L’aeroporto di Schiphol – ad Amsterdam, il terzo in Europa per dimensioni – vuole distinguersi nel mondo come il miglior aeroporto digitale. Con questo obiettivo, con l’aiuto di Red Hat, verrà messa a punto una piattaforma self service multi cloud per il team It interno che si integra tramite Api con i servizi dei suoi business partner, al fine di ridurre quanto più possibile i tempi di sviluppo di nuovi servizi.
L’aeroporto di Amsterdam sta dunque realizzando una piattaforma di sviluppo ibrida basata su Red Hat OpenShift Container Platform implementata su Microsoft Azure, Amazon Web Services (Aws) e il suo ambiente virtuale on-premise. Red Hat OpenShift Container Platform è la soluzione hybrid cloud container-centrica basata sui progetti Linux container, Kubernetes, Project Atomic e OpenShift Origin e sulla più nota piattaforma enterprise linux Red Hat Enterprise Linux. Red Hat OpenShift Container Platform offre una piattaforma sicura e stabile per implementazioni basate su container senza sacrificare gli investimenti IT esistenti e abilitando la coesistenza di applicazioni tradizionali mission-critical con quelle nuove cloud-native basate su container.
Con Red Hat OpenShift Container Platform in ambiente multi-cloud, l’aeroporto soddisfa anche le sue esigenze di scalabilità e disponibilità nei momenti di picco. E, grazie alla scalabile soluzione storage container-native fornita da Red Hat Gluster Storage integrata, può gestire le complessità dello storage persistente.
Elemento chiave della strategia digitale dell’aeroporto sono i servizi offerti tramite Api, compresa la Flight Api che offre ai passeggeri informazioni relative al gate, al terminal e all’orario del check-in. Queste Api vengono condivise anche con i partner. L’aeroporto utilizzava già Red Hat JBoss Fuse per la sua infrastruttura on-premise come principale service bus. Oggi ha collegato questo servizio on-premise con i servizi JBoss Fuse su Red Hat OpenShift Container Platform per lo scambio di dati tra i sistemi principali e le Api che girano su cloud. Con JBoss Fuse su Red Hat OpenShift Container Platform e Red Hat 3scale API Platform, l’aeroporto di Schiphol è in grado di creare nuove Api nella metà del tempo.
“L’aeroporto di Schiphol – ha affermato Ashesh Badhani, vice president e general manager OpenShift in Red Hat – rappresenta un ottimo esempio di un’organizzazione che adotta una piattaforma open source più flessibile per supportare la sua trasformazione digitale. Hanno un obiettivo ambizioso: diventare il miglior aeroporto digitale entro il 2018, e hanno riconosciuto che per farlo hanno bisogno di uno stack tecnologico più moderno ma anche di un cambiamento in termini di processi e cultura. Red Hat è molto contenta di essere il partner tecnologico di Schiphol e la combinazione di Red Hat OpenShift Container Platform, JBoss Fuse, Red Hat 3scale API Platform e Red Hat Gluster Storage offre una piattaforma più agile per velocizzare la fornitura di nuovi servizi”.
“Red Hat OpenShift Container Platform – ha aggiunto Mechiel Aalbers, senior technical application coordinator, Amsterdam Schiphol Airport – mi ha realmente rubato il cuore. La piattaforma è innovativa, mi permette di implementare velocemente e di controllare i container. Vogliamo soluzioni stabili che siano sostenibili nei prossimi anni, ma vogliamo che tutto funzioni in efficienza. I nostri sviluppatori non vogliono dover attendere gli ambienti di test, così possiamo offrire maggior valore immediatamente. Abbiamo spostato il rischio dai sistemi mission-critical a una soluzione che riteniamo sia future-proof e che pensiamo di utilizzare negli anni a venire per la nostra strategia cloud”.