MILANO – Mentre da un lato la tecnologia rappresenta oggi sempre più il centro nevralgico del business, dall’altro le infrastrutture IT si evolvono verso orizzonti ibridi per supportare al meglio e in modo articolato nuove esigenze aziendali di digital transformation. Ma i nuovi ambienti implicano una serie di sfide, a partire da quella di una corretta garanzia di governance e di continuità operativa: “Per i team informativi – ha detto Romain Le Merlus, cofondatore e Ceo di Centreon – diventa sempre più critico identificare le cause di interruzione dei sistemi, per via dell’eterogeneità di soluzioni e della complessità crescente dei moderni datacenter. Oltre il 65% delle aziende impiega almeno dieci diversi strumenti di monitoraggio, che devono essere configurati, aggiornati e integrati di quasi di continuo”.
In questo contesto, mantenere il controllo sullo status dei sistemi è fondamentale: “Ogni azienda necessita di una infrastruttura IT affidabile, che garantisca la business continuity – ha aggiunto Julien Mathis, Cofondatore e Cto della società -. La nostra piattaforma Centreon, basata sulla tecnologia a codice sorgente aperto Nagios per il monitoraggio degli asset IT, permette di analizzare ogni tipo di risorsa server, network e applicativa da un unico punto, riducendo l’effetto silos”.
La suite deriva le caratteristiche principali dalla filosofia open source: interoperatività, monitoraggio degli standard dei protocolli di supporto, community di sviluppatori. “L’innovazione – ha sottolineato Le Merlus – è nel nostro dna e Centreon è in costante evoluzione: sopportiamo le più moderne tecnologie come Docker, Amazon AWS e Microsoft 365 grazie alla libreria di plugin di monitoraggio in continuo aggiornamento”. “Inoltre – ha aggiunto Mathis -, il nostro scopo è abilitare il modello DevOps, chiave per gestire in modo efficiente gli ambienti ibridi. Per questo, Centreon offre un’interfaccia utente semplice basata su API, livelli avanzati di monitoraggio, connettori per helpdesk (ServiceNow, Easyvista, Slack, PagerDuty), Cmdb (iTop), Automazione (Salt, Ansible, Puppet, Chef, Rudder, Rocket)”.
Basata su un’architettura scalabile per LAN, WAN e DMZ, la piattaforma permette inoltre di personalizzare plugin e add-on grazie alle risorse online provenienti dalla community (Github, Forum) oppure attraverso la richiesta di servizi per il supporto tecnico e formazione.
A completamento della piattaforma sono disponibili soluzioni come Centreon Bam (che, con riferimento alle best-practice Itil, permette di correlare e allineare le performance IT con l’efficacia dei servizi di business), Mbi (che consente di effettuare attività di business intelligence su operations e prestazioni delle infrastrutture) e Map (per una vista real-time sullo stato dei sistemi, con visualizzazione grafica intuitiva e customizzabile). “Recentemente – ha spiegato Mathis – abbiamo lanciato la soluzione Centreon Imp per le piccole e medie imprese, che, grazie alla libreria Plugin Pack, permette di installare tool di monitoraggio in poche ore o giorni (anziché settimane), eliminando il tempo speso in codifica e scripting, nonché i problemi di configurazione e integrazione”.
Sul piano strategico, Le Merlus ha sottolineato l’obiettivo di espansione internazionale: “Centreon è una società francese privata con il 35% dei ricavi provenienti da clienti internazionali. Intendiamo consolidarla con un primo focus sull’Europa e le PMI italiane, da questo punto di vista, rappresentano un obiettivo importante, per prossimità geografica e culturale alla Francia”.