caratterizzate da una velocità elevata e da una scalabilità senza compromessi. Come fa notare IDC, sebbene il mercato dello storage aziendale nel complesso continuino a lievitare, i ricavi per i sistemi di storage a prezzi di fascia media ($ 25.000–249.999) stanno crescendo a un ritmo più rapido: nel 2019, il comparto è cresciuto del 10,6% per costituire il 60,3% delle entrate totali dello storage aziendale. Parte del motivo per cui il segmento di storage di fascia media guida i segmenti di storage enterprise e di fascia alta è che questi sistemi incorporano sempre più le prestazioni, la disponibilità, la scalabilità e la funzionalità dei sistemi di fascia alta.
Investimenti tecnologici per fare di più con meno
Per i responsabili IT che desiderano semplificare i costi e l’infrastruttura di archiviazione, i sistemi a prezzi di fascia media soddisfano una serie molto ampia di requisiti alle altre due classi di archiviazione. Per chi punta a fare di più con meno, l’adattabilità dell’infrastruttura è fondamentale e, nello storage, questo si è tradotto in un aumento dell’interesse per le piattaforme che supportano lo storage unificato, il bare-metal o l’implementazione virtuale attraverso diverse modalità di implementazione che possono scalare in ogni momento e senza interruzioni. Secondo IDC il 91,1% delle imprese che sta attraversando il proprio viaggio verso la digital transformation considera la modernizzazione dell’infrastruttura un fattore determinante per il successo e per questo gli investimenti tecnologici sono consacrati a tutte le soluzioni necessarie all’impresa digitalizzata.
Dell EMC PowerStore: storage a portata di budget
Nel maggio 2020 Dell EMC ha introdotto PowerStore, la nuova famiglia di sistemi di storage in cluster. Questi sistemi offrono prestazioni, disponibilità, scalabilità e funzionalità di fascia alta a partire da prezzi medi, incorporando:
- NVMe nativo
- architettura scalabile
- infrastruttura definita dal software
- autogestione del sistema basata su AI / ML
- progettazione del sistema operativo di archiviazione (OS) basata su microservizi
PowerStore è un nuovo sistema di archiviazione unificato, scalabile fino a oltre 4 milioni di IOPS con quasi 11 MB di capacità che possono essere distribuiti in modalità disaggregata o tramite hypervisor. Il che lo rende particolarmente per le aziende che hanno stanziato investimenti tecnologici indirizzati alle infrastruttura di archiviazione di supporto alla loro digital transformation.