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Come misurare la sostenibilità di un data center: le 6 metriche chiave



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Indicatori come PUE, CUE, WUE, REU, ERF e DCCF aiutano a valutare le performance ambientali dei data center, ottimizzare l’efficienza e comunicare i risultati in modo trasparente 

Pubblicato il 7 apr 2025



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Nel panorama attuale, in cui le imprese sono sempre più impegnate a ridurre il proprio impatto ambientale e a perseguire obiettivi di sostenibilità, i green data center rappresentano un elemento strategico. Tuttavia, costruire o trasformare un’infrastruttura IT in ottica sostenibile non basta: è essenziale misurare in modo preciso e trasparente le performance ambientali ed energetiche. Le metriche di valutazione permettono di comprendere quanto un data center sia realmente efficiente, di individuare margini di miglioramento e di comunicare in modo credibile i risultati raggiunti a clienti, partner e stakeholder.

Monitorare queste metriche consente non solo di ottenere certificazioni ambientali (come LEED, ISO 14001, Energy Star), ma anche di giustificare investimenti in nuove tecnologie e di differenziarsi in termini di responsabilità sociale e governance (ESG).  

Ma quali sono le metriche fondamentali di valutazione di un green data center? Vediamole nel dettaglio.

Power Usage Effectiveness (PUE)

È la metrica più diffusa e misura l’efficienza energetica complessiva del data center. Si calcola come il rapporto tra l’energia totale consumata dalla struttura e quella utilizzata esclusivamente dall’infrastruttura IT (server, storage, networking). Un valore ideale è vicino a 1,0, segno che tutta l’energia è destinata al carico IT senza sprechi per raffreddamento, illuminazione o altri sistemi. I data center più efficienti al mondo raggiungono valori tra 1,1 e 1,2, mentre valori superiori a 2 indicano significativi margini di miglioramento.

  • Formula: PUE = Energia totale / Energia IT 
  • Obiettivo: avvicinarsi il più possibile a 1,0 
  • Esempio pratico: un PUE di 2,0 significa che per ogni 1 kWh usato dai server, ne vengono consumati 2 totali (l’altro kWh serve per raffreddamento, UPS, illuminazione, ecc.) 

Carbon Usage Effectiveness (CUE)

Misura l’impatto ambientale di un data center in termini di emissioni di anidride carbonica (CO₂) rispetto al consumo energetico. È utile per valutare il livello di sostenibilità del mix energetico impiegato, differenziando tra energia proveniente da fonti fossili o rinnovabili. Un valore basso indica che la struttura utilizza energia a basso impatto emissivo.

  • Formula: CUE = Emissioni CO₂ totali / Consumo energetico IT 
  • Obiettivo: Minimizzare il valore (idealmente < 0,2 kg CO₂/kWh) 
  • Esempio pratico: Un data center con consumo annuo di 1.000.000 kWh alimentato da energia elettrica con fattore emissivo di 0,3 kg CO₂/kWh avrà un CUE pari a 0,3 

Water Usage Effectiveness (WUE)

Valuta l’efficienza idrica del data center, esprimendo il consumo annuo d’acqua (in litri) per ogni kWh di energia consumata. È particolarmente rilevante per strutture che utilizzano sistemi di raffreddamento a liquido o evaporativo. Nei territori soggetti a scarsità idrica, rappresenta una metrica critica.

  • Formula: WUE = Litri d’acqua annui / kWh consumati 
  • Obiettivo: limitare l’uso di risorse idriche (idealmente < 0,5 L/kWh) 
  • Esempio pratico: un data center con consumo di 2 milioni di litri/anno e 5 milioni di kWh avrà un WUE di 0,4 L/kWh 

Renewable Energy Usage (REU)

Indica la quota di energia utilizzata che proviene da fonti rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica, bioenergia). Un REU elevato è sinonimo di sostenibilità e ridotto impatto ambientale. Le organizzazioni possono aumentare questo valore installando impianti onsite o stipulando contratti di acquisto di energia verde (PPA).

  • Formula: REU = Energia da fonti rinnovabili / Energia totale 
  • Obiettivo: Raggiungere il 100% 
  • Esempio pratico: un data center che consuma 10 GWh l’anno, di cui 6 da solare e 1 da eolico, ha un REU del 70% 

Energy Reuse Factor (ERF)

Misura la percentuale di energia recuperata e riutilizzata da un data center. Solitamente si tratta del calore generato dai server, che può essere impiegato per il riscaldamento di altri ambienti o strutture adiacenti. L’ERF riflette un approccio circolare all’energia, spesso ancora poco esplorato.

  • Formula: ERF = Energia riutilizzata / Energia totale consumata 
  • Obiettivo: Massimizzare il valore, compatibilmente con il contesto (valori del 5-10% sono già significativi) 
  • Esempio pratico: se un data center consuma 1.000.000 kWh e riesce a riutilizzarne 80.000, l’ERF sarà dell’8% 

Data Center Carbon Footprint (DCCF)

È una misura aggregata dell’impatto ambientale del data center, tenendo conto sia del consumo energetico sia del tipo di fonte impiegata. Si esprime in tonnellate di CO₂ equivalenti e serve a tracciare le emissioni Scope 1 e 2 per finalità di reporting ESG. In particolare, lo Scope 1 si riferisce alle emissioni di gas serra prodotte direttamente dall’organizzazione. Lo Scope 2 riguarda emissioni indirette associate alla produzione dell’energia elettrica, termica o di raffreddamento acquistata e consumata dall’organizzazione. Il DCCF Viene spesso usata come base per decidere investimenti in tecnologie più sostenibili.

  • Formula: DCCF = Energia consumata × Fattore di emissione (kg CO₂/kWh) 
  • Obiettivo: Ridurre il valore assoluto e il trend nel tempo 

Esempio pratico: un data center che consuma 5 milioni di kWh e usa energia con un fattore emissivo di 0,3 kg/kWh ha un DCCF di 1.500 tonnellate CO₂ equivalenti 

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