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Come scegliere il sistema di storage migliore

I sistemi di storage unificati, che possono ospitare sia blocchi di file sia file singoli, stanno diventato una popolare alternativa ai NAS. Per questo motivo la decisione da prendere su quale sistema di storage utilizzare diventa, per le aziende, ancora più difficile

Pubblicato il 23 Nov 2015

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Acquistare un sistema di storage ai giorno nostri, significa spendere meno rispetto al passato, e destinare quindi il budget verso altre priorità. Ma questo non significa che scegliere il giusto sistema di storage, in base alle proprie esigenze, sia un’operazione semplice, vista la varietà di prodotti che il mercato propone.

Ad esempio, il primo parametro da tenere in considerazione è capire se la vostra azienda utilizza solo file singoli o blocchi di file, o entrambi. Da questo, una valida opzione possono essere i sistemi di storage unificati. che appunto sono in grado di ospitare sia blocchi di file, sia file singoli.

Questi sistemi, che si sono affacciati sul mercato recentemente, stanno diventando una delle scelte più in voga negli ultimi tempi a livello aziendale. Secondo un recente sondaggio, le aziende stanno acquistando sempre di più i sistemi di storage unificato, rispetto al buon e sempre utile NAS.

A dire il vero non più di tanto come ci si potrebbe aspettare, anche se la bilancia pende a favore dei sistemi unificati: infatti il 25% delle aziende intervistate dichiara di avere un sistema di storage unificato attualmente installato, (contro il 24% che dichiara di possedere dei sistemi NAS) mentre il 20% sta pensando a un acquisto di un sistema unificato contro il 17% che sceglierà ancora un NAS.

Deduplicazione e compressione per ridurre la quantità di dati

Quando un’azienda decide di effettuare un acquisto di storage, in media possiede già quasi 400 TB di spazio installato e a disposizione per contenere tutti i dati. Non è quindi una sorpresa che il 59% delle azienda intervistate ha in mente una riduzione dei dati gestiti attraverso una scelta di compressione o di deduplicazione, optando per quelle tecnologie che consentono di ridurre le esigenze di storage, eliminando i dati ridondanti nell’ambiente di backup.

Il 51% delle aziende vorrebbe dei sistemi di storage basati su memorie di tipo flash. Questa percentuale può sembrare bassa, anche perché i sistemi di storage flash, a livello di costi, sono diventati ampiamente alla portate di molte aziende. La scelta per lo più è dettata dal fatto che tali aziende che vorrebbero i sistemi di storage flash, si aspettano, come è logico che sia, un incremento delle prestazioni.

Le prestazioni non sono tutto

Le aspettative per i nuovi sistemi di storage sono alte, forse anche troppo. La stragrande maggioranza delle aziende (il 74%) pensano esclusivamente ad aumentare le propria capacità di storage senza badare ad altri aspetti. Solo il 38% di queste, nel momento di acquistare un nuovo sistema di storage, pensa alle prestazioni, ma esse si aspettano un aumento considerevole della velocità di processo dei dati, rispetto ai sistemi di storage che hanno già installato in azienda. Un appunto per i vendor: il 79% dei clienti si aspetta un prezzo, e di questi, il 65% si aspetta un aumento delle prestazioni a fronte di una spesa modesta. Quale sia il sistema di storage pare non abbia importanza, anche se il 37% delle aziende interpellate afferma che un criterio chiave in fase di acquisto siano le prestazioni e il prezzo favorevole, e per questo un sistema combo può essere una buona scelta.

Qualsiasi professionista IT sa che non serve solo comprare un pezzo di ferro per aumentare la capacità di ricevere dati dal proprio apparato di storage. Quando si pensa di ampliare o cambiare la capacità e i sistemi di storage in azienda, il 36% degli intervistati si aspetta anche di aggiungere alcuni server, mentre il 32% prevedere di ampliare anche il sistema di networking per rendere efficiente l’acquisto.

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