MILANO – Ca Technologies ha presentato in questi giorni la versione 2 di Ca Infrastructure Management (Ca Im), soluzione che nasce dall'evoluzione della versione 1 (basata su Ca Spectrum Infrastructure Manager) e dall'integrazione di diverse tecnologie acquisite. “È l'annuncio più importante di quest'anno per Ca – ci spiega Luca Rossetti (nella foto), Customer Solution Architect di Ca Technologies Italia -: l'idea è far convergere in una vista unificata tutte le prestazioni delle reti e, tramite integrazione con altre soluzioni della linea Service Assurance, dell'intera infrastruttura Ict”.
Ca Im, continua Rossetti, è la risposta di Ca a uno scenario che vede la forte crescita in azienda di tecnologie mobile (“spesso fruite con dispositivi propri dal personale”), virtual machine, servizi cloud, tecnologie video e social collaboration. “Tutto ciò rende sempre più complessa la gestione dell'infrastruttura e la garanzia da parte dell'It dei livelli di servizio, specialmente per la risoluzione di problemi di performance; d'altra parte la 'consumerizzazione' dell'It porta gli utenti finali ad aspettarsi estrema semplicità d'uso e disponibilità immediata delle applicazioni”.
Le principali caratteristiche di Ca Im 2.0 sono la console Performance Center (evoluzione di NetQoS Performance Center) e i componenti Data Aggregator (evoluzione di eHealth e NetVoyant) e Network Flow Analysis, nuova versione di NetQoS Report Analyzer. L'obiettivo, spiega Rossetti, è fornire una singola vista di sintesi di informazioni di dettaglio, configurata in base al ruolo dell'utente, riguardo a prestazioni, disponibilità, flussi, capacità e risposta delle varie reti, aree funzionali, sistemi e domini applicativi, comprese tecnologie video e voce basate su rete, mentre per le applicazioni Ca Im fornisce i tempi di risposta sulla rete (il vero e proprio application performance management va integrato come add-on).
“Analizzando grossi volumi di dati eterogenei, questa soluzione è in grado di determinare baseline [valori di riferimento ottimali, ndr], calcolare trend, stabilire soglie e rilevare le anomalie – sottolinea Rossetti -: un punto di forza è la velocità del processo di triage e remediation, cioè di definizione delle priorità d'intervento e delle azioni da fare per risolvere i problemi”.
Da un'analisi condotta da Principled Technologies per conto di Ca emerge che in quattro scenari di test diversi Ca Im 2.0 si dimostra da 1,8 a 38,7 volte più veloce come tempi, con un numero di click dal 50% al 96% inferiore, rispetto alla versione precedente.
La nuova versione di Ca Im nasce dalle indicazioni di oltre 600 specialisti di 180 aziende (di cui un terzo europee, ma nessuna italiana). Tra queste Rossetti cita un grande provider tlc e due multinazionali di servizi finanziari, che hanno usato Ca Im rispettivamente per l'analisi della rete 3G nazionale, il monitoraggio di migliaia di dispositivi in produzione e la gestione di 100.000 latency test per l'ambiente di trading. “I benefici più citati sono la forte scalabilità e l'efficacia del reporting e delle dashboard interattive”.
Da questi esempi si capisce che il principale target sono le grandi aziende e i fornitori di servizi tlc (“Ca Im è particolarmente indicata per la gestione di infrastrutture multi-tenant”), a cominciare ovviamente dagli utenti della prima versione della soluzione. “Va detto però – conclude Rossetti – che il prezzo d'ingresso è di soli 50mila dollari per un'installazione minimale, per esempio solo per ambienti di test o pre-produzione, anche se ovviamente il costo finale dipende da molti fattori”.