Blockchain nei data center che, come in molti altri ambiti, si porta dietro una serie di pro e contro. Tuttavia, la crescente influenza di questa tecnologia può fornire alle organizzazioni un vantaggio competitivo se utilizzata in modo appropriato.
Secondo Cisco, il 60% degli executive ritiene che entro il 2025 il 10% del PIL globale sarà archiviato in una blockchain.
La blockchain nei data center offre diversi potenziali vantaggi per l’archiviazione dei dati: oltre a una condivisione sicura ed efficiente dei dati tra diverse parti, eliminando la necessità di complessi processi di integrazione dei dati, gli algoritmi crittografici della blockchain possono proteggere i dati sensibili, offrendo agli utenti un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali. Ma non solo: la natura trasparente della blockchain aumenta la fiducia e facilita l’audit, rendendo più semplice verificare l’integrità e l’accuratezza dei dati archiviati.
Il problema della latenza
La sua natura distribuita consente agli utenti di avere un livello di controllo più elevato su dove archiviare i propri dati, il che influisce anche su accessibilità e disponibilità. Detto questo, l’accessibilità e la disponibilità possono diventare un fattore detrattore dall’approccio decentralizzato. Per recuperare un blocco di dati, i diversi nodi sulla rete devono sincronizzare, convalidare ed estrarre il blocco. Ciò può richiedere una notevole quantità di tempo, a seconda delle posizioni e dei carichi dei nodi. Ad oggi, i data center tradizionali possono offrire velocità molto più elevate e livelli più alti di disponibilità dei dati. Considerando come gli utenti devono scrivere e convalidare i blocchi più velocemente, bisogna considerare questi requisiti e investire di conseguenza.
Secondo un sondaggio online su oltre 600 decision maker aziendali commissionato da Casper Labs e condotto da Zogby Analytics, l’86% degli intervistati ha affermato che sarebbe più interessato a implementare la blockchain se ci fosse un’opzione ibrida per le proprie organizzazioni per migrare in modo sicuro i dati tra ambienti privati e pubblici.
Per capire meglio il contesto, riassumiamo la natura della blockchain nella sua dinamica funzionale e operativa.
La blockchain in sintesi
La blockchain è una tecnologia di archiviazione dei dati altamente sicura e immutabile che permette di condividere e scambiare informazioni, sfruttando Internet per rilasciare un nuovo modello di database, distribuito e blindato. Si tratta di una tecnologia in cui, oltre a un principio di gamification, convergono discipline complesse di computer networking, teoria economico-monetaria e crittografia.
L’approccio è incentrato su un registro distribuito capace di mettere a sistema le transazioni e i dati correlati in più posti contemporaneamente. Ciò impedisce che si possa verificare un singolo punto di errore, convalidando ogni informazione che viene archiviata nella catena a blocchi. I malintenzionati non possono entrare nel sistema o falsificare i dati in esso archiviati.
Una volta aggiunto, un blocco non può essere modificato. Un processo di convalida assicura che i dati siano unici e legittimi, certificati da un timestamp digitale. Se qualcuno prova a sostituire un blocco, copiarlo o modificarne lo stato, la rete di computer che costituisce la blockchain riceve immediatamente un avviso e nessuno può aggiungere nuovi blocchi alla catena finché il problema non viene risolto.
Rispetto ai database tradizionali che archiviano i dati in righe, colonne, tabelle e file, una blockchain è decentralizzata e gestita da una serie di computer in una rete di tipo peer-to-peer. Archiviando i dati in blocchi concatenati, ogni blocco viene inviato nella rete a un nodo (un server blockchain), dove viene autorizzato e quindi collegato alla blockchain in modo sicuro.
Server blockchain: cosa sono e come funzionano
I server blockchain sono distribuiti a livello globale. A differenza dei server tradizionali, che sono spesso centralizzati in posizioni specifiche, i server blockchain possono essere situati ovunque nel mondo. Se un server blockchain va giù, la natura decentralizzata delle reti blockchain garantisce la continuità operativa, in quanto tutti gli altri nodi nella rete mantengono l’integrità e l’accessibilità del registro. Questa ridondanza riduce al minimo l’impatto di un singolo guasto del server, dimostrando la robustezza e la resilienza della tecnologia blockchain.
I server blockchain possono essere di proprietà di varie entità, tra cui individui, organizzazioni e aziende. Inoltre, nelle reti blockchain decentralizzate nessuna persona o entità possiede l’intera rete. Invece, ogni partecipante (o nodo) può possedere un server che contribuisce alla rete, mantenendo una porzione della blockchain.
