Cedacri: il piano 2013-2015, continuità nella crescita

I buoni risultati del 2012 portano la società a definire un piano di crescita e sviluppo: 30 milioni di euro gli investimenti da qui al 2015 per migliorare la proposta di soluzioni al mondo bancario ed espandere i servizi di facility management in altri settori industriali. Ce ne parla il direttore generale, Salvatore Stefanelli.

Pubblicato il 14 Giu 2013

Un po’ in controtendenza rispetto alle notizie relative ai risultati finanziari delle aziende cui ci siamo forse un po’ abituati negli ultimi anni, Cedacri chiude positivamente un esercizio 2012 che stimola il management verso la stesura di un piano di crescita triennale. La crescita del business è contenuta (1,1% in più rispetto al 2011), con un fatturato che raggiunge i 197,3 milioni di euro, ma i risultati sull’utile sono di tutt’altra portata: l’Ebitda (ossia il margine operativo lordo) si è attestato a 31,1 milioni di euro (+25,4% rispetto al 2011), mentre l’utile netto è stato di 7,6 milioni (+56,1% rispetto al 2011).

Salvatore Stefanelli, direttore generale di Cedacri

“La parola che per il 2013 mi viene spontaneo pronunciare rispetto ai risultati 2012 è continuità”, esordisce Salvatore Stefanelli, direttore generale di Cedacri, recentemente intervistato da ZeroUno. “Continuità sulla strada dell’innovazione ,che significa introdurre soluzioni ad hoc per i nuovi modelli operativi delle banche (tradizionale mercato di riferimento di Cedacri), per l’ottimizzazione dei processi (attraverso varie forme di outsourcing, compreso il Bpo, Business process outsourcing), per l’efficientamento del servizio lato utente, riportando all’interno dei sistemi informativi il maggior numero di controlli possibile, nonché sul fronte applicativo”.
Nel 2012 Cedacri, infatti, ha implementato una serie di progetti per l’evoluzione della propria offerta applicativa (piattaforma di front end unico, nuove applicazioni per la gestione dei processi del credito, sistema di firma biometrica, soluzione di mobile payment), sia per adeguarla alle nuove normative sia per arricchirla di nuove funzionalità. “Dopo aver lavorato molto sull’ottimizzazione del front end – entra in dettaglio Stefanelli – ci stiamo ora concentrando su alcuni progetti di back end come, per esempio, quelli inerenti i processi di istruttoria del credito, il monitoraggio del credito, l’ottimizzazione dei dati anagrafici, la gestione dei conti correnti, ecc.”.
Benché il settore bancario sia quello su cui Cedacri si è costruita la propria competenza ed esperienza, già nel corso del 2012 la società ha intrapreso un cammino di espansione in altri mercati, grazie anche all’acquisizione di SiGrade (nell’ambito della system integration) e al ruolo di C-Global, azienda del gruppo specializzata nella gestione dei processi di business in outsourcing.
“Nel piano di crescita 2013-2015 abbiamo previsto di estendere ulteriormente la nostra presenza sul mondo bancario andando a intercettare gli istituti di medie dimensioni – spiega Stefanelli -, concentrandoci prevalentemente su tre offerte di business: outsourcing di sistemi informativi, servizi di facility management e system integration. Al tempo stesso cercheremo di accrescere la nostra presenza in mercati diversificati, industria e servizi in particolare”.
Sul fronte dell’innovazione, Cedacri conferma gli impegni in termini di investimenti: 30 milioni di euro all’anno, da qui al 2015, per far evolvere i propri sistemi e data center e le soluzioni. “In ambito bancario ci concentreremo su aree quali la multicanalità, il credito, la finanza e la monetica . conclude Stefanelli -. In segmenti industriali differenti, invece, lavoreremo per espandere i servizi di facility management (indirizzati quindi alle grandi aziende) e per sviluppare soluzioni software su misura”.

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