Una superficie servita di 1075 kmq per un totale di 1568 chilometri di rete che si sviluppa in 119 linee; un parco mezzi di circa 3.000 veicoli con 8.760 dipendenti che servono una popolazione residente di quasi 3 milioni di abitanti. Sono questi, in sintesi, i numeri di Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi che, con i suoi 100 anni di vita, fornisce il servizio di trasporto pubblico per Milano e 85 comuni della provincia. Intorno al suo core business, il trasporto appunto, si è nel tempo sviluppata una serie di servizi (dalla gestione della sosta e di parcheggi, alla locazione di spazi
Architettura più solida e più efficiente
Nel parco applicativo di Atm, la parte del leone è occupata da Sap che, introdotto nel 1999 come soluzione per l’area finanziaria e gli acquisti, è stato poi esteso ad altre aree come il magazzino, la manutenzione e, più recentemente, la gestione delle risorse umane e degli stipendi: “Questo significa fornire l’accesso, per esempio, a tutti i capi tecnici affinché possano gestire ordini di lavoro e a tutta una serie sempre più ampia di funzioni aziendali. Come si può facilmente immaginare è un’applicazione mission critical per Atm”, spiega Cassarino. A Sap, a soluzioni Oracle per l’area di business intelligence, a Filenet per la gestione documentale si affiancano applicazioni, come quella relativa alla programmazione dei veicoli, più specifiche del mondo dei trasporti; alcune di queste applicazioni hanno inoltre consentito il rilascio di servizi innovativi ai cittadini, come Radiobus (un servizio di bus a chiamata, sul cui modello, tra l’altro, Atm sta studiando un servizio di logistica per la movimentazione di merci in città utilizzando questo tipo di bus), o un vero e proprio salto di qualità nell’efficienza gestionale, come Intellibus (il sistema di diagnostica dei mezzi che, grazie ai computer installati a bordo dei veicoli, abilita la manutenzione preventiva) o il grande progetto di biglietteria elettronica con la graduale sostituzione dei biglietti cartacei con tessere magnetiche che consentono di accedere alla rete integrata di trasporto e parcheggio, comune ad Atm, Ferrovie Nord e Trenitalia.
Oggi l’infrastruttura hardware di Atm è composta da circa 60 server, quasi tutti concentrati nel data center di Milano, circa 1600 client e una San basata su macchine Emc Clariion. Ed è importante sottolineare, per valutarne le implicazioni anche in termini di sicurezza, che per alcune applicazioni è previsto l’utilizzo di device mobili. La gara per la realizzazione del progetto di consolidamento è stata vinta da Fujitsu Siemens che ha poi scelto come partner Emc per quanto riguarda le macchine storage e Ca per gli applicativi di backup e la gestione dell’intera infrastruttura.
“La nostra politica, quando si tratta di interventi tecnologici impegnativi come questo, è quella di affidarne la realizzazione a un partner ma – ci tiene a precisare Cassarino, il cui staff è composto da 60 persone – conditio sine qua non è il trasferimento di conoscenza. Il nostro obiettivo è quello di far crescere delle persone internamente sugli aspetti più importanti in modo da essere in grado di procedere poi autonomamente senza dipendere dal partner. Anche in questo caso possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo; adesso siamo completamente autonomi sia per quanto riguarda la gestione sia per la configurazione dei sistemi It”.
Storage: area strategica
“Particolarmente strategica è stata la progettazione e la realizzazione della San e per questo la gara del progetto assegnava alla valutazione tecnica delle soluzioni proposte un peso del 45%, contrariamente al solito in cui è il prezzo a guidare la decisione”, sottolinea Cassarino. Uno dei requisiti più importanti del capitolato era l’impostazione di un backup centralizzato via Lan, in quanto la finestra notturna non era sufficiente a coprire tutte le esigenze. E’ stata scelta la soluzione Ca BrightStor Arcserve implementando la nuova infrastruttura di backup in linea man mano che le applicazioni passavano in produzione con i nuovi server: “In questo modo è stato possibile effettuare le opportune prove, operando poi i necessari piccoli e grandi accorgimenti nel quotidiano, come è normale in un’architettura complessa”, precisa Cassarino. Oggi Atm dispone di uno spazio totale, nella San, di 8,5 Tbyte, con una libreria a nastri robotizzata con 12.000 cassette; tutte le cassette vengono registrate in doppia copia e conservate in parte online e in parte in un archivio in una seconda località. Per il momento non è previsto un sito di disaster recovery in parallelo in quanto l’analisi dei rischi effettuata non ne giustifica la realizzazione.
I vantaggi ottenuti dalla realizzazione del progetto? “Prima di tutto la riduzione della complessità e dei costi di gestione. In secondo luogo la realizzazione di un servizio di backup molto capillare (che ci consente il ripristino anche di una sola cartella di posta elettronica o di un giorno specifico o il restore di un singolo file risalente a un anno prima, per esempio). Il tutto con la massima soddisfazione in termini di affidabilità”, conclude Cassarino.