I server blockchain non sono solo configurazioni hardware tipiche: sono progettati per ottimizzare le prestazioni per le applicazioni blockchain. Le specifiche tecniche includono:
CPU e GPU ad alte prestazioni
I server blockchain spesso utilizzano le CPU e le GPU più recenti per gestire calcoli complessi, in particolare per attività come il mining e l’elaborazione delle transazioni.
Ampia capacità di memoria e archiviazione
Per gestire le grandi dimensioni dei registri blockchain e l’intenso carico di lavoro, questi server sono dotati di notevole RAM e spazio di archiviazione.
Funzionalità di rete avanzate
Una rete veloce e affidabile è fondamentale per i server blockchain per garantire una rapida proliferazione dei blocchi e delle transazioni attraverso la rete
Funzionalità di sicurezza avanzate
Includono moduli di sicurezza basati su hardware e tecniche di crittografia sofisticate per proteggere i dati sensibili della blockchain.
Storage blockchain: come cambia l’architettura dei data center
Più in dettaglio, per quanto riguarda l’architettura del data center, la blockchain adotta un approccio diverso all’archiviazione dei dati, usando la decentralizzazione per gestire e archiviare i dati. Il tutto tenendo conto delle dovute considerazioni normative: l’adozione della blockchain nell’archiviazione dei dati deve essere conforme alle normative vigenti in materia di protezione dei dati e privacy, che variano a seconda della giurisdizione.
Nello storage blockchain, i file vengono prima suddivisi in un processo chiamato sharding. Questa tecnica divide una blockchain in parti più piccole e gestibili chiamate “shard”, che sono in grado di elaborare le proprie transazioni in parallelo riducendo il workload sui nodi individuali. Ogni shard viene copiato per impedire la perdita di dati nel caso in cui si verifichi un errore durante la trasmissione. Inoltre, i file vengono crittografati con una chiave privata che rende impossibile la visualizzazione da parte di altri nodi nella rete. Gli shard replicati vengono distribuiti tra nodi decentralizzati in tutto il mondo. Le interazioni vengono registrate nel registro blockchain, consentendo al sistema di confermare e sincronizzare le transazioni tra i nodi nella blockchain.
Lo storage blockchain è progettato per salvare queste interazioni per sempre e i dati non possono mai essere modificati. Questi vantaggi competono direttamente con i modelli di archiviazione tradizionale dei data center.
I data center, infatti, ospitano enormi quantità di dati in un’unica posizione. Questa centralizzazione li espone al rischio di disastri naturali e interruzioni nell’area locale. Per aggiungere un po’ di ridondanza e prevenire la perdita di dati, le organizzazioni potrebbero copiare i dati e archiviarli in altre posizioni. Tuttavia, questo processo può richiedere molto tempo e denaro e crea un surplus di informazioni che necessitano anch’esse di protezione.
Inoltre, i provider di cloud storage centralizzato prevengono la perdita di dati realizzando copie dei dati e archiviandoli in diversi data center. La grande quantità di dati duplicata in questo processo può creare quantità di informazioni in eccesso. Inoltre, il cloud storage richiede hardware di livello aziendale per i suoi data center. Questi fattori possono rendere lo storage centralizzato dei dati significativamente più costoso dello storage blockchain.
L’archiviazione blockchain, in sintesi, è un’alternativa potenzialmente più economica, più sicura e più affidabile all’archiviazione cloud centralizzata.
I vantaggi della blockchain nei data center
In sintesi, i vantaggi principali che può portare la blockchain nei data center sono livelli più elevati di:
- sicurezza
- affidabilità
- ridondanza
- trasparenza
In più, la sua natura decentralizzata consente ai dati di essere archiviati ed elaborati da un’architettura composta da decine, centinaia o migliaia di computer distribuiti in tutto il mondo in varie località. Affinché una violazione della blockchain abbia successo, gli hacker dovrebbero abbattere più computer nella rete e, anche in quel caso, l’archiviazione dei dati della blockchain è crittografata, il che riduce al minimo il rischio per la sicurezza.
Va ponderato poi anche il tema che molti sistemi blockchain necessitano del supporto di altri sistemi e processi per verificare l’accuratezza dei dati aggiunti. Come sottolineano gli esperti, gli usi aziendali della blockchain spesso richiedono un certo controllo centrale nonostante la natura generalmente decentralizzata della tecnologia. Dunque, la sicurezza della blockchain sebbene piuttosto avanzata non è perfetta. Man mano che più utenti adottano la tecnologia, i malintenzionati diventeranno sempre più abili nel trovare e sfruttare i buchi nelle blockchain. Tuttavia, gli osservatori sottolineano come, per ora, la blockchain nei data center sia in grado di fornire una sicurezza dei dati molto migliore rispetto all’archiviazione interna e al cloud.
