Per dare nuovo impulso al business e cogliere gli elementi di ottimismo che il 2011 prospetta, i retailer sono chiamati a rivedere parzialmente il proprio modello di business. In particolare, i retailer italiani dovrebbero cercare di:
– Sfruttare in modo più completo le sinergie tra i diversi canali di vendita (Pos, mobile, Internet) così da essere pronti a rispondere alle esigenze della propria clientela a un livello sempre più micro. L’adozione di un approccio “omni-channel” al retailing, in base al quale i diversi canali di vendita non siano più gestiti separatamente, ma vengano integrati (anche dal punto di vista dei sistemi It) così da offrire al consumatore finale un’esperienza d’acquisto unica e senza soluzione di continuità (che sia indipendente dal canale impiegato per realizzare l’acquisto), è un prerequisito fondamentale per il successo futuro.
– Preservare la propria quota di mercato, non solo attirando presso i propri negozi quei clienti che non hanno ancora sviluppato una certa familiarità con un dato brand, ma anche stimolando i clienti attuali a fruire di diversi canali. La messa a punto di strategie commerciali basate sul miglioramento dei programmi fedeltà e sulla realizzazione di attività di marketing-mix (prezzo, prodotto, distribuzione e promozione), che siano customizzate su ogni singolo consumatore finale rappresentano il motore del successo futuro. I sistemi di Mdm, Crm, Rdi (Retail demand intelligence) e di Customer Analytics di ultima generazione possono garantire ai retailer il conseguimento di un vantaggio competitivo rispetto ai propri competitori. Un esempio è quello relativo alla possibilità di inviare promozioni customizzate a livello di singolo cliente attraverso i cellulari.
– Rivalutare la propria supply-chain, migliorando la gestione delle scorte sia a livello di negozio che di magazzino e ottimizzando i propri centri di distribuzione e il processo logistico nella sua totalità. Particolare attenzione deve essere posta alla gestione dell’inventario, che non solo deve avvenire mediante l’utilizzo di applicazioni che garantiscano analisi predittive della domanda reali e coerenti, ma anche in modo integrato con i diversi canali di vendita. Infine, i retailer dovrebbero integrare nel miglior modo possibile le soluzioni di merchandise, sourcing e logistics management così da garantire una certa flessibilità nella supply chain e una riduzione dei costi ad essa connessi.
– Valutare sempre la possibilità di rivedere il proprio modello di It sourcing, in modo tale che questo sia in grado di supportare il business e snellire i processi aziendali. Le nuove opportunità in questo campo sono legate al Cloud Computing, al Software as a Service e alla virtualizzazione dell’infrastruttura IT.
Tutti questi temi saranno oggetto di approfondimento durante l’evento “Retail & Manufacturing Summit 2011”, organizzato da Idc che si terrà a Milano il prossimo 3 Maggio. Giunto alla sua terza edizione, questo congresso dà la possibilità ai maggiori protagonisti del mercato italiano Retail e Gdo di confrontarsi su strategie, strumenti e tecnologie che servono per essere competitivi oggi.
* Luca Bonacina (a sinistra) è Associate Research Analyst for Idc Retail Insights, Ivano Ortis (a destra) è Research Director for Idc Global Retail Insights