Colt, si consolida il cambio di Dna

In occasione del Roadshow europeo dedicato da VmWare al Software Defined Data Center dello scorso giugno, Simone Desole, Sales Specialist IT & Cloud Services ed Emanuela Colò, Pr e Social Media Manager, Colt Italia, illustrano a ZeroUno la strategia di partnership privilegiata con Vmware e il consolidamento della trasformazione dell’azienda da Telco classica a Telco Provider di servizi Cloud al Data Center, con la nascita di una nuova divisione.

Pubblicato il 23 Set 2014

Colt, Telco nata a Londra (l’acronimo sta per City of London Telecom), 1.575 milioni di euro di fatturato globale 2013, 5.400 dipendenti in Ue, di cui 270 in Italia a Roma, Milano e Torino, si è recentemente riorganizzata in quattro divisioni, creando, oltre a Network, Voce e Data Center, la Divisione Managed Services e Cloud.

Simone Desole, Sales Specialist It & Cloud Services di Colt

La nuova divisione, spiega Simone Desole, Sales Specialist It & Cloud Services dell’azienda, “accentra tutto il portafoglio Cloud e Servizi Gestiti: co-location, servizi di gestione base dati, hosting di sistemi critici, virtualizzazione di server e desktop in genere, focalizzandosi su questi servizi specialisti finora dispersi”. La divisione si avvale di tre canali: struttura per social media; agenti e franchising con accesso al portafoglio Colt e distribuzione via Web; System Integrator, “quello che intendiamo potenziare maggiormente, puntando a coprire tutti i servizi di integration”, precisa Desole, che prosegue: “Con la migrazione al cloud e il relativo non indifferente refresh tecnologico, di fatto questi ultimi sono i player più attivi, ingaggiati in un’ottica di riduzione programmata dell’infrastruttura del cliente”.

Emanuela Colò, Pr e Social Media Manager, Colt Italia

Emanuela Colò ricorda come la nuova divisione rifletta il “cambio di Dna di Colt da Telco classica a Telco Provider di servizi”, un cambio ormai recepito dal mercato. Colt si definisce come “Information Delivery Platform”, a sottolineare una missione servizi ormai “mirata alle varie dimensioni aziendali”, dal supporto diretto alla grande azienda, alla struttura capillare di partner e canali per la piccola e media impresa.

Desole ne precisa il focus strategico e ci dà un’idea del portafoglio servizi. Il focus strategico punta, da un lato, a gestire tutto il perimetro dell’infrastruttura del cliente, dall’altro a governare, in collaborazione con Vmware, la configurabilità del data center, sempre più spinta anche in vista di reti che verranno virtualizzate dall’atteso avvento dell’ipervisore di rete. Operativamente, Colt “esegue” tale strategia generalizzando ed estendendo ai canali soluzioni e funzionalità realizzate in house per clienti diretti. In particolare punta ad abilitare l’ecosistema dei sistemi informativi a replicare le Soluzioni di Private Cloud gestite per conto di clienti diretti.

Il portafoglio servizi include diverse “funzionalità core”: Ceano, un mega portale per reseller, offre vari servizi dal Virtual Server al Virtual Desktop, dalla casella di posta, ai servizi voce, anche per piccoli reseller che propongono un semplice pacchetto connettività/voip; vCloud Replication Solution è una soluzione di business continuity ottimale a costi contenuti per ambienti virtualizzati Vmware e tecnologie rete Nsx di Cisco; WorkSpace as a Service garantisce al dipendente accessibilità ad applicazioni e dati aziendali utilizzando il dispositivo da lui preferito.

Tra i differenziatori dell’offerta Colt, Desole identifica l’allineamento allo standard del virtual Sum (Smart update manager), introdotto dai Service Pack di Hp e fatto proprio da Emc. È sulla base di tale standard esteso al cloud, che Colt garantisce disaster recovery e alta affidabilità a costi sotto i 20.000 euro e può abilitare i sistemi informativi ad avere perimetri in tutta Europa, gestendoli e fatturando dall’Italia. Inoltre tutti i siti di Colt sono carrier neutral: “Non tutti possono dire altrettanto”, conclude Desole.

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