Suggerimenti per la sicurezza della blockchain
Come in tutti i progetti informatici, nel momento in cui la blockchain nei data center diventa una componente fondamentale, per sfruttare appieno i suoi benefici è essenziale seguire alcune best practice. Innanzitutto, mantenere aggiornato il software è cruciale per ottenere le ultime correzioni di sicurezza. È anche importante monitorare costantemente i database delle vulnerabilità per blockchain e contratti intelligenti (smart contract), assicurandosi che i revisori e gli strumenti di scansione del codice siano esperti in questo campo.
La scansione e il controllo del codice dei contratti intelligenti possono prevenire errori critici, come la perdita di chiavi crittografiche. Inoltre, è fondamentale ottenere risposte chiare sulla sicurezza dai fornitori di servizi blockchain e utilizzare un modulo di sicurezza hardware per una gestione ottimale delle chiavi crittografiche. Implementare l’autenticazione a più fattori e i token hardware rappresenta una strategia efficace contro phishing e ransomware.
Infine, la scelta di un meccanismo di consenso con un rischio minimo di attacchi del 51% può significativamente aumentare la sicurezza complessiva. Seguendo questi suggerimenti, la blockchain nei data center può essere integrata in modo sicuro ed efficiente, proteggendo i dati sensibili e migliorando la resilienza contro le minacce informatiche.
Non sottovalutare il tema dell’alimentazione
Da sempre si ritiene che i data center consumino enormi quantità di energia. Con la crisi energetica che incombe a causa delle dinamiche politiche in corso, sarà fondamentale per le aziende trovare modi per sfruttare al meglio i propri data center senza aumentare la impronta energetica e di carbonio. E la tecnologia blockchain potrebbe aiutare a raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, anche l’ascesa della blockchain richiede un’alimentazione più affidabile, apparecchiature ad alte prestazioni in grado di elaborare rapidamente blocchi di dati e un raffreddamento più intensivo per evitare che le apparecchiature si surriscaldino durante calcoli intensivi.
La buona notizia è che, secondo quanto riportato nel blog dell’Uptime Institute, “i rack per server ad alta densità e l’attenzione al ritorno sugli investimenti hanno spinto il settore delle criptovalute a sperimentare e implementare serbatoi a immersione per il raffreddamento. Le operazioni di mining di criptovalute più efficienti sfruttano configurazioni di server ad altissima densità (circa 100 kilowatt per rack non sono una novità) per ridurre potenzialmente sia i costi di costruzione iniziali che i costi operativi. Nonostante tutte le pressioni sui data center crittografici, si tratta di un settore dell’infrastruttura digitale già più ottimizzato per un’elevata efficienza rispetto alla maggior parte degli altri”.
Blockchain nei data center: nuovi modelli di gestione a portata di azienda
Secondo gli analisti, analogamente a come le aziende hanno iniziato ad affrontare molto lentamente il cloud, lo stesso accadrà con la tecnologia blockchain che diventerà un asset strategico per la gestione delle sale macchine.
Per i team IT che vogliono prepararsi al cambiamento e adottare la blockchain nei data center gli specialisti consigliano di:
- Investire nella formazione e in personale specializzato con competenze blockchain specializzate
- Iniziare rivalutando l’intera infrastruttura del proprio data center. È importante considerare come far ruotare le risorse e implementare e/o muoversi verso un’architettura decentralizzata
- Impostare una rete peer-to-peer in grado di gestire un flusso di lavoro basato sulla blockchain
Pensare bene al budget e alle risorse
L’architettura tradizionale del data center deve trasformarsi radicalmente per soddisfare la domanda di maggiore traffico e disponibilità della blockchain. La tecnologia impone nuovi requisiti infrastrutturali per supportare le sue operazioni, come connettività di rete, capacità di archiviazione e risorse computazionali. I data center potrebbero dover investire nell’aggiornamento della loro infrastruttura per soddisfare le esigenze della tecnologia blockchain. Dunque, il costo è un altro fattore importante da ponderare nell’adozione della blockchain nei data center.
Si tratta di una reingegnerizzazione importante che, pianificata per tempo, permette alle organizzazioni di tenere il passo con le crescenti esigenze di elaborazione dei dati e di adattamento all’evoluzione dei clienti.